LETTERA DELL'ASSESSORE ALFIERI AI GENITORI DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA MATERNA DI VIA ANCINA L' assessore al sistema educativo Fiorenzo Alfieri, a seguito delle polemiche sulla "pioggia all'amianto" nelle aule della scuola materna di Via Ancina, ha inviato la seguente lettera ai genitori degli alunni.
" Nel ribadire il mio personale rammarico per i disagi che la Scuola Materna di Via Ancina ha dovuto subire in occasione degli interventi sul tetto, resisi necessari per eliminare la coibentazione in amianto, desidero rettificare -ha detto l'assessore Alfieri- quanto è stato volutamente distorto da parte di alcuni genitori e diffuso dai mezzi di informazione (specialmente dal TG3) in modo ingiustamente denigratorio degli Uffici Tecnici del Comune.
Per interventi di questa natura -continua Alfieri- è del tutto inutile attendersi procedure rapide e scadenze certe. Le procedure previste dalle leggi richiedono molto tempo: i progetti devono essere elaborati, devono essere controllati, devono essere approvati, devono essere finanziati; i lavori devono essere appaltati correttamente.
Lo smaltimento dell'amianto costituisce poi, all'interno di un progetto edilizio del genere, un episodio a sè : infatti deve essere programmato da una ditta specializzata e concertato con l'azienda U.S.L. di competenza. Quando poi si ha a che fare con ditte esterne per l'esecuzione dei lavori, bisogna sempre mettere in conto che potranno esserci inadempienze, difficoltà oggettive, impossibilità a lavorare di sabato e domenica, fallimenti improvvisi, necessità di cambiare impresa e così via. Sono eventualità che tutti sappiamo bene potersi verificare, non solo quando i lavori sono realizzati dal Comune ma anche quando si svolgono nelle nostre case private.
E' ozioso pensare che, come qualcuno ha detto ieri, "certe cose non devono succedere" solo perché si tratta della scuola frequentata dai propri figli. Succedono eccome, e possono anche intrecciarsi a imprevisti come le piogge insistenti degli scorsi giorni che, in caso di lavori su tetti, incidono comunque sui locali sottostanti, qualsiasi sia lo sforzo per limitare i danni con coperture provvisorie.
L'unico motivo di protesta nel caso in questione potrebbe riguardare -ha sottolineato Alfieri- il disimpegno delle persone preposte all'attuazione dei lavori, i loro errori, la loro incapacità di spiegare le motivazioni degli inconvenienti verificatisi. I lavori in via Ancina sono stati seguitissimi, anche dal sottoscritto. Ieri ho assistito all'accurata spiegazione e documentazione da parte dei tecnici responsabili e ho potuto constatare che nessuno dei genitori presenti, di fronte a quelle spiegazioni, ha avuto nulla da eccepire o da rimproverare. Non dico questo per difesa d'ufficio, ma perchè ho avuto modo di verificare personalmente, insieme agli stessi partecipanti alla manifestazione, che non esistono elementi per muovere rimproveri oggettivi agli uffici responsabili.
L'unico vero errore -ha evidenziato l'Assessore- è stato il non trasferimento preventivo dei bambini.. Si è parlato di questa eventualità in un incontro che ho avuto con il Comitato di Gestione il giorno 6 settembre. Si era rimasti d'accordo di tentare di non interrompere l'attività per non creare disagi alle famiglie, ma di tenersi pronti a trasferire gli alunni qualora le permanenza si fosse dimostrata impossibile. E' a disposizione in casi di questo genere una scuola parcheggio, ubicata in corso Lombardia 120, che, contrariamente a quanto riferito da qualche organo di informazione, non è affatto disadorna o squallida. Basta andarla a visitare.
La speranza in migliori condizioni metereologiche e il desiderio di evitare il trasferimento hanno indotto comprensibilmente gli organismi direttivi della scuola (tra cui il Comitato di Gestione), e non l'Assessore (che non è stato interpellato al riguardo), a tentare di restare il più possibile nella struttura. L'esperienza ci deve insegnare che in casi come questi bisogna evitare ogni forma di ottimismo e trasferire gli alunni per tutto il tempo necessario ad eseguire lavori di questa delicatezza, senza pretendere previsioni di tempi certi che certi non possono essere.
E' molto grave, irresponsabile e meritevole di perseguimento -ha proseguito l'Assessore- il fatto che qualcuno abbia inventato la storia dell'acqua all'amianto. L'amianto è stato rimosso nei giorni di sabato 5 e di domenica 6 settembre (i nostri tecnici hanno seguito i lavori fino alle 3 di notte, per controllarne la corretta effettuazione). Quando è iniziato a piovere l'amianto era stato completamente eliminato. Nessuna analisi e nessuna indagine ha dimostrato che vi fosse amianto nell'acqua infiltratasi in alcuni locali. La rimozione, quando viene effettuata sotto il controllo della U.S.L., è totale, altrimenti non sarebbe una rimozione e richiederebbe altri interventi che invece nessun organismo competente ha previsto e richiesto.
Purtroppo -ha concluso Alfieri- ci siamo nuovamente trovati di fronte a un modo di rapportarsi con le istituzioni che io non sono disposto ad accettare, consapevole dello sforzo che di questi tempi stiamo tutti facendo per rilanciare i servizi educativi e scolastici della Città . Un modo che, partendo dal presupposto che chi gestisce le istituzioni è per definizione incapace e forse disonesto, passa attraverso la pretesa che le procedure siano diverse da quelle previste (e che il più delle volte, a ben vedere, si rivelano anche giuste per garantire gli interessi dei cittadini) e l'incapacità di stare a sentire le spiegazioni, concludendosi con il massimo di dimostrazione di malafede e cioè con la diffusione di notizie del tutto false, senza preoccuparsi dell'effetto che possono avere sulle famiglie che giustamente si aspettano degli enti pubblici servizi decentemente efficienti e comportamenti trasparenti " .Torino, 18 ottobre 1996
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