N. 218
Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale in data 26 settembre 1995 (mecc. 9505525/21) esecutiva dal 20 ottobre 1995.
Articolo 1 - Definizione di chiosco
Articolo 2 - Finalita'
Articolo 3 - Concessione. Modalita' per le richieste
Articolo 4 - Caratteristiche formali e dimensionali
Articolo 5 - Criteri di collocazione
Articolo 6 - Chioschi negli ambienti porticati (tipologia C) Criteri specifici di ammissibilita', collocazione e dimensionamento
Articolo 7 - Sanzioni
Articolo 8 - Norma transitoria
1. Ai fini e per gli effetti del presente Regolamento, per chiosco si intende quel manufatto isolato, di dimensioni contenute, generalmente prefabbricato e strutturalmente durevole, tradizionalmente concepito per la vendita di generi diversi, posato su suolo pubblico, ovvero privato gravato di servitu' di uso pubblico a seguito di concessione a titolo precario rilasciata dalla Civica Amministrazione.
1. La presente regolamentazione definisce le caratteristiche formali e dimensionali dei chioschi, i criteri di collocazione dei medesimi all'interno della zona urbana centrale storica cosi' come individuata nell'allegato B, nonche' la procedura per il conseguimento della specifica concessione a titolo precario.
2. Le presenti disposizioni valgono per i nuovi chioschi specificamente progettati per la vendita di libri, di giornali (edicole), souvenir, fiori.
1. Il titolare di licenza di commercio che intenda collocare, su suolo pubblico ed entro il perimetro della zona urbana centrale storica un chiosco, dovra' ottenere preventiva concessione del Sindaco, giusto quanto in materia disposto dalla normativa edilizia, dal presente Regolamento, dal Regolamento di Polizia Urbana, dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, "Nuovo Codice della Strada" e successive modificazioni e dal relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione e da quanto disposto dal Piano di localizzazione delle rivendite di giornali e riviste adottato dalla Citta' con deliberazione n. 9404220/16 esecutiva dal 14 luglio 1994 ed approvato con deliberazione n. 9407079 del C.C. 4 ottobre 1994 esecutiva dal 28 ottobre 1994.
2. Al fine dell'ottenimento della concessione di cui al comma precedente, l'interessato dovra' presentare al Settore Amministrativo 17° Edilizia privata, formale istanza in bollo, indirizzata al Sindaco, corredata dalla seguente documentazione:
a) progetto in tre copie, di norma in scala 1:50, nel quale,
con le caratteristiche della struttura, siano opportunamente
evidenziati tutti i riferimenti allo stato di fatto dell'area
interessata, nonche' l'indicazione della disciplina di sosta
o divieto dell'area su cui il chiosco viene ad interferire ovvero
la eventuale presenza di fermate del mezzo pubblico, di passaggi
pedonali, accessi carrai.
Dovranno prodursi planimetrie dell'area (estratto di P.R.G. in
scala 1:5000, di carta tecnica della Citta' in scala 1:1000 ed
illustrazioni in scala 1:200 della esatta ubicazione del chiosco
con quote riferite a fili stradali e/o di fabbricazione), piante,
prospetti e sezioni dell'installazione proposta, con i necessari
riferimenti all'edificato circostante per quanto riguarda aperture,
materiali di facciata, elementi architettonici, descritti altresi'
in almeno due simulazioni prospettiche dell'inserimento del chiosco
nell'ambiente. Gli elaborati dovranno essere redatti da tecnico
abilitato alla professione;
b) parere favorevole delle Soprintendenze competenti;
c) relazione scritta;
d) fotografie a colori (formato minimo cm. 9x12) del luogo dove il chiosco dovra' essere inserito;
e) certificato di iscrizione alla Camera di Commercio rilasciato da non piu' di tre mesi dalla data di richiesta dell'autorizzazione;
f) copia dell'autorizzazione dell'esercizio pubblico o copia della ricevuta di presentazione della domanda di voltura;
g) copia della ricevuta di versamento della tassa di concessione comunale (rinnovo annuale autorizzazioni e/o licenze per il commercio);
h) copia della ricevuta di versamento dell'ICIAP, quando l'istanza riguardi o la semplice sostituzione o la sostituzione con rilocalizzazione di un chiosco esistente.
3. Il chiosco autorizzato dovra', a cura e spese del titolare dell'esercizio pubblico, essere temporaneamente rimosso qualora si verifichi la necessita' di intervenire sul suolo o nel sottosuolo pubblico con opere di manutenzione.
1. La Civica Amministrazione ha individuato nei chioschi di tipo A, B e C di cui all'allegato C, la gamma delle tipologie disponibili entro la quale operare la scelta, in sede progettuale, del manufatto maggiormente idoneo ad essere inserito nello specifico contesto ambientale proposto.
2. Evidenziando che la semplice rispondenza del manufatto alle caratteristiche formali del tipo prescelto non costituisce comunque elemento sufficiente per la concessione della collocazione, stante quanto stabilito all'art. 5 di questo Regolamento, i chioschi di tipo A e B sono previsti per collocazione nei portici od in ambiti porticati.
3. I chioschi dovranno essere progettati nel rispetto delle prescrizioni tecniche costituenti parte integrante di questo Regolamento e contenute nell'allegato C.
4. Con riguardo alle dimensioni planimetriche i chioschi di tipo A dovranno possedere abitacolo inscrivibile in una circonferenza del diametro massimo di m. 5,00.
5. I chioschi di tipo B dovranno possedere abitacolo con lo stesso ingombro massimo previsto per il tipo A precedente (m. 5,00).
6. I chioschi di tipo C, se a pianta quadrata non dovranno essere superiori ai metri 2x2, se a pianta rettangolare non dovranno superare i metri 2x3.
7. Non potranno essere approvati elementi mobili e/o aggiuntivi non facenti parte integrante dei corpi strutturali del chiosco ancorche' sporgenti da questi anche solo temporaneamente (ante incernierate, tende, superfici espositive o volumi tecnici scorrevoli ed estraibili, strutture accessorie per pubblicita', ecc.).
8. Il progetto del manufatto dovra' illustrare, all'interno del manufatto medesimo, i volumi tecnici e gli elementi accessori relativi agli impianti previsti, con particolare riferimento a quelli di riscaldamento e/o condizionamento, onde evitare modifiche od aggiunte, alteranti le caratteristiche formali del chiosco, che non saranno ammissibili al rilascio della concessione.
1. La collocazione del chiosco sara' di norma concessa quando l'inserimento del manufatto nell'ambiente, oltre ad essere seriamente motivato da giustificazioni funzionali, costituira' elemento di valorizzazione dell'intorno urbano e dei singoli elementi architettonici prossimi alla installazione proposta.
2. Pertanto la collocazione del chiosco non sara' concessa:
a) dove la sua presenza precluda in tutto od in parte visuali prospettiche attestate su monumenti o composizioni spaziali di pregio;
b) dove occorra garantire e valorizzare la leggibilita' di segni urbanistici e edilizi qualificanti particolari vicende storiche di impianto e trasformazione;
c) in corrispondenza degli avancorpi in aggetto presenti in alcune piazze;
d) dove la continuita' delle cortine edilizie e' elemento qualificante ed attrattivo del paesaggio urbano;
e) addossato o ancorato all'edificato.
3. L'installazione del chiosco sara' ammissibile quando rispettosa delle norme del Nuovo Codice della Strada e la sua presenza sul suolo pubblico non costituisca ostacolo al movimento pedonale e veicolare.
4. Le proposte di collocazione dovranno privilegiare gli assi pedonalizzati e altri luoghi dotati di ampie banchine per il passeggio.
5. Il chiosco, da realizzare secondo le tipologie di cui all'art. 4, dovra' possedere caratteristiche dimensionali compatibili con quanto specificatamente indicato nei due commi precedenti, adeguandosi alle dimensioni dello spazio disponibile per l'inserimento.
6. Il chiosco non sara' ammissibile in aree - o a ridosso delle medesime - destinate, anche se solo stagionalmente, a dehors ed in prossimita' di spazi gia' assegnati all'esercizio del commercio ambulante. Il ripristino delle superfici di suolo pubblico manomesse e tutte le modifiche di marciapiedi e banchine conseguenti al collocamento dei manufatti in questione saranno eseguite dalla Citta' ed addebitate al richiedente.
1. Lungo i percorsi in ambienti porticati sono ammissibili chioschi da destinare a vendita ed esposizione di:
- giornali e periodici;
- libri;
- souvenirs;
- oggetti di piccole dimensioni, anche prodotto di attivita' artigianali
esercitate all'interno del chiosco stesso.
2. Sono punti di non collocazione del chiosco:
- i fronti commerciali interni del portico;
- i tratti di portico occupati da dehors, anche se solo stagionalmente.
3. Non e' consentita la collocazione del chiosco dove la sua presenza comprometta la leggibilita' dell'ambiente porticato, sia lungo assi visuali interne al portico sia da centro strada.
4. Non e' consentita altresi' l'installazione di chiosco dove il medesimo abbia ad interferire con visuali prospetti che attestate su monumenti o composizioni spaziali di pregio o di effetto ed in corrispondenza degli scavalchi di via presenti in alcuni corsi o degli avancorpi in aggetto presenti in alcune piazze.
5. Il chiosco che debba essere installato all'interno del portico dovra' essere collocato nell'interpilastro in posizione baricentrica rispetto al fornice e da esso distaccato.
6. Non sono consentiti addossamenti a cortine murarie, che non rientrino nella dimensione del pilastro su cui il chiosco si attesta.
7. È consentita la collocazione del chiosco nell'angolo formato dal maschio murario in corrispondenza dell'attraversamento perpendicolare di una via, a condizione che nessun elemento della struttura abbia dimensioni tali da ingombrare il fornice porticato interferendo cosi' con le visuali interne al portico o con quelle da centro strada.
8. Le dimensioni del chiosco, qualunque sia la sua funzione, non debbono essere dettate esclusivamente da ragioni commerciali e funzionali, ma adeguarsi alle dimensioni dell'ambiente in cui va ad inserirsi.
9. Il progetto del chiosco dovra' tener conto dei criteri di dimensionamento seguenti:
- sviluppo in profondita': le dimensioni non devono superare gli allineamenti caratteristici della zona porticata in oggetto;
- sul filo esterno (verso via): non superare il filo del fronte porticato;
- sul filo interno (verso il percorso porticato) contenere lo sviluppo dimensionale all'interno dell'allineamento costituito dalla sporgenza dei maschi murari nei risvolti su via, o delineato dall'ampiezza del fornice in testa al portico;
- sviluppo in larghezza:
- in caso di posizionamento ad angolo contenere le dimensioni all'interno del maschio murario;
- in caso di posizionamento nell'interpilastro: la struttura va ubicata in posizione baricentrica rispetto al fornice, distaccata da esso su entrambi i lati;
- sviluppo in altezza: non superare, ne' con la struttura ne' con sovrastruttura (illuminazione, elementi segnaletici, pubblicitari, di richiamo), la linea teorica di demarcazione costituita dalle cornici/fasce decorative all'imposta dell'arco.
1. La concessione e' revocabile anche quando per omessa manutenzione o uso improprio la struttura concessa risulti disordinata o degradata, nonche' quando la medesima abbia subi'to modificazioni rispetto al progetto.
2. L'occupazione abusiva degli spazi pubblicitari non autorizzati, comportera' la sanzione amministrativa da L. 200.000 a L. 800.000, cosi' come previsto dall'art. 20 del Nuovo Codice della Strada.
1. Le disposizioni presenti costituiscono regolamentazione degli interventi ex-novo.
2. I casi di situazioni esistenti costituenti problemi di compromissione ambientale (per collocazione - chioschi addossati a cortine murarie, chioschi inseriti fra pilastri, chioschi in contrasto con disposizioni entrate in vigore successivamente al rilascio della concessione, ecc. -, per soluzione formale) dovranno essere eliminati.
3. Ove le caratteristiche architettoniche e strutturali delle preesistenze lo consentano, l'operazione di riqualificazione ambientale potra' avvenire anche solo per mezzo di modifiche o sostituzioni parziali del manufatto concesso prima dell'entrata in vigore delle disposizioni presenti.
4. In questo caso, e specialmente in occasione di richieste di autorizzazione ad effettuare operazioni di manutenzione dei manufatti esistenti, l'intervento di modifica o sostituzione parziale dovra' essere concertato con la Civica Amministrazione sulla base di progettazione specifica mirata al perseguimento della riqualificazione ambientale.
1) domanda del privato al Settore amministrativo XVII
2) il Settore amministrativo XVII trasmette la pratica al Settore
amministrativo XIII Commercio perche':
- sia espresso parere in merito alla coerenza con il Piano di
localizzazione delle rivendite di giornali e riviste;
- sia verificato che la collocazione proposta non sia in prossimita'
di spazi gia' assegnati all'esercizio del commercio ambulante.
Riavuta la pratica dal Settore amministrativo XIII Commercio,
il Settore amministrativo XVII trasmette la pratica al
- Settore VII Piani Regolatori
- Settore tecnico XIII Verde pubblico (quando il chiosco insiste
su aree verdi o alberate)
- Settore tecnico XV Arredo urbano
- Settore tecnico III Suolo pubblico
- Settore tecnico IV Ponti, Canali e Fognature
- U.S.S.L.
- Settore tecnico IX Viabilita', Traffico, Parcheggi
e successivamente parere C.I.E.
3) il Settore tecnico VIII redige referto finale che trasmette al Settore amministrativo XVII Edilizia privata
4) il Settore amministrativo XVII Edilizia privata predispone la deliberazione autorizzativa per il rilascio della concessione in precario.
Le indicazioni progettuali di questo allegato forniscono, essenzialmente, le soluzioni formali che la Citta' di Torino ha adottato per i chioschi di Zona Urbana Centrale Storica, integrate da disposizioni generali riguardanti gli elementi tecnici di carattere costruttivo.
Tali indicazioni derivano dall'analisi di elementi architettonici e di gusto appartenenti alla tradizione torinese, rielaborati per attualizzarli e rendere cosi' disponibili forme e soluzioni progettuali in consonanza con lo speciale ambito di inserimento dei manufatti.
Le soluzioni formali fornite sono quelle alle quali il progettista dovra' attenersi, scegliendo fra le possibilita' offerte quella maggiormente rispondente alla duplice esigenza di dover inserire correttamente il manufatto nell'ambiente e di adeguare il medesimo alle sue funzioni specifiche.
Per il particolare ambito urbano a cui queste disposizioni si riferiscono, il progettista dovra' prestare attenzione nell'assegnare al manufatto dimensioni corrette (quando di queste ne sia prevista la variabilita') con specifico riferimento allo spazio utile risultante nell'intorno a seguito della collocazione del chiosco nell'area proposta.
Le dimensioni del manufatto dovranno sempre e comunque essere contenute entro i limiti massimi dettati da questo allegato.
Fatto salvo il rispetto di quanto qui previsto per quanto concernente soluzione formale, dimensioni, materiali e coloriture da adottare, sara' compito del progettista provvedere alla progettazione di tutti gli elementi strutturali ed accessori del manufatto in base a destinazione commerciale e collocazioni specifiche.
Per rispondere al principio di pulizia formale che deve caratterizzare il manufatto, sulle superfici esterne del medesimo non debbono apparire elementi che interrompano la continuita' delle medesime, arrecando disturbo visivo.
A tal fine, la progettazione dovra' far si' che organi di collegamento come dadi, viti, rivetti od altro non appaiano sulle superfici esterne del chiosco.
Alcuni particolari esecutivi dovranno illustrare nel progetto, gia' in sede di presentazione di richiesta di concessione, i criteri di cui si prevede l'adozione per rispondere alla esigenza sopra riportata.
In mancanza di tali elementi descrittivi, sul progetto dovra' essere annotato il rispetto dei requisiti di qualita' che dovra' possedere il manufatto, anche con riferimento alle operazioni di finitura superficiale dei materiali (sabbiatura, zincatura, verniciatura, ecc.) da effettuare con le tecniche piu' aggiornate e garantite.
Il chiosco e' da realizzare con rigore formale, semplicita' di linee e forme geometriche e pulizia di superfici, che dovranno essere prive di sovrapposizioni decorative ed ornamentali.
La struttura del manufatto e' da eseguire in carpenteria metallica.
Il tetto e' di ispirazione tronco piramidale ed e' sormontato da calotta sferica da realizzare in lamiera atta ad essere smaltata. Le falde della copertura sono in rame.
L'aggetto del tetto, rifinito da fascia verticale perimetrale, ospita la conversa di raccolta delle acque meteoriche le quali sono da convogliare in tubo/i di discesa da rendere invisibile/i dall'esterno del manufatto. La parte inferiore dell'aggetto del tetto, deve essere dotata di idonea soffittatura.
Lungo il perimetro esterno dell'aggetto del tetto sotto la conversa o grondaia, potra' essere eventualmente inserito un anello di tubi fluorescenti.
Tale eventuale apparato illuminante deve essere dotato di mascheratura progettata contestualmente al chiosco ed essere invisibile agli osservatori del medesimo da punto di vista esterno situato oltre la linea di gocciolamento del tetto.
La calotta sferica di sommita' caratterizza la copertura e puo' costituire elemento di protezione e mascheramento di eventuale impianto di aereazione del chiosco.
Non e' consentito l'uso di chiusure esterne a tapparelle.
Le chiusure esterne sono realizzabili con serrande metalliche, o con ante asportabili.
Tale superficie deve svilupparsi verso l'interno del chiosco, con zone di vendita a filo con la struttura.
Debbono essere previste dal progetto solo sulle pareti laterali all'interno del chiosco.
Non e' consentito l'utilizzo di elementi accessori integrativi alle funzioni che si svolgono all'interno del chiosco, anche se mobili.
È consentito l'uso di sistemi espositivi automatizzati.
Nel caso di chiosco-edicola e' raccomandata la realizzazione di vani accessibili dall'esterno per il ricovero dei quotidiani in ore ante-vendita.
È assolutamente vietato l'uso dell'intorno del chiosco-edicola per l'esposizione di materiale pubblicitario inerente le testate o gli articoli in vendita presso l'edicola medesima.
È consentito l'inserimento di elementi pubblicitari (scritte, marchi, ecc.) purche' di dimensioni limitate, anche luminosi, anche con movimento meccanico (display, orologi, monitors, ecc.).
Il disegno delle parti del chiosco atte a ricevere tali elementi pubblicitari deve essere prodotto contestualmente alla pratica di concessione edilizia.
È consentito l'inserimento di un elemento-segnale (a segnalare la funzione del chiosco) anche verso l'esterno. Nessuna parte costituente il tetto puo' essere utilizzata per l'inserimento, o come supporto, di elementi o messaggi pubblicitari anche se realizzati su supporti autoadesivi. Fa parte del tetto la fascia perimetrale di mascheramento della conversa o grondaia.
Appoggio a terra
Non dovra' costituire elemento di disturbo per la accessibilita' o la funzionalita' di caditoie, camerette di ispezione, vani di aereazione e consimili presenti nell'area proposta per l'installazione del manufatto.
La distanza da alberi di norma non puo' essere inferiore a metri 3 e quella da siepi a metri 1,50.
La zoccolatura dovra' essere continua e lasciata in vista, non nascosta da elementi espositivi, fissi o mobili e realizzata (o semplicemente rivestita) con materiale coerente con la qualita' architettonica dell'ambiente di inserimento.
Il sistema di illuminazione dovra' essere il risultato di un progetto unitario.
Non e' consentito l'utilizzo di tubi al neon in vista.
Premesso che le scelte progettuali dovranno essere verificate ed illustrate in progetto a struttura aperta ed a struttura chiusa:
- non e' consentito l'uso di profilati o superfici in alluminio anodizzato colore naturale;
- in nessuna parte del chiosco e' consentito l'uso di lamiere ondulate, perlinature e materiali similari, laminati o materiali plastici con riproduzione a finto legno od altri disegni similari;
- le coloriture debbono attenersi alle indicazioni del prospetto seguente:
ELEMENTO COSTRUTTIVO MATERIALE ALTERNATIVA DI COLORITURA
(tinte unificate RAL)A B C verde blu grigio CALOTTA SFERICA acciaio zincato 6028 5000 7039 CONVERSE O GRONDAIE acciaio zincato 6028 5000 7039 FASCIA E RISVOLTI acciaio zincato 6028 5000 7039 ELEMENTI CIECHI E FISSI DELLE PARETI LATERALI acciaio 6000 5014 7030 SERRANDE O ANTE ASPORTABILI acciaio o alluminio 6028 5000 7039 CHIASSILI acciaio o alluminio 6028 5000 7039 FALDE DELLA COPERTURA rame naturale CONVERSE O GRONDAIE rame naturale CIELO (SOTTOGRONDA) alluminio 9016 (bianco) PROFILATI PER BANCO BANCO DI VENDITA alluminio 7030 (grigio scuro) INTERNI SOFFITTO alluminio 9010 (bianco puro) INTERNI PARETI alluminio 7032 (grigio chiaro) BASAMENTO IN VISTA pietra o granito grigio (superficie naturale o bocciardata)
Differenziazione dell'affaccio su via (con funzione di segnale) dall=affaccio su sottoportico, deputato allo svolgimento delle funzioni di vendita ed esposizione. Non sono ammessi elementi in palese contrasto con il fronte porticato.
affaccio su via:
- superficie muta, caratterizzata da rigore formale, senza forti elementi di contrasto con l'architettura del portico;
- non e' consentita l'esposizione del materiale di vendita, anche se solo a scopo pubblicitario;
- e' consentito l'inserimento di elementi pubblicitari (scritti, marchi, ecc.) purche' di dimensioni limitate, anche luminosi, anche con movimento meccanico (display, orologi, monitors, ecc.); il disegno di tali parti dovra' essere prodotto contestualmente alla pratica di concessione edilizia;
- e' consentito l'inserimento di un elemento-segnale (a segnalare la funzione del chiosco) anche verso l'esterno;
affaccio su sottoportico:
- forma compatta, ma funzionale alla vendita, con dilatazione dello spazio verso l'interno per aumentare il piu' possibile lo spazio espositivo e di vendita;
- caratterizzazione degli spazi con diversa funzione;
- sono consentiti aggetti solo all'interno degli allineamenti prescritti, sia a struttura aperta che a struttura chiusa, anche nella previsione dell'inserimento di parti mobili (es.: ante di chiusura notturna);
- non e' consentito l'utilizzo di elementi accessori, integrativi alle funzioni che si svolgono all'interno del chiosco, anche se mobili;
superficie di vendita:
sul lato frontale interno del chiosco, preferibilmente con la zona di vendita a filo con la struttura;
superfici espositive:
- solo sui fronti laterali e su parte del fronte interno del chiosco. Progetto delle soluzioni espositive e pubblicitarie;
- e' consentito l'uso di sistemi di esposizione automatizzati;
appoggio a terra:
- con appoggio puntiforme (esistenza di griglie/aeratori nel vano interpilastro);
- con appoggio continuo: ripresa del motivo a zoccolo pieno, per garantire il collegamento formale con le zoccolature sempre esistenti sia sul fronte porticato sia su quello interno al sottoportico.
La zoccolatura dovra' essere lasciata in vista, non nascosta da elementi espositivi, fissi o mobili.
I materiali di progetto dovranno essere coerenti con quelli del portico;
illuminazione:
il sistema di illuminazione dovra' essere il risultato di un progetto unitario.
Non e' consentito l'utilizzo di tubi al neon in vista;
sistemi di chiusura:
non e' consentito l'uso di chiusure esterne a tapparelle.
Premesso che le scelte progettuali dovranno essere verificate a struttura aperta ed a struttura chiusa, si precisa quanto segue:
- nel caso di inserimento in un tessuto denso di preesistenze (arredi commerciali anche con valore storico), si adottera' il criterio della integrazione e del ridisegno (forme, materiali, colori);
- non e' consentito l'uso di profilati o superfici in alluminio anodizzato colore naturale;
- in nessuna parte del chiosco e' consentito l'uso di lamiere ondulate, perlinature e materiali similari, laminati o materiali plastici con riproduzione a finto legno od altri disegni similari;
- le coloriture debbono essere compatibili con il piano di colore dei portici.
Illustrazioni | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 |