È entrato nella sua fase operativa
l'Accordo di Programma siglato il 5 dicembre
2001 da Ministero dell'Ambiente, Fiat
e Unione Petrolifera per la realizzazione
di un piano nazionale per lo sviluppo
dell'utilizzo del metano per autotrazione
nelle aree urbane e metropolitane. Sono
a disposizione presso la Città
di Torino i primi fondi destinati agli
incentivi, rivolti a tassisti, commercianti
ed enti, per sostituire il proprio mezzo
di lavoro con un nuovo veicolo a metano,
carburante molto meno inquinante della
benzina e del gasolio, responsabili dell'inquinamento
da micropolveri. I fondi serviranno anche
ad ampliare la rete di distribuzione.
Il Progetto Metano concorre, con altri
progetti recentemente avviati, a raggiungere
l'obiettivo di 300mila veicoli a metano,
nuovi o riconvertiti, e 230 nuovi distributori
entro il 2005. Il piano d'azione prevede
da parte del Ministero dell'Ambiente un
impegno finanziario di 244 milioni di
euro per gli anni 2002-2005, costituito
in parte dal rifinanziamento di provvedimenti
esistenti e in parte da risorse aggiuntive.
Per l'anno 2002 sono disponibili 15,5
milioni di euro che oggi possono essere
erogati secondo le regole fissate dalla
Conferenza degli Assessori.
La rete di città
Il 7 maggio 2002 il nucleo iniziale del
Progetto, costituito da quattro città
(Bologna, Padova, Palermo e Torino) ha
formalizzato lo schema di convenzione
e costituito la Conferenza degli Assessori.
Si è così avviato il Progetto
Metano, che ha lo scopo di pianificare
una crescita organica della rete infrastrutturale
e della diffusione dei veicoli a metano.
Considerate le emergenze ambientali causate
dall'inquinamento da polveri sottili (PM10)
nei centri urbani, l'Accordo focalizza
gli interventi sui veicoli che gravitano
prevalentemente nell'ambito urbano (il
trasporto professionale di persone e
il trasporto professionale per la distribuzione
delle merci nelle aree urbane).
L'avvio operativo del progetto è
dato dalla stipulazione della "Convenzione
delle città" che diviene il
soggetto unico di riferimento per coordinare
in ambito nazionale l'attuazione del progetto.
Alle quattro città costituenti,
si stanno via via aggiungendo altre grandi
città (Bari, Brescia, Catania,
Firenze, Foggia, Genova, Livorno, Messina,
Milano, Napoli, Parma, Roma, Siracusa,
Taranto, Trieste, Venezia e Verona), indicate
dal decreto ministeriale 25/11/94 come
aree a rischio per gli alti limiti di
concentrazione di inquinanti atmosferici,
cui vanno aggiunti i comuni "contermini",
cioé confinanti. Inoltre, stanno
aderendo i comuni inseriti nelle aree
"critiche" individuate dalle
Regioni come indicato dal decreto legislativo
351/99.
Comune capofila del Progetto è
la Città di Torino che coordina
a livello nazionale l'erogazione dei
sostegni economici.
I finanziamenti relativi agli anni 2003/2005
saranno messi a disposizione successivamente
attraverso le prossime finanziarie.
Per quanto riguarda i veicoli, l'incentivo
previsto per i taxi ed i veicoli destinati
al noleggio (con o senza autista) è
pari a 2500 euro, per i veicoli commerciali
destinati al trasporto merci in ambito
urbano l'incentivo varia da 1500 a 6500
euro a seconda della classe e della
dimensione.
L'ampliamento e lo sviluppo della rete
distributiva, elemento essenziale per
la crescita della domanda dei veicoli,
verrà sostenuto da un contributo
che aiuterà gli investitori che
assumono maggiori rischi imprenditoriali
nelle città dove la rete distributiva
è carente o inesistente. Pertanto,
i contributi saranno di entità
variabile a seconda delle città
e delle aree geografiche ove verranno
installate le stazioni di rifornimento
e andranno da 100mila euro a 150mila euro.
Le città che aderiscono alla convenzione
predisporranno i piani per l'ampliamento
e lo sviluppo della rete di distribuzione,
primo passo verso l'erogazione dei contributi
ai singoli operatori.
L'impegno finanziario
L'Accordo complessivamente prevede un
impegno finanziario globale di quasi
600 milioni di euro di cui circa 250 di
finanziamenti, mentre la quota rimanente
riguarda investimenti di Fiat e degli
altri operatori.
In base all'Accordo, Fiat è impegnata
ad ampliare la gamma di offerta di vetture
e veicoli per il trasporto merci, oltre
che di autobus, di compattatori e di
mezzi di raccolta rifiuti alimentati a
metano.
Contributi per l'acquisto
di veicoli
I soggetti beneficiari degli incentivi,
pari a 11 milioni di euro, sono:
 |
aziende che gestiscono servizi integrativi
o complementari al TPL, compresi i
servizi di car sharing |
 |
aziende o singoli imprenditori che
gestiscono servizi di trasporto pubblico
di piazza (taxi), servizi di noleggio
con conducente, altri servizi di noleggio |
 |
aziende ed imprenditori privati
del settore della distribuzione urbana
delle merci, cioè i rappresentanti
dei settori del commercio, dell'artigianato
e dell'industria, nonché le
aziende di logistica |
Le categorie di veicoli oggetto del finanziamento
sono:
 |
Taxi |
 |
Vetture destinate al servizio di
noleggio (con o senza autista) |
 |
Veicoli destinati ai servizi complementari
ed integrativi al TPL |
 |
Veicoli commerciali leggeri per
il trasporto di merci urbano fino
a 6,5 t di peso totale a pieno carico |
L'entità di erogazione dei contributi
è la seguente:
 |
Taxi, servizi noleggio, integrativi
e complementari al TPL |
2.500 € |
 |
Veicoli commerciali fino a 1700
kg PTT |
1.500 € |
 |
Veicoli commerciali da 1700 a 2200
kg PTT |
1.850 € |
 |
Veicoli commerciali da 2200 a 3500
kg PTT |
2.500 € |
 |
Veicoli commerciali da 3501 a 5000
kg PTT |
4.000 € |
 |
Veicoli commerciali da 5001 a 6500
kg PTT |
6.500 € |
I veicoli devono essere acquistati
o acquisiti in leasing, di nuova immatricolazione,
con alimentazione a metano dedicata oppure
bifuel metano-benzina.
Le somme non erogate nel corso del 2002
potranno essere utilizzate negli anni
successivi.
Contributi acquisto
veicoli - modalità per l'erogazione
Il venditore riconosce all'acquirente
del veicolo il contributo previsto e verrà
rimborsato direttamente dal costruttore.
Il Comune capofila, una volta controllata
la documentazione ricevuta dal costruttore,
provvederà al trasferimento delle
somme anticipate, entro i 30 giorni successivi.
Il costruttore dovrà verificare
l'esistenza dei seguenti documenti, prima
di rimborsare al venditore il contributo
anticipato, e si assume la responsabilità
dell'istruttoria e della veridicità
della relativa documentazione:
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copia dell'atto di vendita e della
fattura relativa |
 |
copia della carta di circolazione
e del certificato di proprietà
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certificato di residenza per i privati
e per i professionisti |
 |
copia licenza di commercio |
 |
certificato CCIAA, riportante il
codice di attività e l'individuazione
della sede operativa o sede secondaria. |
Contributi per la
realizzazione di impianti
Il piano di dettaglio può destinare
alla realizzazione degli impianti la somma
complessiva di 4,5 milioni di € per
l'anno 2002. I soggetti beneficiari delle
somme di cui sopra sono aziende e imprenditori
privati che potenziano impianti esistenti,
oppure realizzano nuovi impianti policarburante.
Per ottenere il contributo richiesto,
l'impianto dovrà essere dotato
almeno di un erogatore doppio di metano.
Per gli anni successivi, la Conferenza
degli Assessori definirà l'importo
del contributo, in base alle risorse disponibili.
Per l'anno 2002, il contributo sarà
definito in base ai seguenti parametri:
 |
Contributo fìsso per tutti
gli impianti nelle zone con rapporto
abitanti/distributori <300.000 |
100.000 € |
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Contributo fisso per tutti gli impianti
nelle zone con Rapporto abitanti/distributori
<300.000 ma con pressione di esercizio
del metanodotto di alimentazione del
punto vendita < 5 bar |
150.000 € |
 |
Contributo fisso per tutti gli impianti
nelle zone con Rapporto abitanti/distributori
>300.000 |
150.000 € |
Il Comune capofila accerta che la richiesta
di contributo sia corredata dalla seguente
documentazione:
 |
inserimento del punto vendita nel
piano presentato dalla città
aderente alla convenzione |
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autorizzazione comunale concessa |
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valore della pressione di esercizio
del metanodotto di alimentazione del
punto vendita |
Successivamente, all'esito positivo dell'istruttoria
tecnica condotta dall'ufficio appositamente
istituito presso il Comune di Palermo,
il Comune di Torino approva la richiesta
e accantona la somma spettante quale contributo
dandone comunicazione al richiedente entro
15 giorni dal ricevimento della documentazione.
L'erogazione del contributo approvato
avverrà dietro presentazione del
certificato di collaudo dell'impianto.
Torino, 26 settembre 2002
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