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Giunto alla sua quinta edizione, il Treno della Memoria nasce come ricerca della nostra memoria e delle nostre origini nel periodo in cui le testimonianze dirette dei terribili accadimenti della 2° Guerra Mondiale iniziano a sparire definitivamente.
Nel corso delle sue edizioni il Treno ha saputo maturare le proprie riflessioni sino ad arrivare a proporre un percorso di educazione non formale tra pari per i suoi sempre più numerosi partecipanti.
Il Treno della Memoria è innanzitutto un percorso educativo della durata di un anno. Esso si poggia su quattro parole chiave, che ne scandiscono anche lo svolgimento temporale: STORIA, intesa come approfondimento del fenomeno Seconda Guerra Mondiale, della sua ricaduta sui territori e dei punti più bassi raggiunti dalla recente storia del mondo. MEMORIA, intesa come personalizzazione, incontro e confronto con i pochi testimoni superstiti, con le realtà che operano per conservare la memoria e soprattutto con i luoghi che ne sono impregnati. TESTIMONIANZA ovvero l'incontro con tutte le situazioni che nel presente vedono la perdita della dignità e dei diritti umani, per non dimenticare che il “non deve accadere mai più” dipende dallo sforzo collettivo di tutti, e infine IMPEGNO, la nostra proposta perchè tutti, nel piccolo e nel quotidiano delle nostre vite, possiamo vigilare e contribuire al non ripetersi degli errori del passato.
Il centro del progetto è il viaggio a Cracovia (PL) che si svolge tra la fine di gennaio, in occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio), e i primi giorni di Febbraio. Il viaggio ha come scopo ultimo la visita al Campo di Concentramento e Sterminio di Auschwitz-Birkenau, la rielaborazione della visita stessa, attività nei gruppi educativi da 25 unità e la presentazione della fase di testimonianza legata ai temi di attualità e all’impegno.
Il Treno della Memoria si configura come un'esperienza molto forte, che coinvolge i giovani partecipanti in riflessioni profonde che si pongono l'ambizioso obiettivo di stimolare nei ragazzi una partecipazione attiva ed una conoscenza che, partendo dalle tragiche vicende storiche della 2° Guerra Mondiale, arrivi ad analizzare in maniera critica e costruttiva il presente che li circonda.
Il Treno, grazie all'interessamento ed al sostegno delle Istituzioni, sia gli enti regionali e provinciali sia i comuni piccoli e grandi del territorio, è sempre riuscito a mantenere la soglia di accesso molto bassa, con un costo per il partecipante molto ridotto per la partecipazione all'intero progetto (laboratori, incontri, viaggio in treno A/R Torino – Cracovia, pernottamento in ostello con prima colazione, visita guidata, pranzo e viaggio in bus A/R per il Museo del Campo di Concentramento e Sterminio di Auschwitz – Birkenau, assemblee di restituzione ed incontro del 25 aprile).
[fonte: www.trenodellamemoria.net]
Il sito dell'Associazione Terra del Fuoco
Il Treno della Memoria
immagine 2Aspettando il treno
immagine 3Porta Nuova: la targa che commemora i deportati per i campi di sterminio
immagine 4Gli studenti in partenza
immagine 5Gli studenti in partenza
immagine 6Il Treno della Memoria
immagine 7Gli studenti in partenza
immagine 8Lo staff di Terra del Fuoco smista le scuole in arrivo
immagine 9Il raduno delle scuole alla Stazione di Porta Nuova
immagine 10Gli studenti in partenza
immagine 11Gli studenti in partenza
immagine 12Il Treno della Memoria
immagine 13La corona della Città di Torino in partenza per Auschwitz
immagine 14Gli studenti in partenza
immagine 15Gli studenti in partenza
immagine 16Ultimi controlli al Treno della Memoria
immagine 17Lo striscione dell'associazione Terra del Fuoco
immagine 18Gli studenti in partenza
immagine 19Gli studenti in partenza
immagine 20Gli studenti in partenza
immagine 21Lo staff di Terra del Fuoco
“Oggi ricordiamo uno dei crimini peggiori commessi dall’uomo
e di cui l’umanità è responsabile. La responsabilità,
infatti, cade non solo su coloro che attuarono il crimine, ma su tutti
quelli che finsero di non vedere o non vollero vedere”.
Con queste parole il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo
ha dato inizio in Sala Rossa alla celebrazione del Giorno della Memoria.
Ferruccio
Maruffi - audio, presidente regionale dell’Aned,
l’Associazione nazionale ex deportati politici nei lager nazisti,
ha sottolineato come il Giorno della Memoria sia stato istituito per
ricordare oltre allo sterminio degli ebrei anche l’internamento
di militari e politici italiani nei campi nazisti. Il pensiero di Maruffi è andato
in particolare agli operai di Torino deportati con lui a Mauthausen.
In Sala Rossa era presente anche Tullio Levi, presidente della Comunità ebraica
di Torino, che ha evidenziato come l’Italia sia stata la prima nazione
a istituire il Giorno della Memoria. “Nella società italiana – ha
continuato Levi – si assiste a un contrasto. Da un lato, ci troviamo
di fronte a innumerevoli iniziative pensate per diffondere la conoscenza di quanto è avvenuto.
Dall’altro, notiamo con preoccupazione il permanere di pulsioni razziste”.
Il sindaco Sergio Chiamparino ha rilevato come la Sala Rossa sia un luogo simbolo
della democrazia, poiché nel 1848 vi si è svolse la prima assemblea
democratica. “Mi sento vicino all’autorità ebraica – ha
continuato il sindaco – nel domandare ai vertici della Chiesa un segno
di distinzione rispetto alle tesi negazioniste”.
Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore della Regione Piemonte
Sergio Deorsola e l’assessore della Provincia di Torino Aurora Tesio.
La celebrazione del Giorno della Memoria si è conclusa con un momento
musicale realizzato da Eyal Lerner, giovane artista israeliano.
Prima della cerimonia in Sala Rossa, in mattinata, il presidente del Consiglio
comunale Beppe Castronovo, l’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri e
altre autorità avevano reso omaggio alle lapidi dei caduti al cimitero
Monumentale.
[fonte: CittAgorą]
Commemorazione del Giorno della Memoria in Sala Rossa
immagine 2Beppe Castronovo apre la cerimonia di commemorazione
immagine 3Commemorazione del Giorno della Memoria in Sala Rossa
immagine 3Commemorazione del Giorno della Memoria in Sala Rossa
immagine 4L'Assessore della Regione Piemonte Sergio Deorsola
immagine 5Commemorazione del Giorno della Memoria in Sala Rossa
immagine 6Ferruccio Maruffi, presidente dell'ANED del Piemonte
immagine 6Tullio Levi, presidente della Comunità ebraica di Torino
immagine 7Il Sindaco Sergio Chiamparino