(Del 1/10/2003)

Il Comune capofila di un'iniziativa nazionale - Incentivi per 5,5 milioni
TORINO GUIDA IL "PROGETTO METANO"

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Si estende la rete dei distributori di metano in Piemonte.
E cresce la flotta degli automezzi a impatto limitato: attualmente sono 400mila in tutta Italia, dei quali oltre 10mila circolano nel territorio regionale. Numeri piccoli per il Piemonte che tuttavia, negli ultimi anni, ha iniziato a colmare quel "gap culturale" che tradizionalmente lo separa da alcune regioni del centro Italia.
Tra i fattori propulsivi una posizio-ne di primo piano spetta al "Progetto Metano", un'iniziativa varata dal ministero dell'Ambiente nel 2002 che vede il Comune di Torino come capofila. Forte di uno stanziamento di 5,5 milioni, il progetto - che coinvolge anche Fiat e Unione petrolifera - prevede un sistema di incentivi a favore di aziende che svolgono attività di trasporto pubblico, commerciale o artigianale. "Entro poche settimane - spiega Dario Ortolano, assessore all'Ambiente del Comune di Torino - i contributi potrebbero essere estesi ai privati. Si tratta di un progetto strategico, se consideriamo che il 60% dell'inquinamento atmosferico deriva dagli scarichi automobilistici e il metano, da solo, è in grado di abbattere del 70% le emissioni di un autoveicolo".
Al 25 settembre 2003 risultava erogato appena il 19% della disponibilità del fondo: poco più di un milione per un totale di 406 veicoli acquistati (poche decine in Piemonte). Ma intorno al progetto, soprattutto in territorio subalpino, l'interesse è crescente. "Fino a oggi - spiega Lucia Mina, dirigente del settore Ecoprogetti del Comune di Torino - il buon esito dell'iniziativa è stato penalizzato dalla rete dei distributori di gas, molto ristretta e concentrata nella parte centrale della penisola". Ma la musica sta cambiando: "Sempre grazie ai fondi del progetto - prosegue Mina - è stata incentivata l'apertura di nuovi impianti e proprio in questi mesi stiamo raccogliendo i primi frutti".
La città di Torino, per esempio, fino a un anno fa poteva contare su un solo distributore: lo storico impianto di via Botticelli, risalente alla prima metà del '900. Nell'ottobre 2002 è stata aperta al pubblico la "pompa" di via Gorini 26/B (interna al deposito Gtt del Gerbido), mentre entro la fine del 2003 si attende l'inaugurazione degli erogatori di Strada Cuorgné 102/A e di via Sansovino 44/A; nel 2004 dovrebbero entrare in funzione anche i distributori di corso Grosseto (angolo via De Gubernatis), strada del Drosso e via Cigna. A completare la rete regionale, i 3 impianti nel territorio provinciale (a Caluso, Carmagnola e Chieri), i 6 in provincia di Alessandria (Acqui, Casale, Novi, Tortona oltre a quello del capoluogo), i 2 del novarese (Bellinzago e Novara) e quello astigiano. Se si contano poi altri 4 impianti in costruzione (a Caselle, San Benigno, Gattico e Alessandria), entro la fine del 2004 in Piemonte saranno attivi 23 erogatori.
MARCO FERRANDO

 

 

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