Le Commissioni U.V.G., anche in considerazione di quanto espresso dall’interessato e dai familiari, possono predisporre progetti di cura ed assistenza domiciliare o residenziale.
Lo sviluppo dei progetti domiciliari in particolare è avviato dai servizi socio sanitari che, in coerenza con quanto stabilito dall’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.) e in collaborazione con l’interessato e i suoi familiari, predispongono un Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.), con indicazione di specifici interventi, figure professionali coinvolte, frequenza e durata, tempi di rivalutazione e verifica con possibilità di aggiornamento dei progetti di cura.
La flessibilità delle risposte è resa possibile dal lavoro congiunto tra servizi sanitari e sociali e dall’azione concertata con enti gestori dei servizi, il Terzo Settore e le associazioni di volontariato.
Sono previste reti di risorse volte:
Se la valutazione geriatrica è di autosufficienza, può essere comunque attivato un progetto di sostegno domiciliare; in questo caso non vi è competenza dei servizi sanitari, ma esclusivamente di quelli sociali, che valuteranno le esigenze della persona.
In relazione alle condizioni economiche, il progetto può essere completamente gratuito, o a parziale carico del cittadino, o non attivabile qualora la condizione economica superi le franchigie previste nelle Delibere C.C. del 30.11.2009 e del 11.06.2012 e successive integrazioni. (Eventuali approfondimenti alle delibere citate).
Il cittadino può comunque richiedere privatamente interventi di domiciliarità presso i fornitori accreditati o le agenzie per il lavoro qualificate.
Il cittadino riceve per posta l’esito della valutazione U.V.G.
Il progetto per una persona anziana non autosufficente può essere attivato solo a seguito dell’autorizzazione alla spesa da parte dell’A.S.L.
Al momento dell’attivazione del progetto individuale la persona e/o la sua famiglia vengono informate in merito alle risorse, alla rete delle strutture e dei servizi esistenti (a gestione diretta o accreditati con il Servizio Sanitario Regionale) adeguati alle sue specifiche esigenze.
Al momento dell’attivazione del progetto individuale, la persona o la sua famiglia, vengono convocati per la predisposizione di un Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.).
Le risorse si attivano a seconda delle priorità e delle modalità previste dai servizi competenti, previa autorizzazione finanziaria da parte dall’ASL di appartenenza.
Nel caso dell’ingresso in struttura l’attivazione è anche correlata alla disponibilità di posti letto.
Nel caso di situazioni altamente problematiche, anche da un punto di vista sociale, possono essere valutati percorsi d’urgenza.
Oltre alle valutazioni sopra espresse, il costo è anche correlato al livello assistenziale definito nel percorso di valutazione UVG.