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Il Ramadan a Porta Palazzo: conflittualità e sperimentazioni

Il Ramadan, mese di festa per i fedeli musulmani, è annunciato a Porta Palazzo da alcuni segnali: il cambiamento di orario di molte attività commerciali marocchine, che restano chiuse dal mattino fino al primo pomeriggio, l’intensificarsi della vita sociale qualche ora prima del tramonto e la frenesia che nel tardo pomeriggio anima le strade, i negozi, i mercati.
Molti cittadini italiani del quartiere e le istituzioni pubbliche, specie le Forze dell’Ordine che operano sull’area, vivono con apprensione e preoccupazione l’arrivo di questo periodo che si accompagna ad un aumento della vendita abusiva di alimentari per strada, specie dal pomeriggio in poi.
Fra la fine degli anni 90 ed i primissimi del 2000, a Porta Palazzo la vendita abusiva di generi alimentari, durante il mese di Ramadan, era un fenomeno dilagante che coinvolgeva decine e decine di persone, creando seri problemi di ordine pubblico.
Nel 2002 il progetto The Gate accompagnò la sperimentazione di un tentativo di “regolazione” degli scambi irregolari:
Nell’area del parcheggio di San Pietro in Vincoli venne autorizzato dalla Città di Torino l’allestimento di uno spazio per una manifestazione dedicata alla festività del Ramadan, dove i venditori abusivi sarebbero stati affiancati da alcune attività culturali e d’intrattenimento; la responsabilità dell’organizzazione e della gestione della manifestazione venne affidata all’associazione Il Futuro dei marocchini.
Nonostante l’impegno di tutti furono raggiunti solo in parte alcuni risultati, la domenica mattina l’area era frequentata ed aveva in effetti decongestionato altre zone del quartiere, ma nei pomeriggi dei giorni feriali c’era uno scarso passaggio e ben presto i venditori iniziarono a ricollocarsi in piazza della Repubblica e dintorni.
Nel 2006 è stato attraverso il progetto l’sciangai (finanziato dalla Regione Piemonte) che The Gate ha realizzato una sperimentazione pilota sotto la tettoia dei casalinghi in piazza della Repubblica per tutto il mese di Ramadan: per alcune ore pomeridiane nei giorni feriali ha coordinato i venditori più abituali di generi alimentari; l’ultima domenica del mese sacro all’islam è stata realizzata una festa di fine Ramadan. La manifestazione è riuscita a ridurre il dilagare dell’abusivismo e l’immagine d’illegalità e disordine urbano; è stata apprezzata dalla comunità marocchina del quartiere ed ha permesso alle forze dell’ordine un intervento leggero ed un diverso utilizzo delle risorse.

Vedi anche: Ambiente sociale/Progetto l’Sciangai: economia informale e cittadini stranieri

Partner e soggetti coinvolti:
Città di Torino – assessorato al commercio