(Del 3/10/2003)

IL VEICOLO COMMERCIALE ANDRA' A METANO
Un accordo per sostituirne 6500 entro il ottobre 2005
Il protocollo permettera a tassisti, commercianti e artigiani di ottenere incentivi da 2500 aoltre 6 mila euro

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L'obiettivo è ambizioso: in due anni mettere sulla strada nell'area torinese 6500 nuovi veicoli commerciali a metano in sostituzione di quelli non ecologici. E ciò in previsione del fatto che a partire dal 1 ottobre 2005, in tutto il territorio provinciale, sarà vietata la circolazione di veicoli non catalizzati (e non ecodiesel) dalle 7,30 alle 19 dei giorni feriali. Con questi presupposti ieri Provincia, Comune di Torino, Fiat e sei associazioni di categoria (Casa, Ascom, Cna, Confartigianato, Confesercenti e Fai) hanno siglato un protocollo d'intesa per la progressiva sostituzione dei veicoli non ecologici
L'accordo prevede condzzioni di vendita preferenziali sui mezzi a metano Fiat di nuova produ-zione (Ducato, Doblò, Punto Van), impegno della Provincia a diffondere gli impianti di riforni-mento a metano nell'area metropolitana, coordinamento da parte del Comune dell'erogazione dei previsti incentivi incentivi all'acquisto. Le associazioni di categoria si impegnano a promuovere il rinnovo del parco veicolare dei propri associati.
Il protocollo è stato firmato dalla presidente della Provincia, Bresso, dall'assessore Ortolano, in assenza del sindaco, dall'ing. Nevio Di Giusto, della Fiat, e dai rappresentanti delle categorie. Erano presenti anche gli assessori Elena Ferro e Maria Grazia Sestero. Oggi nell'area torinese ci sono ancora 71 mila automezzi commerciali non ecologici e sarebbero proprio 6500 quelli che hanno inderogabili esigenze di circolare senza vincoli. Un veicolo a metano oggi inquina il 70 per cento di meno di uno, anche ecologico, a carburante tradizionale. E il metano costa la metà della benzina.
La Fiat produce alcuni mezzi bipower (cioè funzionanti a ben-zina e metano) che potrebbero coprire questa esigenza. L'assessore Ferro si è augurata che questo accordo incentivi la Fiat a produrre a Torino mezzi ecocompatibili. L'unico problema esistente è oggi quello della scarsità di distributori di metano. Oggi due sono in funzione a Torino (via Botticelli e via Gorini), e sei in provincia (Carmagnola, Chie-ri, Caluso, Villastellone, Caselle e San Benigno). Entro novembre ne apriranno altri due in città (strada Cuorgnè e via Sansovino), ai quali se ne dovrebbe aggiungere un altro a Natale (corso Grosseto) ed altri due entro il 2004 (strada del Drosso e via Cigna). Altri 16 si prevedono entro la fme del 2004.
Tassisti, commercianti e artigiani potranno ottenere incentivi che vanno da 2500 a 6500 euro. E le condizioni fatte da Fiat riducono ulteriormente i costi.

Gianni Bisio

 

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