Allegato B alla deliberazione del Consiglio Comunale in data 22 luglio 1996 (mecc. 9604446/07), esecutiva dal 10 ottobre 1996.
A B "Torino, città educativa"
Fare di Torino una "città educativa" secondo
le indicazioni della "Carta" comporta, anzitutto, lo
sforzo di far prendere coscienza ai cittadini di tutte le risorse
educative presenti nella comunità e sollecitare un dialogo
fra quanti gestiscono tali risorse. L'appartenenza all'Associazione
Internazionale delle Città Educative (AICE) prospetta rapporti
sistematici con molte altre realtà nazionali e internazionali
e la possibilità di utili scambi di idee e di iniziative.
Per far fronte a detti impegni è stata prevista l'istituzione,
con appositi provvedimenti, di un Forum, di gruppi di lavoro permanenti
(con rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni), di
una struttura di coordinamento e di un ufficio di segreteria coordinato
da un Responsabile di Nucleo Pedagogico.
B B Accordi di programma con la Scuola di Stato, i Servizi Sanitari, la Regione e la Provincia.
La legislazione che riguarda i problemi educativi si è notevolmente arricchita negli ultimi anni, prospettando sistematiche interazioni fra Enti a vario titolo impegnati in campo educativo. Tali interazioni si definiscono in accordi di programma che favoriscono l'orientamento degli Enti interessati (Comune, Regione, Provincia, Provveditorato agli Studi, USL) in una prospettiva di interventi coordinati, più efficaci ed economici.
C B Attività del Settore Servizi Educativi Scolastici
Il comune svolge direttamente con uffici, istituzioni e personale
proprio due fondamentali forme di intervento educativo specifico:
a) attività istituzionali attribuite dalla legge, con i
Nidi d'Infanzia e l'assistenza educativa agli handicappati, o
previste come possibili dalla legge con le Scuole dell'Infanzia
b) attività integrative, quali le iniziative di formazione/informazione
e i molteplici progetti culturali, i Centri di documentazione,
i Laboratori.
D B Rapporto fra Uffici Centrali e Circoscrizioni
L'attività che la Civica Amministrazione svolge nel settore educativo deve integrare, come per gli altri settori, le esigenze di una politica coerente, unitaria, con l'attenzione costante alle specificità del territorio, che presenta disomogeneità sociale, culturale ed economica e bisogni particolari che non si possano prefigurare ne prevedere in un quadro generale. È perciò necessario che i Servizi educativi comunali siano gestiti ponendo dei precisi riferimenti territoriali all'interno delle Circoscrizioni. A questo scopo sono stati ridefiniti i Circoli Didattici (comprendenti i Nidi e le Scuole dell'Infanzia) in modo da comprenderli nei confini delle Circoscrizioni e sono stati accorpati in un unico comparto gli altri Servizi educativi (laboratori, CESM. ludoteche ecc.) presenti in ciascuna Circoscrizione. A ogni Circolo Didattico e ad ogni comparto di Servizi Educativi Territoriali è assegnato un Responsabile di Nucleo Pedagogico (v. punto F, art. 4). Da tali Responsabili dipende tutto il personale operante nei Servizi educativi. Ogni Circoscrizione in questo modo è in condizione di fare riferimento a un ben definito gruppo di funzionari responsabili. Tra questi il referente dei Servizi Educativi Territoriali dispone di un ufficio, ubicato o nella sede stessa della Circoscrizione o in altro edificio comunale idoneo. In tale ufficio opera personale individuato prevalentemente tra gli economi della scuola statale, che collaborano, relativamente ai Servizi educativi comunali ubicati nel territorio della Circoscrizione, nell'espletamento di pratiche riguardanti la gestione del personale, la tenuta dei registri dei beni, la manutenzione delle sedi, le procedure di acquisto, la piccola cassa ecc.. Le sue funzioni consistono prevalentemente nel controllo amministrativo del personale dei Servizi Educativi Territoriali che operano nel territorio della Circoscrizione e nella collaborazione con i suoi organi per la realizzazione delle iniziative educative assunte dalla Circoscrizione stessa autonomamente o di concerto con gli Uffici Centrali. Tale ufficio potrà essere integrato da una segretaria tecnico-amministrativa nel caso in cui il Direttore di Servizi Educativi Territoriali sia anche responsabile di progetti a livello cittadino. (v. Reg. 4, art. 12). È altresì necessario il collegamento con gli Uffici Centrali per assicurare quell'unità di indirizzo educativo e gestionale che è garanzia di rispetto dei diritti di tutti cittadini. Tale collegamento permette anche di effettuare tempestivamente gli interventi volti a far fronte a situazioni di emergenza riequilibrando la distribuzione delle risorse sul territorio. Pertanto i Responsabili di Nucleo Pedagogico saranno coordinati sotto il profilo tecnico-professionale dalla Dirigenza Pedagogica e sotto il profilo amministrativo dalla Dirigenza Amministrativa del Settore. Il rapporto fra Centro e Circoscrizioni troverà anche nello sviluppo della rete di comunicazioni telematiche lo strumento per un dialogo in tempo reale, riducendo i rischi della burocratizzazione degli scambi o dello scollamento dei Servizi a causa dei tempi lunghi delle comunicazioni scritte.
E B Autonomia scolastica
Ogni istituzione scolastica (Circolo Didattico e comparto di Servizi Educativi Territoriali), avendo una fondamentale finalità di formazione culturale e dovendo a tale scopo configurarsi come centro di promozione originale di modelli intellettuali e di valori comportamentali, elaborerà una sua "carta dei Servizi" che espliciti la qualità, l'efficienza e la trasparenza dei Servizi prestati, le modalità organizzative, le forme di integrazione con il territorio e di partecipazione delle famiglie. Ne consegue la necessità che le venga riconosciuta non solo la piena autonomia didattica nell'organizzazione delle attività educative ma anche la possibilità di amministrare i fondi necessari per lo svolgimento delle stesse nonchè per le manutenzioni urgenti e per gli acquisti. L'ammontare di tali fondi sarà definito annualmente dall'Amministrazione Comunale in riferimento al numero degli alunni e alla tipologia degli edifici. I criteri di spesa saranno definiti dai Consigli di Circolo mentre la responsabilità contabile sarà affidata ai Direttori Didattici che dovranno attenersi a disposizioni previste in apposito regolamento. Analoga responsabilità sarà assunta dai Direttori dei Servizi Educativi Territoriali per quanto di loro competenza.
F B Norme generali di organizzazione
Art. 1 - Coordinamento e amministrazione dei Servizi Educativi.
I Servizi educativi definiti con appositi regolamenti sono concordemente coordinati e diretti, per quanto attiene le funzioni pedagogico-didattiche, dalla Dirigenza Pedagogica che si avvale della consulenza della Commissione Tecnico-Scientifica e della collaborazione dei Responsabili di Nucleo Pedagogico; e per quanto riguarda le funzioni amministrative, dalla Dirigenza Amministrativa del Settore. Per le forme di collaborazione tra Uffici Centrali e Circoscrizioni si invia al paragrafo D del presente allegato.
Art. 2 - Dirigenza Pedagogica.
La Dirigenza Pedagogica dei Servizi Educativi Scolastici ha
le seguenti competenze:
a) formula proposte relative all'orientamento pedagogico dei Servizi
Educativi e all'istituzione degli stessi;
b) sovrintende alle iniziative per la formazione, la ricerca e
la sperimentazione educativa;
c) attribuisce ai Responsabili di Nucleo Pedagogico le funzioni
di Direttore Didattico e/o di Direttore di Servizi Educativi Territoriali
in relazione alle esigenze di Servizio e alle competenze e disponibilità
dei Responsabili stessi;
d) coordina l'attività dei Responsabili di Nucleo Pedagogico
e provvede alla verifica e alla valutazione della stessa;
e) formula proposte relative ai capitoli di bilancio ed alle spese
che riguardano le iniziative di cui al punto b).
Art. 3 - Commissione Tecnico-Scientifica.
La Commissione Tecnico-Scientifica è composta: dall'Assessore di riferimento, un rappresentante delle Circoscrizioni (nominato dalla Conferenza dei Presidenti), la Dirigenza Pedagogica, un componente della Dirigenza Amministrativa, un consulente scientifico nominato dall'Università, un consulente tecnico nominato dall'IRRSAE, un esperto nominato dal Provveditorato agli Studi, una rappresentanza dei Responsabili di Nucleo Pedagogico individuata dalla Dirigenza Pedagogica, una rappresentanza degli educatori/insegnanti scelta dalla Dirigenza Pedagogica tra i nominativi segnalati dai collegi docenti. È compito della Commissione Tecnico-Scientifica elaborare, accogliere e valutare proposte di ricerca, sperimentazione, formazione e programmazione, nonché di verificare la validità e l'efficacia delle iniziative.
Art. 4 - Responsabili di Nucleo Pedagogico.
Le competenze dei Responsabili di nucleo pedagogico sono le
seguenti:
a) elaborazione e coordinamento di progetti tecnico-pedagogici
in collaborazione con gli educatori/insegnanti;
b) predisposizione dei piani di formazione su proposta anche dei
Collegi Docenti;
c)svolgimento di attività di collegamento metodologico
e pedagogico per i Servizi e tra i Servizi;
d)attività di raccordo e verifica delle sperimentazioni
e cura delle pubblicazioni dei risultati;
e)gestione organizzativa e conduzione operativa e/o didattica
di Servizi educativi, scuole, laboratori e progetti complessi
anche con il concorso di soggetti privati, di convenzioni ed intese
con enti pubblici;
f)direzione dell'attività tecnico-amministrativa degli
uffici per il raggiungimento degli obiettivi programmatici e l'esecuzione
delle deliberazioni degli organi collegiali.
A detti Responsabili sono attribuite funzioni di:
- Direttore Didattico, con riferimento alla gestione ed alla conduzione
didattica di Circoli (nidi, scuole per l'infanzia);
- Direttore di Servizi Educativi Territoriali, con riferimento
alla gestione di Laboratori, Ludoteche, Centri di documentazione,
CESM, personale educativo comunale assegnato a scuole statali,
rapporti con le associazioni ecc...
- Gestione di Servizi, attività e di progetti sperimentali
di interesse cittadino e di coordinamento tecnico rispetto ai
Servizi di territorio.
I Responsabili di Nucleo Pedagogico sono tenuti al collegamento tra la Divisione Servizi Socio-Educativi e le unità operative circoscrizionali a carattere socio-educativo-culturale e socio-assistenziale, secondo quanto contenuto nel paragrafo D di questo allegato.