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1 giugno 2007

Verso l'infinito
I Giardini della Venaria Reale

Da domenica 10 giugno si aprono al pubblico i Giardini della Reggia di Venaria Reale, una delle più significative citazioni dell’arte del giardino barocco internazionale del XVII e XVIII secolo. Dopo una straordinaria opera di recupero durata otto anni, i regali spazi verdi della Venaria aprono le loro porte, proponendosi come meta culturale e polo turistico contemporaneo.
L’annuncio è stato dato dal Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il Sindaco di Venaria Reale, Nicola Pollari, l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Gianni Oliva, i Direttori regionali Mario Turetta, Alberto Vanelli e Maria Grazia Ferreri, il Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, Francesco Pernice e il Presidente della Compagnia di San Paolo, Franzo Grande Stevens. L’arch. Mirella Macera ed il maestro Giuseppe Penone hanno poi accompagnato gli ospiti ad una visita ai Giardini illustrando la metodologia di recupero, le soluzioni adottate e l’ispirazione avuta per gli interventi d’arte contemporanea.
Uno stretto connubio tra antico e moderno, un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, il tutto incorniciato in una visione all’infinito che non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani, per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi: sono i Giardini de La Venaria Reale, ideale completamento dell’imponenza della Reggia, di cui anticipano l’inaugurazione prevista il prossimo autunno.
La Venaria Reale fu voluta da Carlo Emanuele II di Savoia intorno alla metà del Seicento quale residenza “di piacere e di caccia” per la corte: l’architetto Amedeo di Castellamonte plasmò il borgo, il palazzo con i suoi servizi, i giardini e i boschi di caccia (ciò che oggi è il Parco de La Mandria) in un unicum di scenografie architettonico-ambientali in modo da creare un grandioso complesso monumentale governato da un solo asse di simmetria, ancora adesso ben identificabile nella Via Maestra del Borgo antico che prosegue idealmente nei Giardini. Il progetto seicentesco aveva previsto la realizzazione di un Giardino all’italiana articolato su tre livelli con una ricca presenza scultorea e decorativa rappresentata dalla Citroniera, Loggia a Teatro, Fontana dell’Ercole, Tempio di Diana e da circa quattrocento fra busti, bassorilievi, statue, telamoni.
A partire dal 1699 il parco viene completamente riformulato secondo i canoni del Giardino alla francese con la completa demolizione o smembramento dell’apparato precedente, per arrivare ad una sua nuova definizione all’infinito con un’estensione in lunghezza di circa 1,5 chilometri, equiparabile a quella del Gran Canale di Versailles. Con l’occupazione napoleonica del 1798, la Reggia ed i suoi Giardini iniziano a conoscere un lento ma inarrestabile declino, continuato anche dopo la Restaurazione e fino al Novecento inoltrato, quando l’intero complesso fu adibito a caserma e luogo di esercitazione militare per poi essere abbandonato.
Dopo 2 secoli di utilizzo improprio ed abbandono totale, la rovina degli 80 ettari dell’area era tale da non consentire più neanche la possibilità di percepire i frammenti di quella che era stata la conformazione originale dei Giardini. Un complesso progetto di restauro da 25 milioni di euro, promosso e curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e dalla Regione Piemonte, ha permesso un’operazione senza precedenti: la ricostruzione vera e propria di un paesaggio, con i suoi segni storici ma anche con una peculiare attenzione all’estetica ed alla fruizione moderna. La presenza di nuove straordinarie opere d’arte contemporanea realizzate da Giuseppe Penone è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Compagnia di San Paolo e del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea.

Dove:

Giardini della Reggia di Venaria, ingresso da viale Carlo Emanuele II - Venaria Reale (Torino)

Apertura:

dal 10 giugno 2007
da martedì a domenica, ore 10 - 20.
Chiuso il lunedì

Biglietto giornaliero (Feriali):

Intero: 2 euro;
Ridotto: 1 euro (over 65 anni, under 21 anni, Scuole elementari, medie e superiori con min. 10 studenti accompagnati da 1 docente, Gruppi di min. 15 persone);
Gratuito fino ai 12 anni con accompagnatore adulto

Biglietto giornaliero (Festivi):

Intero: 4 euro;
Ridotto: 3 euro (over 65 anni, under 21 anni, Gruppi di min. 15 persone);
Ridotto per Scuole elementari, medie e superiori con min. 10 studenti accompagnati da 1 docente: 2 euro;
Gratuito fino ai 12 anni con accompagnatore adulto

Bus dedicati da Torino per i Giardini della Reggia (dal 10 giugno):
Numero Verde GTT 800 019152

Per informazioni, biglietti e prenotazioni:
www.lavenariareale.it - Numero Verde 800 329 329
InfoPiemonte, piazza Castello 165 – Torino
Ingresso dei Giardini, viale Carlo Emanuele II – Venaria Reale

 


immagine 1

I Giardini della Venaria Reale

immagine 2 Il restauro della Galleria di Diana

immagine 3 Il restauro della Galleria di Diana

immagine 4 Il restauro della Galleria di Diana

immagine 5 Il restauro della Galleria di Diana

immagine 6 Restauro alla Reggia di Venaria

immagine 7 Giardinieri all'opera

immagine 8 Fervono i lavori per l'apertura dei Giardini

immagine 9 Vasi

immagine 10 Pergolato

immagine 11 Pergolato

immagine 12 I Giardini della Venaria Reale

immagine 13 Giardinieri all'opera

immagine 14 I Giardini della Venaria Reale

immagine 15 Mario Turetta, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

immagine 16 Alberto Vanelli e Franzo Grande Stevens

immagine 17 La conferenza stampa

immagine 18 Mercedes Bresso e Gianni Oliva

immagine 19 Mirella Macera e Giuseppe Penone

immagine 20 Foto di gruppo

immagine 21 Riflessi della Venaria

immagine 22 I lavori per riportare alla luce i reperti archeologici

immagine 23 I lavori per riportare alla luce i reperti archeologici

immagine 24 Reggia di Venaria Reale, Parco Alto

immagine 25 Reggia di Venaria Reale, Parco Alto

immagine 26 I Giardini della Venaria Reale

immagine 27 I reperti archeologici della Venaria Reale

immagine 26 Le opere di Giuseppe Penone per i Giardini della Venaria Reale

immagine 27 Le opere di Giuseppe Penone per i Giardini della Venaria Reale



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