La scena urbana torinese sta recuperando e reinventando una propria identità forte: un’identità in cui la memoria storica, materializzata nella forma degli ambienti urbani, assume sempre più il valore di risorsa.
Il programma di rivalutazione della città “più moderna, più accogliente, più attrezzata”, oggi consente di immaginare strategie culturali fino a pochi anni fa difficilmente ipotizzabili.
In quest’ottica, nell’ultimo decennio, Porta Palazzo è sede di un’intensa opera di riqualificazione fisica, economica e ambientale, che si prefigge l’obiettivo di dimostrare che è possibile trasformare un quartiere, migliorare i suoi spazi, senza snaturare la sua atmosfera e la sua vitalità,
mantenendo viva la sua storia e la sua memoria.
Le opere più importanti che hanno ridisegnato lo spazio pubblico migliorando la qualità dei servizi e della vita sono stati: il sottopasso veicolare di corso Regina Margherita, il restauro e la rifunzionalizzazione del Cortile del Maglio, la costruzione del parcheggio multipiano di corso XI Febbraio, la riqualificazione degli edifici del Canale dei Molassi fino al recente riassetto di piazza della Repubblica, del Parco Archeologico e della Galleria Umberto I.
La città nell’ambito di uno sforzo intrapreso da alcuni anni per il recupero del centro storico, oramai arrivato a pieno compimento, ha voluto dare un nuovo splendore e una nuova funzionalità a questa storica piazza, rendendola più accogliente anche nelle ore successive il mercato.
Obiettivi del grande progetto di riqualificazione iniziato nel gennaio 2005, sono stati l’adeguamento degli impianti alle norme igienico-sanitarie vigenti, la razionalizzazione dei parcheggi e della viabilità, la risistemazione dei banchi per facilitare la circolazione pedonale e migliorare la qualità dell’esposizione.
Il progetto ha previsto:
Committente: Città di Torino
Progettisti: Città di Torino – Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali, Sociali e Commerciali - Resp. del procedimento ing. BARBIRATO E.
Incarico di progettazione: R.T.P.: ing. CAPPATO V. Società d’Ingegneria - STS Servizi Tecnologie Sistemi S.p.A.: arch. ARBIZZANI E., arch. DELL’AQUILA G., ing. GRAMONI G., ing. LA MONTAGNA C. - STUDIO TECNICO ITALIANO, S.T.I. srl: ing. PROCOPIO V., arch. ROLUTI C.
Importo opera area mercatale: 15.000.000,00 euro
Tra gli interventi di riqualificazione dell’area, la costruzione del palazzo di vetro progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas, dove prima sorgeva il Mercato dell’Abbigliamento, è sicuramente tra i più significativi, soprattutto per la definizione dello stesso Fuksas di “grande cavatappi” o “lampada di Aladino”.
Nel progetto, l’ex direttore della Biennale di Venezia, ha voluto riprendere il piano ottocentesco della piazza, un perimetro ottagonale, alberato, con esedre laterali, cercando di proporre una nuova struttura armonica e allo stesso tempo flessibile.
Il padiglione sorge su un piano pentagonale di 5.000 mq, sviluppati in 12,5 metri totali di altezza, con due piani fuori terra ed un parcheggio seminterrato.
All’interno del nuovo padiglione, un sistema di rampe collega tutti i livelli, a partire da quello recuperato dalle due antiche ghiacciaie ipogee, visibili da ogni piano.
La facciata esterna è realizzata con una doppia superficie in vetro traslucido, intervallata con mattoni pieni e linee di ottone bronzato ed è illuminata da una intercapedine interna che ospita le scale di sicurezza e gli impianti di climatizzazione.
Una terrazza panoramica sovrasta l’ultimo piano dell’edificio e permette la vista sulla piazza, sugli edifici juvarriani di via Milano, sulla cappella della Sindone e sulla svettante Mole Antonelliana.
Committente: Città di Torino
Progettisti: Arch. Massimiliano FUKSAS, Roma - A.I. Engeneering, Torino
Impresa aggiudicataria: Consorzio Emiliano Romagnolo tra le Imprese di Produzione e Lavoro
Dati tecnici dell’intervento: SUPERFICIE COSTRUITA: mq 13.680; SUPERFICIE COMMERCIALE: mq 3.720; SPAZI COMMERCIALI: 50; CUBATURA FUORI TERRA: mc 40.000; CUBATURA INTERRATI: mc 10.350
La riqualificazione dell’Area Archeologica compresa tra piazza San Giovanni, le Porte Palatine e corso Regina Margherita, ridefinisce completamente questa parte della città, recuperando le preesistenze romane e gli antichi tracciati.
Il progetto si propone di riqualificare lo straordinario complesso di palazzi e gallerie, storicamente chiamato “zona di comando”, riportandolo all’interno di un unico grande sistema museale che va da piazza Castello fino all’Area Archeologica.
L’opera prevede un ridisegno dell’area mediante la creazione di un giardino da cui riemergono le tracce della città romana, delimitato verso corso Regina Margherita da una struttura che riprende il disegno dell’antico bastione, demolito nell’800 e al cui interno verranno depositati i carretti mercatali della vicina piazza della Repubblica.
Il Parco è cinto da una quinta naturale e artificiale composta da filari di alberi alternati ad un sistema di cancellate e colonne di diversa altezza.
Per consentire alla Porta Palatina di tornare al ruolo originario, permettendo al pedone un nuovo ingresso alla città, il progetto prevede:
Committente: Città di Torino
Progettisti: Arch. ISOLA Aimaro, Torino - arch. DURBIANO Giovanni, Torino - arch. REINERO Luca, Torino
La galleria Umberto I, così come i 18 chilometri di attraversamenti coperti e pedonali del centro storico cittadino, è stata inserita nel Progetto Portici promosso e finanziato dal Comune di Torino e dall’Ascom.
Nel caso specifico il Progetto Portici ha dato l’impulso necessario all’avvio di altri importanti lavori di recupero realizzati e finanziati dagli stessi proprietari.
Gli interventi pubblici sono stati:
Committente: Città di Torino
Progettisti: Città di Torino - Divisione Servizi Tecnici ed Edilizia per i Servizi Culturali-Sociali-Commerciali - Direttore Ing. Sergio BRERO; Settore Ristrutturazioni e Nuove Opere per il Sociale - Dirigente Arch. Corrado DAMIANI
Direttore dei Lavori: Geom. Antonio LA GAMBA
Direttori Operativi: Geom. Franco BODOIRA - Geom. Claudio MASTELLOTTO
Ispettore di Cantiere: Geom. Roberto TALEVI
Impresa aggiudicataria: MARTINI COSTRUZIONI S.r.l.
Importo complessivo opere: 480.000 euro
Tempistica dei lavori: Dal 12 Settembre 2005 al 20 Dicembre 2005; Mantenimento dell’opera fino al 30 Marzo 2006
Gli interventi privati promossi dai condomini e approvati dalla Sovrintendenza ai Beni Artistici ed Architettonici del Piemonte sono stati:
Progettisti: Direttore dei Lavori: Arch. Riccardo DURANDO
Impresa aggiudicataria: PROGETTO EDILIZIA srl
Importo complessivo opere: 1.000.000 euro
Tempistica dei lavori: Da Ottobre 2005 a Ottobre 2006