Dal momento in cui è stato individuato dall’Unità di Valutazione Geriatrica il percorso di residenzialità, il cittadino mantiene i contatti con la segreteria U.V.G. per l’identificazione della struttura e la definizione dei tempi d’ingresso.
Le strutture residenziali sono presenti in Torino e su tutto il territorio regionale.
I tempi dell’inserimento possono non essere immediati, variano in relazione alla gravità del bisogno e della situazione sociale.
Nel caso di situazioni più gravi per aspetti sanitari e/o sociali possono essere seguiti percorsi d’urgenza per l’inserimento in struttura.
Nel caso in cui il cittadino decida di ricoverarsi a proprie spese, ma intenda usufruire nel futuro dell’assunzione della quota sanitaria da parte dell’ASL e dell’eventuale successiva integrazione della quota sociale, è opportuno che scelga una struttura tra quelle accreditate, le uniche che possono stabilire rapporti convenzionali con gli Enti pubblici.
Gli elenchi di queste strutture sono consultabili e stampabili (vedere elenco delle strutture accreditate per gli anziani a Torino ed in Regione Piemonte
Per maggiori informazioni sul percorso e sulle risorse residenziali consultare la rubrica dei presidi: www.comune.torino.it/pass/anziani
La tariffa per la permanenza in strutture socio sanitarie residenziali è composta da una quota di retta “sanitaria” (a carico della Azienda Sanitaria Locale) ed una quota di retta “socio assistenziale” (a carico del cittadino).
Su richiesta del cittadino o dei suoi familiari e solo a seguito dell’autorizzazione al ricovero da parte dell’ASL, l’Amministrazione Comunale valuta la situazione economica per verificare il diritto ad ottenere l’integrazione della quota della retta socio assistenziale, ossia il pagamento a carico del Comune di una parte o dell’intera quota socio assistenziale.
Senza l’autorizzazione dell’A.S.L. al ricovero nella struttura individuata, il cittadino dovrà pagare l’intera tariffa giornaliera.
Quando, a seguito del ricovero autorizzato, il cittadino prende la residenza all’indirizzo del Presidio, la quota sanitaria e l’eventuale integrazione comunale restano a carico degli Enti del territorio di provenienza.
Per calcolare se il cittadino debba pagare l’intera quota socio assistenziale della retta, o se abbia diritto all’integrazione dal Comune, vengono considerati esclusivamente redditi e beni posseduti dalla persona non autosufficiente.
Se la persona od i suoi familiari intendono richiedere la verifica del diritto di usufruire dell’integrazione alla quota socio assistenziale della retta, ossia al pagamento a carico del Comune di una parte della retta, occorre che prendano appuntamento con il Servizio Anziani della Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie.
Per poter fornire le prime indicazioni utili al regolare svolgimento della pratica (ad esempio chi può presentare la richiesta d’intervento, se vi sono motivi ostativi alla richiesta d’intervento, ecc.) nel corso della telefonata, allo scopo di realizzare una pre – istruttoria, vengono richieste alcune informazioni relative all’inserimento nel presidio ed alla situazione sociale ed economica della persona ricoverata.
Vengono inoltre elencati i documenti necessari che devono essere consegnati ed i dati che occorre fornire al momento del successivo appuntamento.
Direzione Centrale Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie.
Servizio Anziani
telefono: 011 0112 5188
È attiva la segreteria telefonica: tutte le persone che hanno lasciato un messaggio vengono richiamate nei giorni seguenti.
Successivamente un operatore ricontatterà telefonicamente il richiedente per comunicare il giorno, l’ora dell’appuntamento ed il nominativo di chi svolgerà la pratica, oppure le motivazioni dell’esclusione, nel caso, già da una prima istruttoria, risultino motivi ostativi al riconoscimento dell’integrazione.
Modello d’istanza per l’integrazione retta per anziani non autosufficienti ricoverati in RSA