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Inaugurata all’Archivio di Stato, in piazza Castello, la mostra dedicata ai sessant’anni della Carta Costituzionale.
Un lungo cammino per diventare liberi è il titolo della rassegna, organizzata in collaborazione con l’Archivio storico della Città. Sotto le volte dei suggestivi saloni settecenteschi del palazzo juvarriano, non si conserva solo la memoria di uno dei più ricchi e antichi archivi europei, ma si respirano le atmosfere di un luogo nel quale è stata decisa una parte importante della storia d’Italia. In quelle sale infatti si riunivano i ministri che lavoravano nel contiguo palazzo delle segreterie di Stato, l’attuale Prefettura, dove aveva l’ufficio Camillo Benso Conte di Cavour.
La mostra si può visitare fino al 28 marzo, tutti i giorni, esclusi i festivi dalle 10 alle 18. Si rivolge soprattutto ai più giovani per proporre una riflessione su alcune delle tappe del lungo e avventuroso cammino che ha portato a fissare, nella Costituzione italiana, i principi fondamentali della società democratica. “I due principali archivi storici torinesi, quello di Stato e quello dell’Amministrazione comunale – spiegano gli organizzatori - offrono attraverso questa iniziativa uno sguardo al nostro passato, attraverso un numero limitato di documenti particolarmente emozionanti ed evocativi di avvenimenti e fenomeni storici, anche lontani nel tempo, legati ai principi costituzionali per consonanza o per contrasto.
Varcando la soglia dell’esposizione ci si potrà soffermare sullo Statuto Albertino, presentato nei suoi testi originali, del 1848, in italiano e francese, tappa della trasformazione dello Stato assoluto in Stato costituzionaleparlamentare. Ma si potrà risalire più indietro nel tempo, con esempi di età napoleonica, di Antico regime, di età medievale, si pensi a certe forme di autogoverno comunale, alternandoli con documenti di epoche più recenti”.
Alle citazioni degli articoli della Costituzione sono affiancate immagini evocative del periodo antecedente la fondazione dello stato repubblicano. Le fotografie dei tragici bombardamenti del 1943-44 su Torino, accostate ad altre incisive testimonianze, illustrano il principio enunciato nell’articolo 11 della Costituzione, inerente il ripudio della guerra come mezzo per la risoluzione di controversie internazionali.
All’Archivio di Stato è anche ospitata una seconda mostra, prettamente fotografica, sull’evoluzione della società italiana dopo l’approvazione della Costituzione. Il titolo è Italiani della Repubblica: tre generazioni a confronto.
La visita ad entrambe le iniziative è gratuita. Per gruppi e scolaresche sono previste visite guidate (prenotazioni ai numeri 011.540382 e 011.5624431).
I 60 anni della Costituzione
immagine 2L'ingresso dell'Archivio di Stato
immagine 3I bozzetti che hanno partecipato al concorso per i 60 anni della Costituzione
immagine 4I bozzetti che hanno partecipato al concorso per i 60 anni della Costituzione
immagine 5Percorso 9 - Il crimine, la pen, il cittadino detenuto
immagine 6La Costituzione della Repubblica Italiana
immagine 7Lo Statuto Albertino
immagine 8Percorso 7: Che cosa dice la Costituzione
immagine 10Percorso 4: L'emancipazione femminile e l'immagine della donna
immagine 11Le sale dell'Archivio di Stato
immagine 12Le sale dell'Archivio di Stato
immagine 13La conferenza stampa
immagine 15Il Sindaco Sergio Chiamparino durante la conferenza stampa
immagine 16Le sale dell'Archivio di Stato
immagine 17L'Assemblea Costituente