La Giunta Comunale ha deliberato questa mattina (del.9700849/13) la determinazione al 6 per mille dell'aliquota ordinaria per il 1997 dell'Ici, l'imposta comunale sugli immobili.
E' tuttavia prevista un'oscillazione dinamica dell'applicazione dell'imposta a seconda delle caratteristiche dell'appartamento, se locato, se sfitto, se adibito ad abitazione principale.
L'obiettivo è quello di neutralizzare l'aumento degli estimi catastali (del 5%) a carico delle persone fisiche, dei soggetti passivi e dei soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa, residenti in città, per l'unità immobiliare direttamente adibita ad abitazione principale, riducendo per essi l'aliquota dal 6 per mille al 5,75 per mille, con la detrazione di 230 mila lire.
E', inoltre, prevista l'aliquota al 4 per mille per i fabbricati realizzati entro il 31 dicembre 1996 per la vendita e non venduti dalle imprese che hanno per oggetto esclusivo o prevalente dell'attività, la costruzione di immobili.
L'aliquota al 7 per mille sarà invece introdotta a carico dei proprietari delle abitazioni non locate, senza possibilità per essi di beneficiare della quota di detrazione.
Della detrazione di 230 mila lire per l'abitazione principale, ma con l'applicazione dell'aliquota al 6 per mille, potranno beneficiarne invece gli alloggi non locati di proprietà di anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero, o sanitari in maniera permanente, gli alloggi dell'agenzia territoriale per la casa ed ai proprietari di appartamenti che, pur avendo intimato lo sfratto per necessità propria o di un familiare, sono inibiti dall'entrare in possesso avendo la commissione prefettizia concesso oltre tre accessi per ragioni di ordine pubblico.
Per essere operativa la decisione dovrà ora ottenere l'avallo del Consiglio Comunale. (g.f.)
Torino, 13 febbraio 1997
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