INSERIMENTO LAVORATIVO DI 15 DETENUTI AMMESSI ALLA SEMILIBERTA' E AL LAVORO ESTERNO La giunta comunale, su proposta degli assessori Migliasso e Baffert, (9605897/19) ha autorizzato l'avvio del progetto per l'inserimento lavorativo di 15 detenuti adulti. Inserimento affidato all'organismo "Progetto Torino Lavoro" , espressione delle Organizzazioni sindacali C.G.I.L C.I.S.L U.I.L e delle Associazioni A.C.L.I. e G.I.O.C, che realizzano e gestiscono progetti finalizzati a favorire l'occupazione delle fasce deboli.
Tale intervento, di assistenza post- penitenziaria, costituisce un importante passaggio preparatorio per il rinserimento degli ex detenuti nella società e nel mondo del lavoro. I soggetti che parteciperranno al progetto devono essere residenti in Torino; essere in una condizione giuridica adeguata (cioè idonei alla semilibertà o al lavoro esterno); essere iscritti al collocamento ed aver frequentato i corsi di istruzione e di formazione professionale tenuti in carcere.
Il gruppo Operativo Locale, costi tuito da funzionari dei settori assistenza sociale e lavoro, dal direttore del carcere, dal direttore dei servizi sociali del Ministero di Grazia e Giustizia, da funzionari della Regione Piemonte, dal direttore del Centro di Formazione Professionale piemontese, da un gruppo rappresentante di " Progetto Lavoro Torino" e da un volontario del Gruppo Volontari Penitenziari, è tenuto ad agevolare le pratiche di avviamento al lavoro in modo da offrire risposte concrete per un rinserimento sociale effettivo che eviti la recidività.
Inoltre " Progetto Torino Lavoro " come ente con compiti di tutoraggio dell'iniziativa, ha predisposto, su mandato del comune, un programma d' intervento per stabilire contatti con le Associazioni d' Impresa, singole imprese e cooperative per sollecitare la disponibilità all'assunzione.
"Progetto Torino Lavoro" dovrà poi mantenere e curare le relazioni con la Magistratura di sorveglianza, con l'equipe di osservazione che opera all'interno del penitenziario,con i servizi socia li del Ministero di Grazia e Giustizia e gli enti preposti alle aree didattico pedagogiche del carcere al fine di individuare i detenuti con i requisiti necessari ed essere di conseguenza in grado di seguirli nelle fasi di avviamento al lavoro.
La spesa prevista per la realizzazione del progetto è di L. 180.000 milioni. (P.C.) Torino, 15 ottobre 1996
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