Riunita a Torino la Conferenza degli Assessori del Progetto Metano
Si è riunita il 4 febbraio a Torino la Conferenza degli assessori
del Progetto Metano, una rete di 61 città (759 comuni considerando
i circondari) nata per promuovere lo sviluppo del metano per autotrazione
e che accede ai fondi stanziati dal Ministero per l’Ambiente in
accordo con Fiat e Unione Petrolifera.
I fondi finora già stanziati hanno permesso di incrementare la
rete di distribuzione del metano in Italia: secondo Federmetano, oggi
la rete esistente è in grado di soddisfare le esigenze di un
parco vetture superiore di tre volte all’esistente. Sono ancora
disponibili 7 milioni di euro per l’acquisto di autovetture e
furgoni, possibilità riservata, finora, a imprenditori ed enti
pubblici.
La Conferenza degli assessori ha deciso di chiedere un incontro al ministro
Matteoli, al fine di ottenere la certezza dei finanziamenti per il 2004
e l’apertura ai privati della possibilità di accedere ai
fondi (da 1500 a 6500 euro per ogni nuovo mezzo a metano acquistato),
proposta caldeggiata da tutti gli assessori presenti. Inoltre, si chiede
al ministro di avviare una campagna pubblicitaria istituzionale nazionale
per la promozione del Progetto.
L’assessore Dario Ortolano, presidente della Conferenza e assessore
all’Ambiente della Città di Torino – Città
capofila del Progetto Metano, che riceve e assegna i fondi del ministero
– inoltrerà analoga richiesta di incontro alla Commissione
Ambiente della Camera dei Deputati e invierà una lettera ai Capigruppo
della Camera e del Senato al fine di ottenere lo stralcio del finanziamento
al progetto dalla legge delega di ordinamento ambientale, al fine di
velocizzare l’iter di finanziamento del 2004.
Determinante, nella promozione del metano per autotrazione, il ruolo
dei concessionari. Un maggiore impegno nella sensibilizzazione di questa
categoria verrà profuso da ciascuna Città, per estendere
la conoscenza dei benefici del metano per la qualità dell’aria
e per i nostri conti familiari: un’auto a metano costa ogni mese
un terzo rispetto a un’auto a benzina.
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