CHIUDE IL DORMITORIO DI VIA FILADELFIA NUOVE SOLUZIONI PER I SENZA TETTO

Il 15 aprile è stato l'ultimo giorno di apertura del Centro di ospitalità notturna di via Filadelfia. La chiusura non ha determinato tuttavia una riduzione dei posti a favore delle persone senza fissa dimora.Infatti nove alloggi di edilizia residenziale pubblica saranno destinati a "convivenze guidate" in cui ospitare alcune persone che oggi frequentano i dormitori cittadini.Una trentina di loro, scelti tra quanti garantiscono una certa affidabilità, non hanno dipendenza da droghe o alcool e hanno avviato diversi percorsi di integrazione ( es. fruendo di borse di studio), saranno ospitati in tali abitazioni, per un periodo massimo di sei mesi.
Ciò per aiutarli a recuperare autonomia anche dal punto di vista economico, così da permettergli anche di trovarsi, in seguito, un'abitazione privata in affitto.La convivenza in queste abitazioni sarà garantita e controllata da associazioni, che assicureranno la presenza di volontari e operatori.Per la loro permanenza, gli ospiti pagheranno una quota di contribuzione. "Si tratta - come osservato dall'assessore Lepri- di una "soluzione ponte" tra la prima accoglienza garantita dal dormitorio e l'integrazione sociale e lavorativa di queste persone.Dobbiamo infatti andare oltre la prima accoglienza.
Questo è un modo concreto per fare promozione, per cercare di rendere autonome queste persone, di modo che non dipendano più dai servizi sociali" . Nel frattempo è stato ufficialmente inaugurato un nuovo centro di ospitalità notturna per donne presso il SERMIG, che ha cominciato ad operare sperimentalmente nel corso di questi mesi. La struttura, che può ospitare una ventina di persone, risponde alla necessità di offrire un maggior numero di posti di prima accoglienza in città per donne, italiane e straniere, in difficoltà e senza casa. ( p.c)

Torino, 10 aprile 1998

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