La Giunta comunale ha approvato nei giorni
scorsi la delibera (n° 05700/19 del 10 agosto 2000) sulla
disciplina degli interventi di assistenza economica. Sono circa
10mila le persone in condizione di povertà che, nell'arco
di un anno, fruiscono di aiuti in denaro (34 miliardi la spesa
nel 1999).
Il documento rende chiare e sintetiche le misure previste, riducendo
a una sorta di "testo unico" le 15 delibere (e relative
circolari) attualmente in vigore.
Sono previste tre tipologie d'intervento:
1) Un reddito di mantenimento per le persone
non abili allo svolgimento di attività lavorativa (età
superiore ai 65 anni, o a 60 anni se donne; invalidità;
stato di gravidanza e maternità). L'intervento assicura
un'integrazione agli eventuali redditi fino al raggiungimento
della "pensione minima" erogata dall'Inps ai lavoratori
dipendenti.
2) Un reddito di inserimento sociale per
le persone abili al lavoro. Tale contributo mira a favorire il
loro reinserimento sociale e lavorativo. Oltre ciò sono
previsti progetti territoriali rivolti a quanti siano in grado
di dimostrare l'iscrizione ai centri per l'impiego o ad agenzie
interinali.
3) Assegno di cura per anziani e disabili,
con reddito basso o medio, che permette loro di acquistare servizi
di sostegno domiciliare (fino a 2 milioni e mezzo di lire mensili).
A tali categorie di persone è anche assicurata una partecipazione
alle spese per l'affitto (fino a 250mila lire mensili).
La delibera è stata inviata al Consiglio
comunale per la sua approvazione definitiva. (t.dn.)
Torino, 14 agosto 2000
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