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Sabato 1 novembre 2008 verrà aperto ufficialmente al pubblico il Parco d’Arte Vivente a Torino, in via Giordano Bruno 31 (accanto a corso Bramante), alle spalle della linea ferroviaria, tra la sede dell’Amiat e i palazzi residenziali da poco ultimati.
Il progetto PAV nacque nel 2002 nel contesto di un’operazione microurbanistica di riqualificazione di un sito ex-industriale, grazie ad una proposta culturale emergente dalla società civile, in questo caso inerente alla mancanza di un Parco d’Arte open-air nel nostro territorio metropolitano, che ha incontrato la programmazione e la volontà politica della Città di Torino. Dopo alterne vicende, il progetto partì dal cantiere dell’opera Trèfle di Dominique Gonzalez-Foerster nel 2006, seguendo un iter progettuale che si è dipanato di concerto con l’Assessorato alla Cultura della Città di Torino.
Un territorio su cui fino agli anni novanta sorgeva la fabbrica di sospensioni
per automobili Framtek, dopo anni di incuria, viene consegnato idealmente
ai torinesi: un’area verde all’avanguardia aperta al pubblico,
museo interattivo e luogo di incontro fra biotecnologie, arte contemporanea,
ecologia e persone comuni impegnate a pensare ad opere all’insegna
della preservazione ambientale.
“Il PAV non rappresenta solo un completamento del sistema museale torinese” conviene
l’Assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri “ma
anche una forte innovazione museologica. La sua definizione di museo interattivo
nella natura individua infatti quella nuova concezione delle istituzioni
artistiche a impostazione partecipativa ed esperienziale”.
Sabato, con l’apertura del PAV, verrà inaugurata anche Ecosoft
Art. La mostra, aperta al pubblico fino al 21 dicembre 2008, è stata
allestita all’interno di una “cellula ottagonale”,
una struttura-bio che funge da ingresso-laboratorio del Parco.
L’esposizione, curata dal presidente dell’Associazione Culturale
PAV Piero Gilardi, è una raccolta di installazioni
realizzate dal 2002 ad oggi, divise in tre sezioni: Preludi, Arrivi e Visioni. Strettamente
correlata con la genesi e lo sviluppo del progetto PAV, la mostra Ecosoft
Art si propone di raccontare quello che il PAV dovrebbe essere,
come spiega Gilardi stesso: “non un contenitore che si accontenti
di ospitare dei progetti e delle esposizioni, ma un modello di sviluppo
sostenibile e durevole”.
I Preludi sono quindi opere di artisti che, fra il 2004 e il 2008, hanno accompagnato la genesi del PAV: Andrea Caretto/Raffaella Spagna, Francesco Mariotti col progetto Immigration; un video che racconta la prima opera d’arte ambientale del PAV: Trèfle di Dominique Gonzalez-Foerster, un grande spazio verde intagliato nella terra a forma di quadrifoglio.
Le opere che diverranno parte integrante della collezione fanno parte invece della sezione Arrivi: accanto alle postazioni interattive Bioma di Piero Gilardi e Riccardo Colella, le installazioni di Michel Blazy, la Nebulosa di Enrica Borghi nello spazio della serra, la Panchina Luminosa di Francesco Mariotti.
L’ultima sezione della mostra, Visioni, completerà la collettiva raccontando, grazie a un allestimento di Gianluca Cosmacini, Francesco Mariotti e Giuseppe Camerini, i progetti in fieri del PAV: Immigration, BIOTOPE, First Curated Forest.
Bioma - Mutazioni vegetali
immagine 2PAV - Parco Arte Vivente
immagine 3PAV - Parco Arte Vivente
immagine 4Fontaine, 2008 - Michel Blazy
immagine 5Giuseppe Castronovo sperimenta "Fontaine"
immagine 6Piero Gilardi, curatore della mostra Ecosoft Art
immagine 7L'Assessore Fiorenzo Alfieri durante la conferenza stampa
immagine 8Nebulosa, 2008 - Enrica Borghi
immagine 9Bioma - Essenze odorose
immagine 10Bioma - Essenze odorose
immagine 11Bioma - Rilievi di natura
immagine 12Bioma - Energie invisibili
immagine 13Self Bar, 2008 - Michel Blazy
immagine 14PAV - Parco Arte Vivente
immagine 15Bioma - Suoni mutevoli
immagine 16Spremuta d'arance per Marco Grimaldi e Gianni Ferrero
immagine 17Phosphor, 2008 - Piero Gilardi
Venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre si è trovato a Torino per una visita di lavoro il consigliere di stato Petre Roman, recentemente nominato Alto Rappresentante del Governo Romeno per i Romeni all'Estero.
Venerdì Petre Roman è stato ricevuto, insieme al Console di Romania, Petru Litiu, a Palazzo Civico da Ilda Curti, Assessore alle Politiche per l'integrazione e da Marco Borgione, Assessore alla Famiglia, Salute e Politiche Sociali.
Roman ha poi partecipato ad una conferenza stampa alla sede del Consolato General di Romania a Torino, quindi alla presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2008, il XVIII Rapporto Caritas/Migrantes, presso il Salone Murialdo in Piazza Chiesa della Salute.
Sabato la delegazione romena ha visitato la comunità cristiana avventista del 7° giorno, in Via Viterbo n. 119.
Palazzo Civico: Petru Litiu, Console di Romania; Petre Roman; Ilda Curti; Marco Borgione
immagine 2Petre Roman, e Sorana Belciu, Capo di Gabinetto
immagine 3Un momento dell'incontro a Palazzo Civico
immagine 4Petre Roman durante la conferenza stampa
immagine 5Il Console Petru Litiu e Petre Roman rispondono alle domande della stampa
immagine 6Un momento della conferenza stampa al Consolato Romeno
immagine 7Presentazione del Dossier Statistico immigrazione al Salone Murialdo
immagine 8Il Console Litiu e Petre Roman al Salone Murialdo
immagine 9Petre Roman alla Chiesa Cristiana Avventista romena del 7° giorno di Torino
immagine 10Petre Roman e il Console Litiu ricevono la Bibbia dal Pastore Benone Lupu
immagine 11Petre Roman saluta i cittadini alla Chiesa Avventista