APPROVATI DAL CONSIGLIO COMUNALE SEI PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Nella sua seduta odierna il Consiglio Comunale ha approvato 6 P.RI.U. (Programmi di Riqualificazione Urbana) che riguardano altrettante aree della città.

Si tratta di programmi di intervento mirati alla riqualificazione di settori della città, corrispondenti ad insediamenti industriali dismessi o ad aree da riqualificare, che si basano su accordi di programma concertati tra il Ministero dei Lavori Pubblici, la Regione Piemonte e la Città di Torino.
I programmi sono quindi finanziati con risorse erogate dal Ministero, dalla Città e dai soggetti privati (tramite gli oneri di urbanizzazione e risorse aggiuntive) che verranno coinvolti nel successivo utilizzo delle aree.
In totale i programmi previsti sono 11, uno dei quali (l'area della Superga) è già stato approvato.

I sei approvati oggi hanno avuto un percorso più rapido di altri, poiché prevedono varianti al piano regolatore che il Consiglio Comunale aveva l'obbligo di approvare entro 30 giorni dalla firma dell'accordo di programma. Altri 4 (zone E27 ed E29, Isolato Santa Croce a Porta Palazzo, piazza Madama Cristina e Mercato dell'abbigliamento in piazza della Repubblica) saranno successivamente deliberati.
Il primo programma è relativo alla zona denominata dal Piano Regolatore “Spina 1”, che comprende alcuni edifici industriali dismessi compresi tra via Tirreno, piazza Marmolada, corso Lione, corso Rosselli e corso Mediterraneo.
L'intervento di riqualificazione prevede la demolizione di vecchi fabbricati industriali e la realizzazione di insediamenti residenziali, attività artigianali, attività commerciali e terziarie su una superficie complessiva di 163.336 metri quadri di proprietà privata, comunale e delle Ferrovie dello Stato.
L'investimento previsto per la realizzazione delle opere pubbliche è di 47 miliardi e 240 milioni (circa 25 miliardi di finanziamento ministeriale, 14,7 miliardi di urbanizzazione e 7,5 di risorse private aggiuntive) e sull'area sono attesi altri investimenti privati per circa 130 miliardi.

Il programma di più ampio respiro è senz'altro quello che riguarda la cosiddetta “Spina 3”.
In questo caso l'area si estende per 1 milione e 10 mila metri quadri (851 mila privati e circa 160 mila di proprietà comunale) e comprende grandi i edifici industriali dismessi che sorgono sull'asse di via Nole-corso Mortara, sul corso Umbria e lungo il corso del fiume Dora (ex Teksid, Michelin, Savigliano, Paracchi etc.) Una parte dell'area è oggi interessata dall'insediamento dell'Environment Park. Le opere pubbliche costeranno complessivamente 224 miliardi (49 miliardi circa di finanziamento ministeriale, 90,5 miliardi di oneri di urbanizzazione, circa 29 di oneri aggiuntivi per i privati e 55 miliardi di risorse comunali) ed i successivi investimenti privati dovrebbero raggiungere un importo di circa 891 miliardi.
Anche in questo caso si prevede la demolizione di fabbricati con il recupero di alcune costruzioni architettonicamente interessanti e la realizzazione di un vasto parco. Dovrebbe essere inoltre ripristinato il percorso originariamente previsto per il corso Mortara (oggi sopraelevato) che dovrebbe essere interrato da Stazione Dora a via Borgaro.
Vi s'insedieranno attività terziarie, commerciali e artigianali e circa 350 mila metri quadri saranno destinati ad edilizia residenziale.
E' prevista anche la realizzazione di un centro commerciale (con gli annessi servizi di supporto) e del centro Eurotorino (attività congressuali ed espositive, università, ricerca, attività produttive e ricettive). Il successivo intervento approvato riguarda la “Spina 4” nel tratto tra corso Vigevano, via Cigna, via Gressoney ed i Docks Dora.
In questo caso le spese per opere pubbliche ammonteranno a 27, 6 miliardi e gli investimenti privati dovrebbero raggiungere circa 123 miliardi. La superficie complessiva, collocata a ridosso del passante ferroviario, è di circa 150 mila metri quadri. Saranno circa 80 mila i metri quadri destinati ad insediamenti residenziali, mentre i restanti metri quadri saranno destinati ad attività commerciali ed artigianali. Il programma riguardante la ex Elli Zerboni si propone invece di recuperare le due aree già di proprietà della società Acciaierie Valbruna in Borgo Vittoria, collocate tra via Chiesa della Salute, via Boccardo, corso Venezia e via del Ridotto e tra via Boccardo e via Pavone.

Sull'area più piccola (via Boccardo-via Pavone) verrà realizzato un insediamento residenziale. L'area più grande verrà invece utilizzata dal Comune per servizi pubblici (recuperando un edificio), area verde e parcheggi.
Il costo delle opere pubbliche sarà di circa 4,5 miliardi (con contributo di 1 miliardo e 600 milioni della Città) per i 5485 mq dell'area. Gli investimenti privati ammonteranno a 6,2 miliardi.

Altro intervento previsto è quello relativo alla Cascina La Grangia, sita nel quartiere Mirafiori Sud in corso Unione Sovietica.
In questo sono previsti la demolizione di un edificio su corso Unione Sovietica, il recupero della cascina (con destinazione a piccole attività commerciali e terziarie ed a residenza) e la costruzione di quattro edifici residenziali su via Plava. La superficie complessiva interessata è di 35.500 mq e il costo per le opere pubbliche sarà di 3 miliardi e 776 milioni (649 milioni di risorse comunali), con successivi investimenti privati di circa 19,5 miliardi. L'ultimo programma approvato è relativo all'ambito denominato Casino Barolo, struttura juvarriana che sorge di fronte allo stadio delle Alpi in strada Altessano.
In questo caso verranno effettuate alcune demolizioni e si manterrà in uso la struttura settecentesca, oggi destinata ad usi residenziali.
Sulla superficie di 57.000 metri quadri si prevede una spesa per opere pubbliche di quasi 9 miliardi e successivi investimenti privati a fini abitativi per ulteriori 45,5. I tempi previsti per la realizzazione dei programmi approvati dal Consiglio Comunale sono di circa 10 anni.(e.v.)

Torino, 27 Gennaio 1999

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