Il percorso valutativo dell’U.M.V.D. si conclude con la definizione del Progetto Individualizzato e, conseguentemente, nell’individuazione delle risorse necessarie per rispondere ai bisogni concreti della persona e della sua famiglia.
Progetto e risorse sono oggetto di verifica costante affinché sia possibile cogliere i cambiamenti dei bisogni della persona disabile e della sua famiglia.
Il sistema dei servizi presenti in città è costruito in modo che le persone con disabilità possano avere dei riferimenti certi in qualsiasi momento.
Già dalla stesura del progetto individuale la persona viene affiancata da personale educativo o assistenziale e sanitario che diventa il punto di riferimento:
Gli operatori del Servizio Sociale sono un punto di riferimento significativo soprattutto nei momenti difficili, ma non sono gli unici riferimenti. È quindi importante che la persona disabile sia sostenuta anche da un buon vicinato e da gruppi di volontari appositamente formati, per migliorare le condizioni di vita della persona e del suo nucleo.
Grazie al lavoro congiunto tra servizi sanitari e sociali e all’azione concertata con associazioni di rappresentanza delle famiglie, associazioni di volontariato, enti gestori dei servizi e il mondo della cooperazione sociale, si è realizzata un’ampia rete di risorse volte:
Il percorso di attivazione delle risorse viene realizzato, a seguito dell’esito U.M.V.D. dagli operatori sociali educativi e assistenziali del Servizio Sociale della Circoscrizione in cui la persona con disabilità risiede.
L’attivazione degli interventi avviene presso il Servizio Sociale della Circoscrizione (area disabili o minori).
Le risorse definite nel piano individualizzato, che comportino un costo a carico della Città e delle Aziende Sanitarie, vengono attivate a seguito di una valutazione della priorità e previa autorizzazione finanziaria per la copertura degli interventi.
Gli interventi diurni non prevedono alcun costo da parte della persona disabile; gli interventi di domiciliarità e gli inserimenti residenziali, anche temporanei, prevedono invece la contribuzione da parte della sola persona disabile, escluso il nucleo familiare. Qualora i redditi della persona disabile non siano sufficienti a pagare il costo sociale della prestazione, interviene il Comune. I criteri per la compartecipazione alla spesa del cittadino vengono definiti ogni anno dal Consiglio Comunale di Torino.