Si è conclusa l'assemblea
degli azionisti Telecom nel capoluogo piemontese cui ha partecipato
ed è intervenuto il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino
dichiarando: "Ho chiesto di intervenire all'Assemblea Telecom
per esporre le ragioni per le quali intendo chiedere di ripensare
e di soprassedere alla proposta di spostare la sede legale a
Milano.
Intervengo a nome del Comune di Torino, possessore di 12.897
azioni Telecom, e come Sindaco della Città.
Non ho pregiudizi su un piano industriale mirato a obiettivi
di massima efficienza, tuttavia non rilevo nelle motivazioni
addotte nella deliberazione del Consiglio di Amministrazione
nulla di così rilevante che possa giustificare lo spostamento
della sede.
La sede legale della Telecom ha un forte valore simbolico per
la città, soprattutto per ragioni storiche. Spostarne
la sede assumerebbe il significato di una rottura anche con il
tessuto economico e sociale della città. E questo, come
azionisti, ci deve preoccupare.
C'è poi un aspetto finanziario. Siamo in una fase di forte
crescita del federalismo fiscale. Non sono ancora in grado di
quantificarlo, ma il danno per i mancati introiti fiscali sarebbe
certo rilevante.
Ricordo ancora che a Torino, già culla del laboratorio
CSELT, stanno arrivando investimenti di enti pubblici e di privati
nei settori delle tecnologie avanzate e delle comunicazioni.
Torino 2006, inoltre, può rappresentare anche per Telecom
un'opportunità importante.
Non vorrei che questa decisione, che definirei "a foglia
di carciofo", ne comportasse in seguito altre assai più
dolorose.
Per tutti questi motivi e in assenza di un piano aziendale di
sviluppo che non ci è stato ancora presentato, chiedo
un ripensamento o quanto meno una sospensione della decisione
che consenta di fare una valutazione più complessiva."
Il Sindaco dopo l'intervento
del presidente Marco Tronchetti Provera ha poi replicato:
"La ringrazio per il tono
della sua risposta. A volte il tono è più importante
della musica.
Io mi dichiaro disponibile alla scommessa della modernizzazione.
Tuttavia l'ultima parte del suo intervento non mi ha convinto.
Credo invece che il suo tono, unitamente allo spirito del mio
intervento, potrebbero essere la prova che la sospensione di
questa decisione è la soluzione giusta, cioè la
garanzia di non inserirsi in un tunnel oscuro ma di costruire
insieme un percorso virtuoso."(g.s.)
Torino, 7 novembre 2001 |