Gli anziani che se la cavano ancora bene da soli (autosufficienti), ma anche quelli che hanno bisogno d'assistenza ed aiuto (non autosufficienti) ospiti degli istituti comunali residenziali o del centro diurno di via Principe D'Acaja, continueranno ad usufruire del servizio di animazione e terapia occupazionale.
L'assessore Lepri, ha infatti proposto alla giunta comunale, che ha avvallato la sua richiesta, di indire una gara in appalto concorso, per garantire agli anziani la continuazione dell'esperienza (avviata nel 1997) che ha come scopo primario quello di favorire e mantenere le relazioni e le attività che consentono agli ospiti degli istituti I.RV, Carlo Alberto e RSA di via Valgioie per i non autosufficienti e Maria Bricca, Buon Riposo, Casa Serena, Villa Primule e Cimarosa per autosufficienti, di riacquistare stimoli e capacità di rapportarsi agli altri "conditio sine qua non" non è possibile raggiungere e mantenere un miglioramento della propria qualità di vita.
Le attività, che il servizio preposto ad animare la terza età proporrà, dovranno prendere le mosse da un interesse della persona, da un suo bisogno di comunicazione.
Il ruolo degli operatori dovrà quindi tendere a salvaguardare l'equilibrio tra l'attività proposta e la presenza attiva e creativa dell'anziano.
E' dunque compito degli operatori definire un quadro di attività che permetta di trovare precisi punti di riferimento che diano ordine e continuità al reciproco rapporto.
Rapporto basato sulla fiducia che l'anziano deve provare nei confronti di chi lo fa lavorare o giocare e che può ricondurlo ad essere di nuovo propositivo.
Il costo previsto per coprire le spese di questo servizio dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2003 è di un miliardo e 81 milioni.(p.c.)
Torino, 21 luglio 1999