I fatti successi a Torino e Palermo, che coinvolgono persone disoccupate, rappresentano una drammatica denuncia del problema sociale della disoccupazione che sempre di più interessa persone in età adulta.
Molto spesso persone che non hanno mai avuto opportunità di lavoro, o che lo hanno perso in età adulta, sono spinte a compiere gesti estremi come quello di togliersi la vita. Queste situazioni sono la testimonianza della solitudine e della disperazione in cui queste persone si trovano quando tentano di affermare il loro diritto di cittadinanza e di realizzare il loro progetto di vita.
Il problema della disoccupazione adulta emerge drammaticamente anche nella realtà torinese: nella nostra città risultano iscritte al collocamento come disoccupate 18.698 persone con un'età compresa tra i 30 e i 39 anni (23,9% del totale degli iscritti) e 10.090 in età compresa tra i 40 e i 49 anni (12,9% del totale).
Questi dati stanno a testimoniare la gravità del problema sociale che si accompagna all'assenza di politiche mirate al reimpiego delle persone in cerca di occupazione.
- E' necessario attivare politiche di reimpiego rivolte ai disoccupati adulti rivedendo anche le forme attualmente presenti di incentivazione dell'occupazione.
- E' fondamentale realizzare percorsi formativi capaci di aumentare l'occupabilità di queste persone e quindi di consentire loro di cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro.
- E' altresì importante realizzare efficaci percorsi di formazione continua che consentano di allungare la vita lavorativa degli occupati e di adeguare le professionalità dei lavoratori. Questo è un fattore essenziale affinché, a fronte di eventuali situazioni di esubero, non vi siano semplicemente espulsioni verso il non lavoro ma sia possibile trovare adeguate ricollocazioni.
Si pone infine il problema dei servizi per il lavoro disponibili per tutte le persone che cercano un'occupazione. Efficienti servizi per l'impiego sono la risposta possibile alla solitudine di chi cerca un lavoro. L'accoglienza delle persone, la comprensione delle loro esigenze e delle loro competenze professionali, l'individuazione di possibili percorsi di reinserimento al lavoro sono le modalità necessarie per sostenere chi cerca un lavoro e particolarmente i soggetti più deboli.
Va a questo proposito denunciato lo stato di completo abbandono in cui si trovano attualmente le strutture del collocamento pubblico, in particolare a Torino. Questa situazione deriva anche dal continuo rinvio della riforma del collocamento che doveva partire a gennaio ed è stata rinviata al 31 dicembre 99 senza che, allo stato attuale, il Governo abbia definito risorse finanziarie ed umane destinate al funzionamento di questi nuovi servizi.
Il dramma della disoccupazione non deve essere denunciato solo a seguito di fatti drammatici come quelli recentemente successi, ma deve essere affrontato con coerenti politiche di sviluppo e con servizi adeguati alle esigenze delle persone che cercano lavoro.
(e.v.)
Torino 13 luglio 1999