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Inaugurata Artissima 15, Internazionale d’arte contemporanea, una finestra sulla contemporaneità e i giovani artisti.
La città sabauda ospiterà per tre giorni alcuni dei nomi più importanti del mercato cosmopolita dell’arte. Un evento che vedrà la partecipazione di 128 gallerie provenienti da 19 paesi diversi, oltre al gradito ritorno di prestigiosissime gallerie italiane e straniere e una lunga lista di galleristi.
Confermate le quattro sezioni speciali della fiera: Present Future con la sua selezione di 15 tra gli artisti più emergenti del panorama mondiale; New Entries che dà spazio a un gruppo di giovani gallerie d’avanguardia; Constellations, la mostra riservata a grandi opere di carattere museale e Video Lounge, la rassegna di video di artisti di fama mondiale.
Tra le novità l’iniziativa culturale a cura di Stéphanie Moisdon, Italianwave il grande concorso riservato agli artisti italiani e la Notte delle arti contemporanee, la speciale apertura notturna di gallerie, musei e altri spazi espositivi la sera di sabato 8 novembre, dalle 21 a mezzanotte.
Abbiamo intervistato il curatore Andrea Bellini.
C’è chi dice che quest’edizione di Artissima sarà meno
commerciale e più culturale. Condivide?
Stiamo cercando si trasformare
Artissima in una rassegna sempre più culturale. L’idea è quella
di creare un festival della cultura accanto alla fiera e siamo molto soddisfatti
dei risultati. Però Artissima15 rimane comunque un importante evento
economico.
Ci racconta qualche novità curiosa di quest’anno?
Tra le numerose
iniziative vorrei evidenziare la prima edizione di Italianwave, il concorso
per giovani artisti italiani che lo scopo di promuovere talenti emergenti non
ancora rappresentati da una galleria. Si tratta di un’iniziativa che
conferma il ruolo di Artissima15 come strumento al servizio del sistema dell’arte
italiana. Un’altra novità, più tecnica, è stata
la decisione di alzare le pareti degli allestimenti di un metro. L’altezza
delle mura è passata dai tre metri degli scorsi anni ai quattro di quest’anno.
Una scelta che ha cambiato l’immagine della fiera. L’imponenza
e la solidità delle strutture hanno trasformato la superficie interna
del Lingotto in uno spazio urbano, sembra quasi una città.
Cosa pensa del collezionismo d’arte contemporanea a Torino?
I collezionisti
torinesi sono straordinari: è gente che si appassiona, che sostiene
gli artisti, che concepisce il collezionismo come un’impresa intellettuale
e non come un modo per fare business.
Si sono attenuate le polemiche sulla nuova impostazione che lei ha dato alla
fiera?
Le polemiche sono un fatto connaturato con chi lavora, è naturale
che nei confronti di chi attua dei cambiamenti si concentrino le critiche.
Io credo nelle mie scelte e continuo ad andare avanti su questa strada.
Recentemente l’opera di Martin Kippenberger, una rana crocifissa, al Museion
di Bolzano ha suscitato notevoli polemiche. Cosa ne pensa?
E’ scandaloso
che quel lavoro abbia creato tanto clamore. La censura non ha alcun senso, ancor
meno se su tratta di cultura.
[fonte: TorinoClick]
Maggiori informazioni sul sito di Artissima 15
Artissima 15 - The international Fair of Contemporary Art in Torino
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