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Dopo aver passeggiato per il Parco Archeologico, percorrete via Porta Palatina, fino a giungere in corso Regina Margherita. Svoltando a sinistra e proseguendo lungo il corso arriverete in piazza della Repubblica. Posizionandovi davanti all’Antica Tettoia dell’Orologio, che trovate alla vostra destra, potrete osservare l’intera piazza della Repubblica, cuore di Porta Palazzo.
Porta Palazzo ha una storia antica, il nome trae origine da una delle porte di accesso alla città. Alcuni sostengono che il nome derivi dalla Postierla San Michele, un antico varco che consentiva l’accesso a Piazza delle Erbe, l’attuale Piazza Palazzo di Città sede del Municipio. Ma la versione più verosimile è quella che sostiene che il nome Porta Palazzo provenga da quella che i Romani indicavano come Porta Principalis Sinistra, porta che segnava l’ingresso attraverso le mura alla città fortificata romana, o Palatina perché vicina al Palazzo sede dell’allora Senato. Le antiche “Torri Palatine” avevano una funzione di controllo militare e di difesa, e attraverso i secoli subiranno molte vicissitudini e modifiche.
Il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia avvia, agli inizi del ‘700, un importante processo di rinnovamento urbanistico che coinvolge anche l’area denominata Contrada di Porta Palazzo. Progetto che ha l’obiettivo di ridisegnare la zona suburbana, accesso principale alla città da settentrione. Nel 1701 viene così edificata l’omonima porta, e nel 1729 l’architetto siciliano Filippo Juvarra da forma all’embrionale Piazza della Repubblica realizzando una piazza di forma rettangolare, denominata Piazza Vittoria. Essa voleva essere una maestosa piazza d’armi delimitata dagli edifici di matrice Juvarriana da un lato, e dalla Porta Palazzo dall’altro.
Solo con l’arrivo di Napoleone la Porta Palazzo viene demolita, in seguito al suo editto del 1800 che ordinava la demolizione delle fortificazioni della città. Ed è grazie allo smantellamento delle mura che circondano l’abitato che l’intera area diviene parte integrante della città.
Nel rispetto di quanto già realizzato dall’architetto Juvarra, l’architetto Gaetano Lombardi porta a termine il progetto di una piazza ottagonale di notevoli dimensioni, il cui disegno giunge fino ad oggi quasi immutato.
Bisogna però aspettare il 1946, e la fine della II Guerra Mondiale, per far si che quella che era Piazza Vittoria, poi intitolata ad Emanuele Filiberto, diventi l’attuale Piazza della Repubblica per coronare il ritorno della democrazia, dopo il ventennio della dittatura fascista.
I mercati in Piazza della Repubblica si stabilirono nel 1835 anno in cui vennero costruite le prime tettoie. Successivamente le stesse furono sostituite dagli attuali edifici che tuttora ospitano il cosiddetto “mercato V Alimentare” che potete vedere davanti a voi sulla sinistra e il mercato ittico collocato dallo stesso lato della piazza, sulla destra è un’altra delle strutture fisse presenti nel mercato. Di fronte alla Tettoia, sul lato destro, è stato recentemente costruito un nuovo padiglione pentagonale su tre piani, con una facciata realizzata in vetro traslucido, opera dell’Arch. Massimiliano Fuksas, che ha sostituito il vecchio padiglione sede del mercato dell’abbigliamento, realizzato nel 1963.
Oggi Porta Palazzo detiene ben due primati, non solo perché Piazza della Repubblica con i suoi 51.300 mq è la più grande pizza di Torino, ma anche perché il mercato che si svolge tutti i giorni in questa piazza è il più grande mercato all’aperto d’Europa e il sabato arriva ad accogliere quasi 100.000 visitatori.
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