La Giunta Comunale ha delibarato nella seduta odierna le nuove tariffe per il servizio dei Nidi d'Infanzia, proposte dal Vicesindaco Carpanini e dall'Assessore Paola Pozzi.
Sia i criteri sia le quote dovranno essere approvati dal Consiglio Comunale in una delle prossime sedute.
La determinazione delle nuove tariffe è avvenuta grazie all'elaborazione dei dati emersi dai modelli di autocertificazione, compilati dalle famiglie dei bambini iscritti ai Nidi, che ha permesso di definire l'ISE (Indicatore della Situazione Economica) di ciascun utente, calcolato in base ai criteri deliberati dal Consiglio Comunale che tengono conto sia del reddito, sia di una quota percentuale (il 10%) del patrimonio mobiliare e immobiliare della famiglia.
L'operazione è stata condotta in armonia con gli orientamenti espressi dal Consiglio in materia di politica tariffaria e applicando i criteri di equità ispirati al Decreto Legislativo 109/98 che ha introdotto il riccometro.
L'obiettivo non è aumentare le entrate bensì, a parità di gettito per l'Amministrazione, rendere le tariffe del servizio più commisurate alla condizione economica del nucleo familiare.
Di conseguenza si è proceduto individuando una prima fascia fino a 5 milioni di ISE che pagherà la tariffa minima di 50 mila lire, mentre dai 5 ai 6 milioni la quota sale a 60 mila lire. Dai 6 ai 41 milioni non ci saranno più le vecchie fasce, ma uno scaglionamento di milione in milione cui corrisponderà un progressivo incremento della tariffa di 18 mila lire per milione. Viene invece indicata una quota fissa di 708 mila lire per la fascia che va dai 41 ai 50 milioni, mentre la tariffa massima di 750 mila lire viene applicata oltre i 50 milioni di ISE.
L'operazione permette una riduzione delle quote per circa la metà degli utenti, mentre rappresenta un incremento delle tariffe per le categorie che si collocano nelle fasce di ISE più elevate. (ra.g.)
Torino, 16 luglio 1999