Razionalizzazione delle risorse e valorizzazione delle professionalità. Su queste linee guida è stata disegnata la nuova pianta organica del Comune di Torino, approvata stamani dalla Giunta municipale.
Rispetto a tre anni fa, data dell'ultimo aggiornamento del documento organizzativo che definisce numero e ruolo dei dipendenti nei diversi servizi dell'ente, cala il numero complessivo dei posti (quelli previsti "sulla carta" dalla dotazione organica e non la cifra dei dipendenti attualmente in servizio) che scende da 18.317 a 15.121, un taglio che non incide sul numero degli occupati effettivi, che oggi è di 13.200.
Cambiamenti veri, invece, per profili e qualifiche “Al fine di - come sottolinea l'Assessore Paolo Peveraro - riconoscere e valorizzare le capacità professionali dei lavoratori”.
Organico più snello dunque, e maggiore attenzione alla preparazione del personale e alla qualità delle prestazioni professionali.
“La definizione della dotazione organica - dichiara Peveraro - deve essere utilizzata come strumento di moderna e dinamica gestione del personale, e non come periodico adempimento burocratico”.
“Una gestione oculata dell'azienda Comune – prosegue l'Assessore -, basata su criteri di buona amministrazione, non consiste solo nel lavorare per migliorare la qualità dei servizi, nel risparmiare, razionalizzare le risorse e istruire adeguatamente il personale. Un ente che organizza la propria attività seguendo questo principio deve anche tenere conto delle esigenze e delle aspettative dei lavoratori e dare prospettive di carriera a chi acquisisce professionalità all'interno dell'azienda”.
Il crescente impiego negli uffici di elaboratori elettronici, ad esempio, ha favorito il miglioramento delle prestazioni lavorative, ma anche richiesto agli addetti di adeguare il proprio bagaglio di conoscenze.
Una crescita professionale positiva per i servizi comunali che l'Amministrazione ha riconosciuto favorendo progressi di carriera, che hanno coinvolto oltre 4500 dipendenti.
La nuova Pianta organica presenta anche nuovi profili professionali in un'area ritenuta dall'Amministrazione comunale strategicamente molto importante.
Si tratta dell'area della comunicazione di pubblica utilità, in cui sono inserite le figure professionali del responsabile ufficio comunicazione e addetto alla comunicazione. Un gruppo di specialisti dell'informazione (tra i requisiti richiesti per ricoprire questo ruolo sono il possesso della laurea, o di equivalente esperienza professionale, e l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti) destinato ad occuparsi della comunicazione ai cittadini.(e.v.)
Torino, 14 gennaio 1999