I servizi a bassa soglia sono
da considerarsi una risorsa alternativa alle strutture residenziali,
che meglio rispondono alla necessità dei fornire risposte
in situazioni di emergenza, poiché offrono garanzie minime
di qualità della vita ad un maggior numero di minori stranieri
non accompagnati.
Pertanto, su proposta dell'assessore
Lepri, la Giunta comunale ha stanziato 142 milioni quale contributo
alla associazione Don Bosco, alla Parrocchia San Giovanni Bosco,
all'associazione Ismaele, ai Gruppi di Volontariato Vincenziano,
alla Parrocchia San Luca ed all'Istituto San Giovanni Evangelista.
Queste organizzazioni di volontariato
si sono infatti rese disponibili ad accogliere, nelle loro
strutture, minori stranieri in attesa che le indagini sociali,
richieste dall'Autorità giudiziaria minorile e dal Comitato
per i minori stranieri, conducano al reperimento delle loro famiglie
d'origine ed all'eventuale rimpatrio assistito dei minori.(p.c.)
Torino, 23 novembre 2000 |