La Giunta comunale nella seduta
odierna, su proposta dell'assessore Paola Pozzi, ha approvato
un "testo unico" delle modalità di pagamento
delle rette nei nidi d'infanzia (delib. n. 2000 05928), per riordinare
tutte le deliberazioni in materia approvate negli ultimi anni
e per risolvere alcuni quesiti interpretativi posti negli scorsi
mesi nell'applicazione della deliberazione del luglio '99 che
ha rivisto il sistema tariffario.
In particolare dalla delibera
della Giunta si deduce che, ad esempio, le quote dei mesi di
dicembre, gennaio e del mese in cui cade la Pasqua sono ridotte
del 25%.
Sono esentate dal pagamento
della retta le famiglie segnalate dai Servizi socio Assistenziali
e il cui reddito ISE (Indicatore Situazione Economica) non superi
i 5milioni.
Potranno usufruire di uno "sconto"
del 50% i bambini in affidamento familiare, mentre nel caso
di ammissione al nido di due o più fratelli, il più
piccolo pagherà la quota intera e gli altri la metà
della quota.
Per quanto riguarda la voce "rimborsi"
il provvedimento della Giunta prevede che la quota giornaliera
venga convenzionalmente determinata nella misura di 1/22 della
mensilità e che, nei giorni in cui non venga erogato
il servizio, si rimborsi per intero la retta giornaliera; ai
bambini che saranno inseriti al nido dopo il 15 del mese verrà
restituito il 50% della quota per l'inserimento. E, sempre del
50%, è la resa della quota per i fanciulli che sono assenti
per non più di due mesi nell'arco dell'intero anno scolastico.
L'assenza per malattia - giustificata dal medico di famiglia
- è restituibile (50%) quando il bambino resta a casa
almeno 8 giorni lavorativi.
Qualora i genitori decidano di
non portare più il bambino al nido d'infanzia dovranno
comunicarlo almeno 30 giorni prima.
Infine, chi intende richiedere
la riduzione della retta deve presentare la dichiarazione ISEE
entro 15 giorni dalla data di accettazione del posto.(ra.g.)
Torino, 11 luglio 2000
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