Dal momento in cui è stato individuato dall’Unità Multidisciplinare Valutazione Disabilità (U.M.V.D.) il percorso di residenzialità, il cittadino mantiene i contatti con il servizio sociale per l’identificazione della struttura e la definizione dei tempi d’ingresso.
Le strutture residenziali sono presenti in Torino e su tutto il territorio regionale.
I tempi dell’inserimento possono non essere immediati, variano in relazione alla gravità del bisogno e della situazione sociale.
Nel caso di situazioni più gravi per aspetti sanitari e/o sociali possono essere seguiti percorsi d’urgenza per l’inserimento in struttura.
La tariffa per la permanenza in strutture socio sanitarie residenziali è composta da una quota di retta “sanitaria” (a carico della Azienda Sanitaria Locale) ed una quota di retta “socio assistenziale” (a carico del cittadino).
Su richiesta del cittadino o dei suoi familiari e solo a seguito dell’autorizzazione al ricovero da parte dell’ASL, l’Amministrazione Comunale valuta la situazione economica e patrimoniale per verificare il diritto ad ottenere l’integrazione della quota della retta socio assistenziale, ossia il pagamento a carico del Comune di una parte o dell’intera quota socio assistenziale.
Senza l’autorizzazione dell’A.S.L. al ricovero nella struttura individuata, il cittadino dovrà pagare l’intera tariffa giornaliera.
Quando, a seguito del ricovero autorizzato, il cittadino prende la residenza all’indirizzo del Presidio, la quota sanitaria e l’eventuale integrazione comunale restano a carico degli Enti del territorio di provenienza.
Per calcolare se il cittadino debba pagare l’intera quota socio assistenziale della retta, o se abbia diritto all’integrazione dal Comune, vengono considerati redditi e patrimoni mobiliari e immobiliari posseduti dalla persona disabile.