La Giunta comunale, su proposta
del vicesindaco ed assessore alla toponomastica Domenico Carpanini,
ha autorizzato la posa di una lapide in memoria di Erminio Macario
sullo stabile di via Botero,1 e di un'altra in Piazza Castello
in memoria di Goffredo Varaglia.
La prima lapide riporterà la dicitura: "QUI NACQUE
IL 27 MAGGIO 1902 ERMINIO MACARIO, MASCHERA TEATRALE DEL 900
DALLA COMICITA' CANDIDA E SURREALE" , sarà posta
in data ancora da destinarsi
La seconda lapide sarà inserita, sabato 21 ottobre, nella
pavimentazione di piazza Castello all'angolo con via Garibaldi.
La dicitura di questa lapide recita: "IN RICORDO DEL PASTORE
VALDESE GOFFREDO VARAGLIA IMPICCATO E ARSO VIVO IN QUESTA PIAZZA
IL 29 MARZO 1557"
Erminio Macario ha costruito
su se stesso un personaggio fortemente caratterizzato e tuttavia
non riconducibile soltanto ad una "macchietta". Esordì
nel 1924 al Teatro Romano di Torino nelle riviste "Sei solo
stasera" e "Senza complimenti". Divenuto capocomico
nel 1930 diede vita, con Nelly Welby ad una compagnia di avanspettacolo
che ebbe tra le sue soubrette più famose Wanda Osiris.
Semplice e ingenuo, talvolta malinconico, fiducioso e ottimista,
affiancato spesso da Carlo Rizzo, efficacissima spalla, si impose,
con il suo viso infantile, le varie espressioni seguite da mossette
aggrazziate e la marcata accentuazione della cadenza dialettale,
anche nel cinema
.
Goffredo Varaglia, dotto Cappuccino e sommo teologo, volle conoscere
le dottrine riformate, così nel 1557 a Ginevra fu consacrato
Ministro della Parola ed inviato nella Valle dell'Aragogna ad
istruire i nuovi fedeli. Durante un viaggio a Dronero, fu arrestato
e condotto a Torino dove fu rinchiuso nelle carceri del Parlamento.
Poco dopo fu sconsacrato. Il 29 marzo fu arso vivo in Piazza
Castello, nel luogo dove verrà posta la lapide. (p.c.)
Torino, 3 ottobre 2000
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