Si è esaurita con oggi la "maratona" con la quale il Consiglio Comunale della nostra città ha approvato i bilanci consuntivi dell'esercizio 1997 dell'ATM, dell'Azienda Farmacie Comunali, dell'AMIAT e del Comune.
Gli ultimi due sono infatti stati votati in serata dopo il dibattito svoltosi in Consiglio.
Il bilancio dell'AMIAT, relativo al periodo che va dal 1° aprile (data di costituzione dell'azienda speciale) al 31 dicembre 1997, presenta un utile di gestione di 10 miliardi e 707 milioni, derivante dalla differenza tra i 176 miliardi e 404 milioni di ricavi (dei quali 131 miliardi e 481 milioni per servizi resi alla Città) e i 144 miliardi e 749 milioni di costi a cui vanno aggiunti gli ammortamenti e gli accantonamenti. Gli investimenti realizzati sono stati pari a 21 miliardi e 614 milioni.
Sul versante dell'occupazione si registra un leggero incremento: i dipendenti AMIAT sono infatti passati dai 1936 del 1° aprile '97 ai 1982 di dicembre.
Le raccolte differenziate nel loro insieme hanno fatto registrare un incremento del 70% rispetto all'anno precedente.
Il rendiconto di parte corrente dell'esercizio 1997 del Comune presenta 1697 miliardi di entrate contro 1789 miliardi di spese, con un rientro di utili dalle aziende di 34 miliardi. Il disavanzo di esercizio si fissa a 56,8 miliardi, che a fronte di un avanzo a inizio d'anno di 98,5 miliardi dà luogo ad un avanzo finale di 41 miliardi e 700 milioni.
Una parte cospicua di questo avanzo risulta già impegnato per il 1998, facendo scendere a 18 miliardi i fondi veramente a disposizione per il 1998. I trasferimenti da parte dello Stato sono scesi di 18 miliardi nel 1997 ed anche dalla Regione sono arrivati meno fondi (4 miliardi).
L'ammontare totale degli investimenti è stato di 306 miliardi, contro i 242 del 1996.
I dipendenti del Comune sono scesi dai 13.756 del 1996 ai 13.611 del 1997, con un costo medio pro capite per dipendente di 49,8 milioni annui.(e.v.)
Torino, 1 Luglio 1998