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Cottolengo - Ex Cimitero San Pietro in Vincoli

Cottolengo - San Pietro in Vincoli - San Pietro in Vincoli

Uscendo dal Cortile del Maglio, dal lato opposto all’ingresso, andate alla vostra destra, e oltrepassato il cancello, svoltate a sinistra e vi troverete di fronte all’ex-cimitero San Pietro in Vincoli.
La storia di San Pietro in Vincoli è legata alla storia delle inumazioni. Fino al 1776 le sepolture avvenivano per lo più all'interno delle chiese, finché Vittorio Amedeo III impedì questa pratica per motivi igienici ed affidò all’Arch. Dellala la costruzione del cimitero.
Di architettura settecentesca il cimitero di San Pietro in Vincoli aveva in origine uno spazio centrale adibito ad ossario, intorno ad esso 44 pozzi per le salme dei poveri senza bara e le cripte delle famiglie nobili, disposte lungo i portici che corrono sui tre lati del perimetro.
A seguito dei danni provocati dallo scoppio della vicina Polveriera, il cimitero venne chiuso e fino al 1955 veniva aperto solo il 2 novembre per permettere la visita ai defunti.
Caduto in uno stato di grave abbandono, nel 1988 il Comune di Torino ha effettuato un radicale restauro. Parte dell’edificio ha ospitato, fino al …., la “Biblioteca Internazionale di Cinema e Fotografia Mario Gromo” con il suo importante patrimonio di 25.000 volumi e circa 75.000 fascicoli. Attualmente gli spazi di San Pietro in Vincoli sono gestiti come spazio culturale da tre associazioni che svolgono attività di animazione teatrale.
Svoltando a sinistra e percorrendo via San Pietro in Vincoli, si arriva fino al Cottolengo, dal nome del suo fondatore, Don Giuseppe Benedetto Cottolengo, un tempo noto come la Piccola Casa della Divina Provvidenza.
La Piccola Casa della Divina Provvidenza, è un grande e notissimo istituto di carità paragonabile per grandezza ed organizzazione ad una piccola città. Istituito nel 1828, si occupa di assistenza agli anziani, agli ammalati, ai poveri senza fissa dimora e agli extracomunitari.
Trasferitosi in varie sedi, l’espansione dell’attuale Casa della Divina Provvidenza ebbe inizio nel 1832 con l’acquisto di terreni e di numerosi edifici circostanti.
Alla morte del fondatore, avvenuta nel 1842, la Piccola Casa ospitava già 1300 ricoverati.
Gli ampliamenti della struttura non hanno conosciuto sosta. Attualmente, in questa “città nella città” dall’estensione di 100.000 mq., vivono circa 14.000 persone.
Nell’atrio dell’ingresso è conservata la lapide che ricorda lo scoppio della vicina Polveriera, avvenuto nel 1852, che provocò il crollo di alcune corsie e grande spavento tra i ricoverati.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i bombardamenti causarono il crollo di quattro reparti e altre distruzioni nel quartiere tra cui la chiesa di San Gioacchino, completamente ricostruita negli anni successivi.

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