L'obiettivo è ambizioso: in due anni mettere sulla strada nell'area
torinese 6500 nuovi veicoli commerciali a metano in sostituzione di
quelli non ecologici. E ciò in previsione del fatto che a partire
dal 1 ottobre 2005, in tutto il territorio provinciale, sarà
vietata la circolazione di veicoli non catalizzati (e non ecodiesel)
dalle 7,30 alle 19 dei giorni feriali. Con questi presupposti ieri Provincia,
Comune di Torino, Fiat e sei associazioni di categoria (Casa, Ascom,
Cna, Confartigianato, Confesercenti e Fai) hanno siglato un protocollo
d'intesa per la progressiva sostituzione dei veicoli non ecologici
L'accordo prevede condzzioni di vendita preferenziali sui mezzi a metano
Fiat di nuova produ-zione (Ducato, Doblò, Punto Van), impegno
della Provincia a diffondere gli impianti di riforni-mento a metano
nell'area metropolitana, coordinamento da parte del Comune dell'erogazione
dei previsti incentivi incentivi all'acquisto. Le associazioni di categoria
si impegnano a promuovere il rinnovo del parco veicolare dei propri
associati.
Il protocollo è stato firmato dalla presidente della Provincia,
Bresso, dall'assessore Ortolano, in assenza del sindaco, dall'ing. Nevio
Di Giusto, della Fiat, e dai rappresentanti delle categorie. Erano presenti
anche gli assessori Elena Ferro e Maria Grazia Sestero. Oggi nell'area
torinese ci sono ancora 71 mila automezzi commerciali non ecologici
e sarebbero proprio 6500 quelli che hanno inderogabili esigenze di circolare
senza vincoli. Un veicolo a metano oggi inquina il 70 per cento di meno
di uno, anche ecologico, a carburante tradizionale. E il metano costa
la metà della benzina.
La Fiat produce alcuni mezzi bipower (cioè funzionanti a ben-zina
e metano) che potrebbero coprire questa esigenza. L'assessore Ferro
si è augurata che questo accordo incentivi la Fiat a produrre
a Torino mezzi ecocompatibili. L'unico problema esistente è oggi
quello della scarsità di distributori di metano. Oggi due sono
in funzione a Torino (via Botticelli e via Gorini), e sei in provincia
(Carmagnola, Chie-ri, Caluso, Villastellone, Caselle e San Benigno).
Entro novembre ne apriranno altri due in città (strada Cuorgnè
e via Sansovino), ai quali se ne dovrebbe aggiungere un altro a Natale
(corso Grosseto) ed altri due entro il 2004 (strada del Drosso e via
Cigna). Altri 16 si prevedono entro la fme del 2004.
Tassisti, commercianti e artigiani potranno ottenere incentivi che vanno
da 2500 a 6500 euro. E le condizioni fatte da Fiat riducono ulteriormente
i costi.
Gianni Bisio
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