"Ora sappiamo dove sono,
e soprattutto chi sono: la culex pipiens, la specie di zanzare
più diffusa, infesta soprattutto i parchi cittadini. Grazie
a dieci trappole ad anidride carbonica, posizionate in diverse
zone della città tra luglio e settembre, abbiamo appreso
che il 96 per cento delle zanzare in circolazione appartengono
a questa famiglia. E sappiamo quali sono i punti critici, da
tenere sotto osservazione". Questi dati sono stati illustrati
oggi nel corso della conferenza stampa tenuta dall'assessore
per l'Ambiente e lo Sviluppo sostenibile Paolo Hutter e dal responsabile
del monitoraggio Fabrizio Pensati.
Il Comune impegnerà 220 milioni, cui se ne aggiungeranno
altri 200 di contributo regionale (grazie alla legge regionale
75/95) per contrastare, nella prossima primavera, lo sviluppo
di questa specie, avvalendosi di mezzi di contrasto biologici
come il bacillus thuringiensis israelensis.
Anche i cittadini dovranno fare la loro parte con semplici attenzioni
quotidiane ai focolai di origine domestica: l'acqua stagnante
nei sottovasi, ad esempio.
"Le altre otto specie di zanzare che si suddividono il restante
quattro per cento di segnalazioni non pensino per questo di dormire
sonni tranquilli. Una in particolare, l'aedes albopictus, più
nota come zanzara tigre, giunta in Italia dai tropici rintanata
nei pneumatici, è stata già oggetto di un deciso
intervento di disinfestazione in zona Falchera. Ma se nella sue
terre d'origine è portatrice del micidiale dengue, una
forma malarica fulminante, qui da noi produce, quando punge,
soltanto un po' di fastidio in più".(m.m.)
Torino, 6 ottobre 2000
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