2 giugno 03
La Festa della Repubblica, muovendo dalla nostra identità storica, politica e culturale, ci offre l'opportunità di riflettere sul presente e sul futuro del nostro Paese. Questo è il significato profondo della memoria e delle celebrazioni rituali che, se sottratte ai rischi di superficialità e di vuota esibizione, attraverso la valorizzazione di simboli patriottici come l'Inno Nazionale e il Tricolore rafforzano la nostra cultura democratica tendendo alla conoscenza e alla promozione dei princìpi che ne costituiscono il fondamento e che sono sanciti nella nostra Carta Costituzionale.
Celebrare la nascita della Repubblica significa quindi volgere il pensiero all'affermazione delle libertà politiche e civili, della sovranità popolare, della giustizia sociale, del diritto al lavoro e di tutte le garanzie democratiche che l'Italia ha conquistato chiudendo una fase durissima e tragica della nostra storia e dando inizio a un periodo di crescita, di sviluppo, di progresso economico, culturale e sociale.
Grazie all'eredità politica e culturale dei fondatori della Repubblica abbiamo contribuito alla costruzione dell'Europa basata sulla democrazia, sull'unità, sulla stabilità, oggi la nostra azione deve tendere a promuovere questi valori nelle parti del mondo che ancora ne sono prive affinché la libertà e la giustizia sociale si affermino come patrimonio di tutta l'umanità.
In questo modo la memoria può essere attiva, farsi simbolo e strumento per costruire un futuro migliore per tutti i popoli.
Sergio Chiamparino