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Torino 2008 World Design CapitaI mette in scena il "sogno" di
Olivetti.
Oltre 700 oggetti tra fotografie, documenti ed opere originali testimoniano la
storia della grande azienda eporediese.
Una grande mostra per ripercorrere le scelte ed il lavoro di una famiglia che
ha saputo cambiare il modo di fare impresa utilizzando il progetto e la ricerca
come strumento per creare un modello di produzione e di vita migliori.
Un tributo ad un'esperienza unica nel panorama del capitalismo italiano e internazionale,
ad una concezione di fabbrica 'illuminata' che non poteva mancare nell'anno in
cui Torino è Capitale Mondiale del Design.
Con un totale di circa 700 oggetti tra fotografie, documenti e opere originali esposti in 22 stanze che presentano altrettante soluzioni espositive, la mostra si propone come un itinerario critico attraverso lo sterminato catalogo di oggetti, immagini, esperienze, idee, prodotte dalla Olivetti. Un percorso che prefigura uno sguardo museografico sul passato prossimo della modernità, ma anche un tentativo di comprendere che cosa sia sopravvissuto di una esperienza che ha attraversato l'intero Novecento.
Ventidue stanze per altrettante soluzioni espositive, a costruire una partecipe scenografia: dalla fabbrica di Camillo Olivetti alla multiforme industria immaginata da Adriano fino alle vicissitudini dell'ultima stagione di Roberto Olivetti, la mostra non ricostruisce la storia, ma individua alcuni snodi ed esperienze esemplari di una traiettoria complessa, discontinua ma non priva di una mutevole coerenza.
La mostra "Olivetti. Una bella società" intende dunque sottolineare il fondamentale contributo offerto dall'azienda di Ivrea allo sviluppo di una moderna cultura italiana del progetto. La lunga parabola della Olivetti, che celebrerà nel corso del 2008 il centenario dalla fondazione, non ripercorre solo le vicende della civiltà industriale, ma mette in scena il sorgere e il declino di un sogno. coltivato per più di un secolo - sulla capacità dell'industria di essere non solamente un modo razionale ed efficiente per produrre oggetti e beni di consumo, bensl di porsi quale motore e modello per la crescita e lo sviluppo della società nel suo insieme. Nessun'altra azienda, in nessun Paese del mondo, ha saputo interpretare meglio della Olivetti l'essenza positiva e ottimista di tale ambizione. E' questa unicità che la mostra cerca di mettere in luce, sin dal titolo scelto: una bella società.
Informazioni:
Dal 16/5/2008 al 27/7/2008
Orari di apertura:
Mar-dom 10.00 - 19.00
giovedì 10.00 - 23.00
Lun chiuso
29 giugno/3 luglio: apertura straordinaria 10.00 - 23.00
Costo ingresso: 7€ intero
Sconti: 5 € ridotto (studenti universitari, over 65)
Ingresso libero under 18, over 65e con Abbonamento Torino-Piemonte Musei
2008 e Torino+Piemonte Card
ingresso libero giovedì 19.00-23.00
"Olivetti. Una bella società"
immagine 2I totem che pubblicizzano la mostra alla Promotrice delle Belle Arti
immagine 3"Vogliate confermare la spedizione della merce"
immagine 4Macchina da scrivere portatile
immagine 5I martelli di una macchina da scrivere
immagine 6Macchine da scrivere
immagine 7Macchina da scrivere portatile "Valentine"
immagine 8Calcolatrice scrivente portatile Logos 9
immagine 9Depliant di Giovanni Pintori
immagine 10Le foto di Henri Cartier Bresson
immagine 11Le foto di Ugo Mulas
immagine 12Un frame di uno spot per la tv giapponese
immagine 13L'allestimento presso la Promotrice delle Belle Arti
immagine 14L'allestimento presso la Promotrice delle Belle Arti
immagine 15"Olivetti. Una bella società"
immagine 16L'allestimento presso la Promotrice delle Belle Arti
immagine 17Oggetto Ambiente