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Circa 240 fotografie, di cui molte inedite in Italia, saranno esposte
lungo un itinerario che attraversa la sua vicenda artistica ed esistenziale,
dagli esordi nel 1972 alla tragica e prematura morte nel 1989.
Una mostra curata da Germano Celant , il maggiore specialista dell'opera
di Mapplethorpe, con importanti contributi di Robert Rosenblum e Claudio
Strinati. Consente una rilettura dell'opera, sottratta all'aura scandalosa
che l'ha accompagnata, per reinserirla nel contesto dell'arte e della
cultura americana di quegli anni, segnata da espressioni di libertà,
da pregiudizi etnici e da convenzioni sessuali di cui Mapplethorpe fu
interprete e paladino, e insieme tragica vittima.
A questi temi il curatore ha affiancato opere di artisti su cui Mapplethorpe
formò la sua cultura visiva, approfondendo e ampliando un primo
parziale lavoro nato in occasione della mostra realizzata dal Guggenheim
di New York a Berlino negli scorsi anni, e che ha toccato l'Ermitage di
San Pietroburgo, il Puskin di Mosca ed è oggi a New York.
Si potranno confrontare gli elementi comuni e di parallelismo tra le sue
fotografie di body-builder e black bodies e la statuaria antica dagli
etruschi a Michelangelo e Canova, fino a Rodin.
Si testimonieranno poi le similitudini iconografiche e le innegabili affinità
tra i suoi soggetti, femminili e maschili, a opere rinascimentali e manieriste,
neoclassiche e moderne, da Bronzino a Tiziano, da Rembrant a Julien de
Parme, da Bacon a Warhol includendo anche le fotografie da Man Ray a von
Gloeden.
In tal modo la retrospettiva di Robert Mapplethorpe si pone come un forte
intreccio tra arti e fotografia, tra contemporaneità e storia,
rendendo così più comprensibile e conoscibile il linguaggio
estremamente raffinato e unico di questo artista.
L'esposizione verrà arricchita inoltre da documentari televisivi,
film e pubblicazioni, che offrono una conoscenza diretta dell'artista,
e della storia delle esposizioni a lui dedicate in tutto il mondo.
La mostra è promossa dalla Città di Torino, dalla Regione
Piemonte, dalla Fondazione Torino Musei e da ArtificioSkira.
Torino, Palazzina della Promotrice delle Belle Arti
fonte: torinocultura
Nipple/Livingstone 1864, silver print, ed. 9/10 1988 © Robert Mapplethorpe Foundation
immagine 2 Il catalogo della mostra
immagine 3 Ajitto, 1981 © Robert Mapplethorpe Foundation