È stato sufficiente che la notizia comparisse su "La Stampa" di domenica 27 giugno, perché le richieste di informazioni sul progetto di volontariato giovanile "Avranno vent'anni nel 2006" iniziassero ad affluire numerosissime. Già alle 8 di mattina del lunedì successivo una piccola coda di giovani si era formata davanti all'Assessorato alla Cultura della Città di Torino di Via S. Francesco da Paola 3 e i telefoni avevano cominciato a squillare incessantemente.
Ad oggi sono state raccolte più di 5.000 adesioni (un calcolo esatto sarà possibile nei prossimi giorni, quando prenderà avvio la realizzazione della prima banca dati) e più di 3.000 sono state le richieste telefoniche.
Per questo è stato ora deciso di estendere la raccolta dei questionari anche presso i Centri Informagiovani e le Biblioteche della Città. Una successiva estensione su scala metropolitana e provinciale, sarà messa in atto a partire da settembre.
Possono dare la loro adesione tutti le ragazze e i ragazzi che nel 2006 avranno più di 18 e meno di 24 anni, indicando per ora solo il loro nome e cognome, l'anno di nascita, l'indirizzo, la scuola frequentata, le lingue conosciute, eventuali competenze informatiche, interessi culturali e attività sportive praticate e motivando brevemente il perché dell'adesione.
Non esistono termini di scadenza per la presentazione delle adesioni, che potranno continuare ad essere inviate presso l'Assessorato alla Cultura della Città di Torino, in via S. Francesco da Paola 3.
Il progetto si ispira all'esperienza realizzata a Barcellona durante i Giochi Olimpici del 1994, quando alcune migliaia di giovani volontari svolsero funzioni di accoglienza e di supporto, dopo aver ricevuto una vasta formazione negli anni precedenti.
È un progetto dunque che si propone un vasto coinvolgimento giovanile, ma soprattutto coglie quest'occasione per dare avvio a una grande esperienza di crescita collettiva: una volta messo in atto, "Avranno vent'anni nel 2006" darà luogo a un esteso e profondo processo di formazione giovanile con corsi di lingue, di informatica, di accoglienza e di comunicazione, di conoscenza del patrimonio storico, artistico e ambientale regionale, con l'iniziazione e la pratica di molte attività sportive, scambi con l'estero, campi estivi di lavoro ecc. Sarà questo un modo per sperimentare un'inedita forma di partecipazione attiva dei giovani alla vita della loro Comunità.
Da settembre, mentre il progetto inizierà ad essere messo a punto nei suoi aspetti generali, prenderà il via il primo contatto con i giovani che hanno aderito. Ognuno di loro riceverà a domicilio informazioni periodiche sullo stato di avanzamento del progetto stesso, sui Giochi olimpici invernali e soprattutto sulle possibilità di formazione e attività previste espressamente per loro.
Per informazioni o inviare i propri dati: Città di Torino, Assessorato alla Cultura, via S. Francesco da Paola 3. (a.g.)
Torino 12 luglio 1999