Anno 127-n.35 - Domenica 29settembre 2002
Sarà aperto dal 7 ottobre in via Gorini, al Gerbido, per incoraggiare le auto "ecologiche"

Metano, secondo distributore

Il primo (e unico) impianto della città è stato fino ad ora quello di via Botticelli.
Il Comune di Torino coordinerà un progetto nazionale per la diffusione di veicoli non inquinanti.
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Torino punta sul metano e assume un ruolo di coordinamento nazionale nella lotta ai combustibili inquinanti. La città è stata scelta come "capofila" del Progetto Metano, siglato dal Ministero per l'Ambiente, dall'Unione Petrolifera e da Fiat Auto per diffondere l'uso di veicoli a metano.
L'accordo è stato sottoscritto lo scorso maggio a Palermo dalle città di Padova, Bologna, Palermo e Torino, le prime città che aderiscono al progetto. Torino sarà il "capofila", cioè il punto di coordinamento dell'intera iniziativa, in ragione delle competenze e delle esperienze maturate nel settore delle politiche ambientali.
L'accordo tra Ministero, Unione Petrolifera e Fiat prevede uno stanziamento di circa 504 milioni di euro per il periodo 2002-2005: di questi fondi 244 milioni di euro saranno erogati dal Ministero per finanziare la realizzazione di impianti di distribuzione di metano e per incentivare l'acquisto di veicoli a metano di commercianti, taxisti, autonoleggiatori ed enti pubblici.
I restanti 260 milioni circa, da investire nella ricerca, saranno stanziati dall'Unione Petrolifera (60 milioni) e da Fiat.
L'obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2005, 233 distributori, contro gli attuali 105 e arrivare a circa 300 mila veicoli alimentati a metano. Spiega Dario Ortolano, assessore all'Ambiente di Torino: "la diffusione dei carburanti a basso impatto ambientale è uno dei punti focali di una politica di tutela ambientale di cui le città devono essere sempre più protagoniste: anche Torino farà la sua parte".
Per il 2002 sono stati concessi 15 milioni e mezzo di euro, 11 per l'acquisto dei veicoli nuovi e il restante per gli impianti di distribuzione.
Solo in Torino e provincia, che per adesso possiedono appena 2 impianti per la distribuzione del metano (uno in via Botticelli a Torino e uno a Carmagnola), ne saranno aperti altri 6 entro la fine dell'anno.

Ai primi 4 comuni firmatari, si sono aggiunti man mano anche le città di Firenze, Reggio Emilia, Verona, Roma, Bari e Modena. I commercianti e gli autotrasportatori che operano in una delle città coinvolte riceveranno, al momento dell'acquisto di un nuovo veicolo alimentato a metano, uno sconto sul listino prezzi dalle case costruttrici che saranno poi rimborsate dai fondi del progetto.
Per accedere ai fondi bisogna presentare una serie di documenti che attestino l'attività in una delle città firmatarie (viene richiesto per esempio un certificato di iscrizione alla Camera di Commercio). Gli sconti vanno dai 2.500 euro per un taxi ai 6.500 per un veicolo industriale pesante. Per i distributori gli incentivi variano invece da 100 a 150 mila euro.
Per gestire queste operazioni e i fondi erogati, il Comune di Torino, che fa da interfaccia tra il Ministero e i soggetti interessati (commercianti, taxisti, case automobilistiche …) ha istituito il nuovo settore Ecoprogetti e l'ufficio Progetto Metano. Spiega Lucia Mina, responsabile del settore "con il Progetto Metano, oltre ad un adeguamento della rete di distribuzione, si riuscirà a raggiungere quelle categorie di lavoratori che vivono e lavorano sui mezzi a motore e che non è possibile né giusto penalizzare con limitazioni al traffico".
Il nuovo progetto va ad integrare gli sforzi compiuti dal Ministero e dai Comuni, già impegnati nella lotta all'inquinamento con il progetto "A gas per l'ambiente", volto a promuovere la conversione a gas delle auto non catalitiche.
"Con questo progetto stiamo percorrendo una strada credibile e percorribile, senza dipingere scenari futuristici - spiega Maurizio Coscia dell'assessorato all'Ambiente di Torino - se per l'idrogeno ci vorranno ancora almeno 10 anni di studi, il metano è la soluzione attualmente più sostenibile per l'ambiente".
In questo quadro va ad inserirsi l'iniziativa di Torino Metano, società controllata da Atm che il prossimo 7 ottobre aprirà al pubblico un distributore di metano al Gerbido, in via Gorirni.
L'impianto che sorge all'interno di un deposito Atm, verrà utilizzato di notte per il rifornimento degli autobus, mentre di giorno (dalle 7,30 alle 12.30 e dalle 14,30 alle 19) fornirà ai torinesi 4 bocchettoni per il rifornimento. Ma dall'Atm fanno sapere che si tratta solo del primo passo: entro febbraio 2003 verrà aperto un impianto al Gerbido solo per i veicoli Atm e uno a nord della città.
Andrea FIORIO

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