Metano, secondo distributore Il primo (e unico) impianto della città è stato fino ad ora quello di via Botticelli.Il Comune di Torino coordinerà un progetto nazionale per la diffusione di veicoli non inquinanti. |
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Torino punta sul metano e assume un ruolo
di coordinamento nazionale nella lotta ai combustibili inquinanti. La
città è stata scelta come "capofila" del Progetto
Metano, siglato dal Ministero per l'Ambiente, dall'Unione Petrolifera
e da Fiat Auto per diffondere l'uso di veicoli a metano. L'accordo è stato sottoscritto lo scorso maggio a Palermo dalle città di Padova, Bologna, Palermo e Torino, le prime città che aderiscono al progetto. Torino sarà il "capofila", cioè il punto di coordinamento dell'intera iniziativa, in ragione delle competenze e delle esperienze maturate nel settore delle politiche ambientali. L'accordo tra Ministero, Unione Petrolifera e Fiat prevede uno stanziamento di circa 504 milioni di euro per il periodo 2002-2005: di questi fondi 244 milioni di euro saranno erogati dal Ministero per finanziare la realizzazione di impianti di distribuzione di metano e per incentivare l'acquisto di veicoli a metano di commercianti, taxisti, autonoleggiatori ed enti pubblici. I restanti 260 milioni circa, da investire nella ricerca, saranno stanziati dall'Unione Petrolifera (60 milioni) e da Fiat. L'obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2005, 233 distributori, contro gli attuali 105 e arrivare a circa 300 mila veicoli alimentati a metano. Spiega Dario Ortolano, assessore all'Ambiente di Torino: "la diffusione dei carburanti a basso impatto ambientale è uno dei punti focali di una politica di tutela ambientale di cui le città devono essere sempre più protagoniste: anche Torino farà la sua parte". Per il 2002 sono stati concessi 15 milioni e mezzo di euro, 11 per l'acquisto dei veicoli nuovi e il restante per gli impianti di distribuzione. Solo in Torino e provincia, che per adesso possiedono appena 2 impianti per la distribuzione del metano (uno in via Botticelli a Torino e uno a Carmagnola), ne saranno aperti altri 6 entro la fine dell'anno. Ai primi 4 comuni firmatari, si sono aggiunti man mano anche le città
di Firenze, Reggio Emilia, Verona, Roma, Bari e Modena. I commercianti
e gli autotrasportatori che operano in una delle città coinvolte
riceveranno, al momento dell'acquisto di un nuovo veicolo alimentato
a metano, uno sconto sul listino prezzi dalle case costruttrici che
saranno poi rimborsate dai fondi del progetto. |
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