La Giunta comunale ha approvato, su proposta
dell'Assessore Ugo Perone, il progetto esecutivo per il restauro
delle pareti e delle volte della Sala del Voltone di Palazzo
Madama. (delib. n. 06487/60)
Il progetto esecutivo, elaborato dai settori
Edifici per la Cultura e Beni Culturali e Mostre, ha ottenuto
i pareri favorevoli della Soprintendenza Archeologica e di quella
dei Beni Artistici e Storici.
Per quest'intervento, inserito nel programma
triennale delle opere pubbliche, la Città spenderà
1miliardo.
I lavori che inizieranno il prossimo novembre,
si concluderanno nel marzo del 2001.
La sala del Voltone o della Peota è
un ampio ambiente particolarmente importante per la sua posizione
centrale rispetto allo sviluppo planimetrico del piano terreno
di Palazzo Madama.
Il restauro è inserito nel piano
complessivo di riallestimento del Museo Civico d'Arte Antica
e di Palazzo Madama e di completamento del recupero della Corte
Medievale del Palazzo.
A lavori terminati i visitatori avranno
la possibilità di ammirare le numerose testimonianze delle
varie fasi costruttive del Palazzo, dall'epoca romana ai giorni
nostri. (ra.ri.g.)
Torino, 2 agosto 2000
NOTIZIE STORICHE
Questa sintesi di notizie storiche sono
state tratte dalla ricerca d'archivio condotta dall'Arch. Luisella
Palmieri per conto del Settore Beni Culturali e Mostre.
Molto probabilmente, in epoca medioevale, il salone del Voltone
corrispondeva alla corte interna di un edificio addossato sul
lato esterno della cinta romana. Le ricerche storiche riportano
notizia di ben quattro edifici costruiti tra il X e il XV sec.
Con molta probabilità un primo edificio risaliva al X-XI
sec., al quale d'Andrade attribuì i resti di una finestra
bifora rinvenuta nel 1883 sulla parete meridionale della torre
romana sud-ovest di Palazzo Madama e potrebbe corrispondere al
"palazzo vecchio a lato della città" citato
nei documenti d'archivio; si ha quindi notizia dell'esistenza
verso la metà del XIII sec. Del "palazzo nuovo",
ovvero il castello di Tommaso II, identificato da alcuni storici
con la costruzione prossima alla Porta Decumana.
Tra il 1276 e il 1280 venne costruita la "domus de forcia"
o casaforte di Guglielmo VI di Monferrato. Giacomo d'Acaja nel
1350 fece ripavimentare il cortile in pietra. In seguito altri
lavori di ampliamento e di rifacimento del castello tra cui la
ripavimentazione in cotto della corte li fece eseguire Ludovico
d'Acaja.
Non si hanno notizie documentate sull'esecuzione di ulteriori
lavori nella corte fino agli anni 1608 - 1609, epoca in cui vennero
dipinte le pareti dal pittore Francesco Mantegazza.
Per volere di Cristina di Francia nel 1638-40 la corte medioevale
venne trasformata in salone voltato con un sistema di volte a
crociera impostato su quattro pilastri centrali in pietra di
Chianocco. La copertura della sala è attribuita da alcuni
studiosi all'architetto Carlo Vanello, mentre altri la attribuiscono
ad Amedeo di Castellammonte.
Tra il 1884 e il 1886 Alfredo d'Andrade condusse una serie di
studi sul palazzo, in particolare fece eseguire una serie di
scavi archeologici al di sotto della pavimentazione seicentesca
della sala del Voltone, vennero così alla luce i resti
della Porta Decumana della città romana e resti di murature
medioevali.
In tempi più recenti (1951) vennero infine collocati gli
attuali serramenti vetrati alle tre arcate sulla parete in comunicazione
con lo scalone Juvarriano e, in occasione delle celebrazioni
per il centenario dell'Unità d'Italia si ridipinsero le
volte e le pareti intonacate e realizzato un impianto elettrico
d'illuminazione, per adattare la sala a sede espositiva temporanea.
Negli anni successi
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
SUPERFICI INTONACATE:
Volte ed archi: Descialbatura delle fasi pittoriche successive
(n.5 fasi) a quella piu antica per riportare in luce l'intonaco
seicentesco colorato in pasta, operazione da realizzarsi a bisturi;
e rimozione meccanica di strati carbonatati o particolarmente
duri, aderenti in alcuni punti all'intonaco originale, con successive
rifiniture puntuali per mezzo di ablatore ad ultrasuoni o microsabbiatrice.
Estrazione di sali solubili nelle zone interessate dal fenomeno;ristabilimento
dei distacchi esistenti fra intonaci e muratura mediante iniezioni
di malta idraulica a basso peso specifico; stuccature a livello
con malte di calce ed inerti di appropriato colore e granulometria.
Rimozione di recenti stuccature ed integrazioni e ripristino
con malte a base di calci ad imitazione della materia originale.
Integrazioni pittoriche ad acquerello o con pigmenti in polvere
sulle stuccature e ripristini di intonaco.
Pareti nord, sud e campata laterale sinistra della parete est
(parti intonacate): Descialbatura delle fasi pittoriche successive
a quella risalente all'intervento d'Andrade di fine ottocento
da recuperare e riportare in luce, operazione da realizzarsi
a bisturi e rifiniture puntuali per mezzo di ablatore ad ultrasuoni
o microsabbiatrice. Ristabilimento dei distacchi esistenti fra
intonaci e muratura mediante iniezioni di malta idraulica a basso
peso specifico. Stuccature a livello con malte di calce ed inerti
di appropriato colore e granulometria, anche in corrispondenza
di tracce impiantistiche.
Parete est, campate centrale e laterale sinistra: rimozione cauta
di intonaco presente sulle specchiature centrale e laterale destra
di recente fattura e caratterizzato da un distacco diffuso dal
supporto murario. Pulizia a fondo del paramento murario ed eventuali
integrazioni delle lacune.Rifacimento dell'intonaco con malte
pigmentate nella massa, a base di calce ed inerti di appropriato
colore e granulometria.
Parete ovest: Descialbatura delle fasi pittoriche successive
(n.4 fasi) a quella piu antica per riportare in luce l'intonaco
originario, operazione da realizzarsi a bisturi; e rimozione
meccanica di strati carbonatati o particolarmente duri, aderenti
in alcuni punti all'intonaco originale, con successive rifiniture
puntuali per mezzo di ablatore ad ultrasuoni o microsabbiatrice.
Ristabilimento dei distacchi esistenti fra intonaci e muratura
mediante iniezioni di malta idraulica a basso peso specifico.
Stuccature a livello con malte di calce ed inerti di appropriato
colore e granulometria, anche in corrispondenza di tracce impiantistiche.
Integrazioni pittoriche ad acquerello o con pigmenti in polvere
sulle stuccature e ripristini di intonaco.
SUPERFICI IN COTTO:
Pulitura a secco, tramite spazzolatura e leggero lavaggio con
spugne umide, delle polvere e dei particellati depositati sui
paramenti in cotto, trattati da Alfredo d'Andrade con patinatura
vetrificata e pigmentata di scuro da mantenere. Interventi localizzati
di consolidamento dei laterizi decoesi mediante impregnazioni
fino a rifiuto di esteri di silicio. Integrazione delle lacune
sul paramento laterizio con impasti di malta di calce idraulica
e cocciopesto. Armonizzazione cromatica dei giunti in cemento
realizzti a seguito di aperture o chiusure di passaggi per l'allestimento
museale degli anni trenta.
MATERIALI LAPIDEI:
Pulitura dei materiali lapidei tramite rimozione a secco e con
applicazione di impacchi di carbonato di ammonio in soluzione
acquosa e rifiniture per mezzo di microsabbiatrice. Consolidamento
di parti sconnesse lapidee con iniezioni di malte idrauliche.
Stuccatura e microstuccatura su parti lapidee con malte di calce
ed inerti. Armonizzazione cromatica delle stuccature e delle
integrazioni con velature a base di calce spenta e pigmenti naturali.
STUCCHI - PARETE EST:
Rimozione a secco di depositi incoerenti superficiali. Rimozione
a bisturi delle scialbature sovrapposte al supporto originale
e successiva rifinitura per mezzo di microsabbiatrice ed abrasivi
non eccedenti il grado di durezza 4 sulla scala di Mohs. Consolidamento
delle parti sconnesse con iniezioni di malte idrauliche;
Integrazione plastica di elementi mancanti in stucco. Integrazioni
pittoriche ad acquerello o con pigmenti in polvere sulle stuccature
e ripristini di intonaco.
OPERE VARIE:
interventi sui terminali dell'impianto elettrico, dell'impianto
termico e di quello antincendio. Rimozione di segnaletica. Opere
varie edili di assistenza all'intervento di restauro ed opere
provvisionali. Riapertura del vano comunicante con la Torre romana
settentrionale;presidi di sicurezza. (ra.ri.g.) |