La Giunta Comunale ha oggi approvato una delibera (n. 98/4209/25) che avvia alcune nuove procedure per inserire in lavori socialmente utili 531 disoccupati torinesi.
Gli elementi innovativi della delibera approvata si riferiscono alla legge 468/97 che consente di "realizzare lavori socialmente utili mirati alla qualificazione di particolari progetti formativi volti alla crescita professionale". Di conseguenza L'Amministrazione Comunale ha stipulato un protocollo di intesa con alcune agenzie formative (ACEF, CEP, CSEA, ENAIP, ENFAP, IAL), attualmente all'esame del Consiglio Comunale, ed ha istituito presso il Progetto Speciale Lavoro una sede di confronto sulle iniziative di formazione e lavoro da proporre alla Commissione Regionale per l'Impiego.
In collaborazione con le Aziende ATM, AEM, AAM, AMIAT, Satti, Po Sangone e con le agenzie formative citate verranno promossi per i 531 disoccupati previsti 28 progetti di lavori socialmente utili della durata di 12 mesi.
L'attività nei lavori socialmente utili assorbirà 20 ore settimanali e verrà svolta, a seconda delle qualifiche, presso le Aziende citate (con funzioni di manutentore meccanico, elettricista o idraulico) o presso le Divisioni del Comune (per i profili di tipo amministrativo e informatico), mentre le ore rimanenti verranno impegnate nella frequenza di corsi di formazione professionale svolti dalle agenzie formative che hanno firmato il protocollo di intesa.
Al termine del periodo di 12 mesi verrà rilasciato ai partecipanti un attestato di qualifica della Regione Piemonte che potrà successivamente essere utilizzato nella ricerca di un impiego.
I lavoratori verranno assegnati dalla Sezione Circoscrizionale per l'Impiego (con l'eccezione di 30 casi di particolare rilevanza sociale che verranno indicati nominativamente) ed Il personale potrà essere sottoposto a selezione di idoneità per la qualifica alla quale viene avviato. Verrà stipulato un protocollo di intesa sulla partecipazione ai corsi con le OO.SS CGIL, CISL e UIL.
Il costo previsto per il Comune, pari al 10% del totale, sarà di 737 milioni (richiesti al Fondo Nazionale per l'Occupazione) mentre il rimanente 90% sarà a carico del Fondo Sociale Europeo.(e.v.)
Torino, 26 Maggio 1998
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