Il Sindaco Valentino Castellani e l'Assessore al Bilancio Stefano Alberione hanno illustrato, nel corso di un incontro con la stampa svoltosi oggi a Palazzo Civico, il bilancio di previsione del Comune per il 1998.
Il bilancio pareggia su circa 1909 miliardi rispetto ai 1861 miliardi del 1997.
Sul versante delle entrate tributarie previste le voci più significative sono costituite dall'ICI, con un gettito di 490 miliardi , dalla T.A.R.S.U. (tassa sulla raccolta dei rifiuti che scomparirà nel 1999 per essere sostituita da un sistema tariffario nuovo) con 168 miliardi e dall'IRAP (sostituto dell'ICIAP e delle tasse sulle concessioni comunali) con 51 miliardi.
Tra le più significative entrate non tributarie attese 78 miliardi di multe, 35 miliardi di utili delle aziende pubbliche, 115 miliardi di rimborsi e proventi dell'ATM (di questi 81 derivano dal rientro di quote anticipate dal Comune all'azienda per ripianare il disavanzo di gestione degli anni tra il 1987 e il 1993), 88 miliardi di proventi dai servizi pubblici a domanda individuale. Le più rilevanti spese previste sono 708 miliardi per il personale, 464 per beni e servizi, 314 per le aziende, 94 miliardi per trasferimenti ad altri soggetti, 158 miliardi per mutui e B.O.C. Nell'ambito dei trasferimenti primeggia l'assistenza sociale con 39 miliardi, pur se inferiore allo scorso anno (se ne spesero 48).
Gli investimenti totali previsti, scorporati alcuni grandi capitoli non direttamente finalizzati a servizi (quali il passante ferroviario che da solo prevede un investimento di 500 miliardi), sono di circa 1200 miliardi dei quali quasi 300 destinati ad opere pubbliche. Per l'anno prossimo sono inoltre previste circa 1000 nuove assunzioni.
Sul versante dei tributi resta invariata l'ICI, oggi al 6 per mille, come anche la TOSAP e il canone di smaltimento e depurazione delle acque reflue, mentre le voci in aumento sono la T.A.R.S.U. (10%), di cui si allega tabella, e l'imposta sulla pubblicità e le affissioni (10% sul 20% consentito dalla legge 449/97). Il regime generale delle tariffe (servizi socio assistenziali, servizi a domanda individuale e altre) nel 1998 aumenterà del 2% rispetto a quelle già aggiornate nel 1997, mentre sarà del 4,5% l'incremento per quelle aggiornate nel 1996, dell'8,4% per quelle aggiornate nel 1995 e del 13,8% per quelle ferme al 1994.
Un discorso a parte va fatto per le tariffe della refezione scolastica, che viene innovato. Infatti non sarà più effettuato il conteggio delle assenze, molto oneroso, ed il risparmio previsto (12,5% circa) verrà a riversarsi sulle quote in vigore che verranno ridotte in analoga percentuale. L'assenza continuativa per più di 19 giorni comporterà la gratuità del pagamento del mese successivo, mentre un'assenza più breve determinerà il pagamento della quota mensile prevista. Se il servizio verrà a mancare per cause esterne (scioperi, elezioni, calamità etc.) i rimborsi verranno invece regolarmente effettuati anche per le giornate singole.
L'unico aumento previsto in questo settore si applica ai pasti biologici sperimentali (Circoscrizione 5) che, visti il costo superiore del 20% rispetto ai pasti normali, aumenteranno del 10% (metà dell'incremento a carico dell'utenza) per poi fruire della riduzione del 12,5%. Nella scuola le nuove tariffe decorreranno dal 1 marzo 1998.
Lo smaltimento, recentemente avviato presso la piattaforma ambientale dell'Autoporto Pescarito, dei frigoriferi civili ed industriali verrà a costare 50.000 lire per intervento in attesa di un accordo di programma con le imprese produttrici.
Il Sindaco ha rilevato, all'inizio della conferenza stampa, come sia stato difficile far "quadrare" il bilancio in una situazione di generale riduzione dei trasferimenti di risorse ai Comuni.
"Siamo riusciti", ha detto, "a mantenere alto il volume di investimenti, che assommano a oltre 1000 miliardi, e a contenere l'aumento delle tariffe nel tasso di inflazione mantenendo inalterata l'imposizione fiscale (ICI, TOSAP)".
"E' sempre più difficile assolvere al ruolo di ammortizzatore sociale con risorse ogni anno più scarse" ha rilevato l'Assessore Alberione aggiungendo che "il Comune potrà far leva, se non cambia la situazione, solamente sull'imposizione fiscale o sul taglio dei servizi". " I trasferimenti statali", ha continuato, "sono sperequati. Ci sono comuni, come quelli turistici, che ricevono molte più risorse di altri. Se questi aspetti non si modificheranno sarà sempre più difficile far tornare i conti."(e.v.)
Torino, 10 Febbraio 1998
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