La recente alluvione del 15 ottobre
ha favorito un ulteriore accumulo di limo e di materiali d'ogni
tipo, soprattutto tronchi e arbusti, nell'alveo del Po. Effetti
che si aggiungono a una sedimentazione già consistente,
che con il fiume in magra rende più torbida l'acqua e
difficoltosa la navigazione e con le piene aumenta il rischio
di esondazioni, oltre a facilitare la proliferazione di alghe
nella stagione estiva.
Per questo la riunione odierna
della Giunta ha dato il via a un intervento di manutenzione per
il risanamento parziale dell'alveo del fiume Po, tra il confine
con Moncalieri e la diga Michelotti, per una spesa complessiva
di 800 milioni di lire (circa 413mila euro). E' questa la parte
di fiume dove è maggiore la sedimentazione di limo (oltre
il 90 per cento).
Il nuovo intervento, che sarà
attuato non oltre il gennaio 2001, consisterà nel prelievo
del limo sedimentato nei punti critici, per agevolare la navigazione
turistica, sportiva e da diporto e in opere di particolare urgenza
per la protezione delle sponde e delle costruzioni; saranno inoltre
riportate a normalità eventuali situazioni anomale create
dall'alluvione.
L'inizio dei lavori è
condizionato soprattutto dal livello del fiume, che deve raggiungere
il livello di "magra", circa 60/70 centimetri all'igrometro
di Moncalieri.(m.m.)
Torino, 7 novembre 2000
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