Gli incentivi offerti dal Progetto Metano permettono a imprese, enti,
artigiani, tassisti e commercianti di acquistare un mezzo nuovo con
un forte sostegno economico e di contribuire alla qualità dell’aria
in città sostituendo i vecchi mezzi non ecologici. Al Comune
di Torino il compito di gestire il Progetto sul territorio nazionale.
Sono tante le persone che, per lavoro, stanno per tutto il giorno al
volante del proprio mezzo: autotrasportatori, tassisti, artigiani, commercianti.
Furgoni, camioncini, automobili, alimentati soprattutto a gasolio; in
buona parte sono di recente immatricolazione, e quindi con motore ecodiesel.
Ma restano in gran numero gli automezzi assai avanti con l’età,
sprovvisti di marmitte catalitiche: fanno parte di quel 20 per cento
del “parco viaggiante” ormai definito con l’infamante
attributo di “non ecologico”. Quei generatori di fumo e gas
che, secondo gli esperti in tecnologie a basso impatto ambientale, producono
una quantità di polveri pari a cento volte la quantità
emessa da un’auto a benzina verde.
I non ecologici che producono reddito si possono sostituire
Secondo la Provincia di Torino, sono 6500 i veicoli utilizzati da imprese
e aziende del suo territorio che rientrano nella tipologia dei «non
ecologici». Si tratta di strumenti di lavoro che producono reddito,
permettono a tante persone di lavorare e fanno «girare»
l’economia di un’intera comunità, il cui acquisto ha
comportato per i loro proprietari sacrifici non indifferenti. Forse
sono «scassoni» che inquinano, ma anche compagni insostituibili
dell’ambulante che va al mercato, del tassista in cerca di passeggeri,
del «padroncino» che effettua consegne in città.
Come conciliare la difesa della salute pubblica, che impone la scelta
di introdurre restrizioni alla circolazione dei mezzi non ecologici
in nome della qualità dell’aria, con le ragioni di chi utilizza
tali mezzi per lavorare?
Il Progetto Metano
La risposta a questa domanda è arrivata con l’accordo, siglato
nel 2002, tra ministero per l’Ambiente, Fiat e Unione petrolifera,
promosso da una rete di Comuni italiani guidati dalla Città di
Torino, città capofila del «Progetto Metano». Con
questo accordo, il ministero ha stanziato 244 milioni di euro da spendere
entro il 2005 per offrire incentivi economici a quanti - artigiani,
tassisti o commercianti, enti pubblici e aziende private - intendano
sostituire il proprio vecchio veicolo con uno nuovissimo a metano. Da
canto suo, Fiat si è impegnata a proseguire nella ricerca sul
metano per autotrazione, ampliando nel contempo la gamma dei modelli
disponibili, mentre l’Unione petrolifera si adopererà per
ampliare la rete di diffusione del metano, accanto a quella dei normali
carburanti.
L'incentivo previsto per le vetture è pari a 2500 euro, per
i veicoli commerciali destinati al trasporto merci l'incentivo varia
da 1500 a 6500 euro a seconda della classe e della dimensione.
- Vetture (M1) per tutte le categorie dei soggetti beneficiari 2500
Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N1) fino a 1700 kg PTT 1500 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N1) da 1701 kg a 2200 kg PTT 1850 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N1) da 2201 kg a 3500 kg PTT 2500 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N2) da 3501 kg a 5000 kg PTT 4000 Euro (detax)
- Veicoli commerciali (N2) da 5001 kg a 6500 kg PTT 6500 Euro (detax)
I soggetti beneficiari degli incentivi ad oggi disponibili, pari a
11 milioni di euro, sono:
- aziende che gestiscono servizi integrativi e complementari al trasporto
pubblico locale, aziende che gestiscono flotte di autoveicoli in servizio
pubblico e privato, compresi i servizi di car sharing;
- aziende o singoli imprenditori che gestiscono servizi di trasporto
pubblico di piazza (taxi), servizi di noleggio con conducente, altri
servizi di noleggio tra cui il noleggio di breve termine senza conducente
ed il noleggio di lungo termine;
- aziende ed imprenditori privati del trasporto professionale e della
distribuzione urbana delle merci, cioè gli operatori dei settori
del commercio, dell'artigianato e dell'industria, nonché le aziende
di logistica.
Le categorie di veicoli oggetto del finanziamento sono:
* Vetture (M1) per utilizzo Taxi;
* Vetture (M1)/veicoli commerciali (N1/N2) destinati al servizio di
noleggio (con o senza autista);
* Vetture (M1)/veicoli commerciali (N1/N2) destinati alle attività
commerciali ed artigianali;
* Vetture (M1)/veicoli commerciali (N1/N2) destinati ai servizi complementari
ed integrativi al TPL;
* Veicoli commerciali (N1) per il trasporto merci urbano < 3.5 t;
* Veicoli commerciali (N2) per il trasporto merci urbano > 3.5 t
e < 6.5 t.
I veicoli devono essere acquistati o acquisiti in leasing, di nuova
immatricolazione, con alimentazione a metano dedicata oppure bifuel
(metano-benzina). Il venditore riconosce all'acquirente del veicolo
il contributo previsto direttamente come sconto al momento dell'acquisto.
Sono ormai cinque i costruttori, ad oggi, ad avere in listino veicoli
a metano (Citroen, Fiat, Iveco, Opel, Volvo).
Ulteriori incentivi per tassisti
La Regione Piemonte si inserisce in questo scenario incrementando l’offerta
di incentivi per i tassisti. Con la legge regionale n¡14 del 2
luglio scorso, la Regione Piemonte prevede incentivi fino al 20 per
cento, con un massimo di 4200 euro, per l'acquisto di veicoli nuovi
ad uso taxi e ulteriori 2000 euro se tale vettura è elettrica
o a metano, mono o bi-fuel.
Scegliere il metano conviene
Optando sempre di più per il metano, i vantaggi per l’ambiente
sono evidenti: il metano non produce micropolveri e contiene in quantità
irrilevanti sostanze dannose per la salute. Per l’acquirente, la
possibilità di circolare sempre, sia negli eventuali giorni di
blocco del traffico a targhe alterne, sia durante le domeniche ecologiche,
togliendosi i fastidi dei bollini blu semestrali. Per non parlare del
vantaggio di liberarsi di un mezzo che «non ce la fa più»
e richiede continui interventi dell’autoriparatore.
Le auto a metano inoltre possono accedere e sostare in tutte le autorimesse,
anche sotterranee (lo dice il decreto del ministero dell’Interno
del 01/02/86, pubblicato su G.U. n. 38 del 15/02/86).
TABELLA CONFRONTO CONSUMI
|
|
Km in
€ |
|
Prezzo
al litro |
Rifornimento
di 40 l.t |
5000 |
15000 |
40000 |
Metano* (8,8 l/100
km) |
0,397 |
15,88 |
175 |
524 |
1.397 |
Diesel (6,4 l/100
km) |
0,920 |
36,80 |
294 |
883 |
2.355 |
Benzina (9 l/100
km) |
1,077 |
43,08 |
485 |
1.454 |
3.877 |
* Dati consumi medi autovetture del costruttore.
Il metano è attualmente venduto a € 0,635 al chilo; un chilo
di metano equivale a circa 1,6 lt.
Prezzi carburante maggio 2003.
Aumentano i punti di distribuzione
Intanto, stanno aumentando grazie al Progetto Metano i punti di distribuzione
in città e in provincia. A Torino sono al momento due, in via
Botticelli e in via Gorini, mentre entro novembre si apriranno due nuovi
impianti: in strada Cuorgné e in via Sansovino. In provincia
sono cinque: a Carmagnola (l’unico esistente fino a un anno fa),
a Chieri, a Caluso, a Villastellone e a San Benigno (l’ultimo,
aperto da metà settembre). Di prossima apertura l’impianto
di Caselle (frazione Mappano). Altri 18 impianti sono in vari stadi
di realizzazione o progettazione.
Per diffondere con più efficacia i vantaggi del Progetto Metano,
il Comune di Torino e la Fiat hanno firmato con la Provincia di Torino
un accordo che prevede, oltre agli incentivi di Progetto Metano, ulteriori
sconti per i veicoli commerciali Fiat per gli aderenti alle Associazioni
di Categoria firmatarie.
E per i privati?
Anche per i privati sono previsti incentivi per passare al metano: 1500
euro per l'acquisto di veicoli a metano o gpl mono o bi-fuel e 650 euro
la trasformazione a metano o gpl di veicoli entro un anno dall'immatricolazione.
Gli incentivi per trasformazioni di auto immatricolate tra il 1988
e il 1995 (sempre a persone fisiche), previsti dalla Convenzione firmata
a Parma nel 2000, sono al momento terminati. La Città di Torino
è impegnata a sollecitare il rifinanziamento da parte del ministero.
Per informazioni è possibile telefonare al numero verde Informambiente
800 018235, oppure rivolgersi al Progetto Metano – Settore Ecoprogetti
della Città di Torino - via Corte d’Appello 14/D - tel.
011.4424062. Su internet, informazioni alla pagina www.comune.torino.it/progettometano
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