Incontro con il Ministro del Lavoro Antonio BASSOLINO presso la Prefettura di Torino.
INTERVENTO DEL SINDACO DI TORINO VALENTINO CASTELLANI

Torino e il suo territorio sono caratterizzati dalle vulnerabilità tipiche del Nord-Ovest di prima industrializzazione: una disoccupazione molto più alta della media del nord e vicina alla media nazionale, il forte invecchiamento della popolazione, un impatto della nuova immigrazione più problematico che altrove, la obsolescenza delle strutture urbane, una infrastrutturazione insufficiente, una prevalenza di profili professionali a bassa qualificazione media. Pur mantenendo una spiccata vocazione produttiva, la città ha vissuto un forte processo di de-industrializzazione. Infatti pur nel processo di crisi già richiamato, in questo decennio il sistema manifatturiero ha registrato una diminuzione del numero delle imprese del 19,5% e degli addetti del 30,5%. Nei primi anni novanta nel solo settore dell'auto gli addetti sono diminuiti del 24%.

Ma la nostra città è la quarta d'Italia sul piano demografico, è certo la terza per quanto riguarda il peso economico generale, e oscilla tra la seconda e la prima posizione se guardiamo al peso industriale e tecnologico e a quello finanziario. Torino dunque si sente di poter ancora rappresentare una grande risorsa per tutto il Paese. Infatti, pur nel processo di crisi già richiamato in questa città rimangono concentrati il sapere tecnologico ed industriale, grandi istituzioni di ricerca pubblica e privata, una grande università ed un Politecnico prestigioso, i centri direzionali di grandi imprese, alcune tra le maggiori imprese finanziarie del Paese, le interconnessioni fondamentali della rete di comunicazione di interesse nazionale ed europeo.

La crisi di passaggio che ancora caratterizza Torino non lascia intravvedere un esito certo. E' possibile che tenda ad affermarsi un circolo vizioso di sviluppo economico marginale, di degrado sociale e di assistenzialismo; oppure grazie al patrimonio di saperi, di risorse umane combinate con adeguate scelte politiche Torino possa continuare ad essere tra i protagonisti dello sviluppo economico europeo.

Proprio per queste ragioni l'Amministrazione ha dato vita un anno e mezzo fa al Forum per lo Sviluppo, una sede di confronto e di concertazione tra tutti gli attori economici, sociali e culturali, per individuare azioni di sviluppo condivise. Abbiamo dunque anticipato in qualche modo lo strumento della concertazione territoriale e ne abbiamo fatto occasione di un incontro con il Presidente del Consiglio nel maggio scorso, in occasione del quale abbiamo presentato al Governo un documento di analisi della situazione e di proposte che è ancora pienamente attuale e che le consegnerò anche in questa sede. Il patto sociale, stipulato a livello nazionale, ci offre ora l'occasione e gli strumenti per dare maggiore efficacia alla nostra iniziativa.

La ringrazio, quindi, Signor Ministro per aver promosso questo incontro che rappresenta, credo, la prima sede di concertazione territoriale successiva all'accordo nazionale del dicembre scorso.

Il lavoro di analisi e di proposta già svolto ci consente di indicarLe in questa occasione gli assi principali sui quali nelle prossime settimane a nostro avviso si dovrà lavorare:
1. Il rilancio di azioni di politica industriale per consolidare i settori tradizionali (auto e indotto) e sviluppare quelli ad alto contenuto innovativo (aereospaziale, telecomunicazioni, informazione), allo scopo di attrarre investimenti e nuove attività imprenditoriali.
2. Un progetto integrato e articolato sulla formazione come opzione strategica per lo sviluppo.
3. Il rafforzamento della vocazione europea ed internazionale della città e della sua promozione culturale e turistica.
4. La riqualificazione fisica e funzionale del tessuto urbano (in particolare il riuso di aree industriali dismesse) intervenendo sulle situazioni di degrado e sul rilancio delle attività produttive.
5. La realizzazione delle infrastrutture necessarie per una efficiente rete di trasporti a livello di sistema metropolitano quale condizione essenziale per migliorare l'accessibilità e la competitività dell'area torinese.
6. La conferma delle ragioni di Torino come area obiettivo 2 nel nuovo quadro di riforma dei fondi strutturali 2000-2006.

Per l'insieme di queste azioni l'Amministrazione della città si impegna a concertare tutto quanto rientra nelle sue competenze. In particolare ricordo che la progettazione dello Sportello Unico per le Imprese è già stata da mesi avviata e che questo strumento potrà essere operativo per l'area torinese entro il prossimo mese di aprile. Sarà opportuna una verifica e una messa a punto conclusiva anche attorno a questo tavolo. Inoltre segnalo la nostra ferma convinzione sulla opportunità di approfondire insieme l'uso degli strumenti di governo del territorio e delle politiche di incentivazione connesse alla fiscalità locale.
Ritengo che il modo più costruttivo per continuare il lavoro qui iniziato sia quello di costituire gruppi tematici per progettare in concreto le singole azioni da intraprendere; in questo contesto chiedo che l'insieme delle azioni che riguarderanno la città di Torino ed il suo territorio metropolitano vengano successivamente accorpate attorno ad un tavolo territoriale che, garantendo le doverose connessioni, ove necessarie, con i livelli provinciale e regionale, possa continuare con efficacia il lavoro già iniziato e del quale ho fatto cenno in apertura.(r.g.)

Torino, 28 gennaio 1999

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