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Divisione Servizi Socio Assistenziali mecc. n. 01 01825/19
OGGETTO: LEGGE 104/92 – AVVIO PROGETTO "MOTORE DI RICERCA: COMUNITA' ATTIVA" MODALITA' DI PARTECIPAZIONE E CRITERI DI VALIDAZIONE DELLE COLLABORAZIONI E DEI PIANI DI ATTIVITA'.
CITTA' DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 27 febbraio 2001 Proposta dell'Assessore Stefano Lepri, di concerto con l'Assessore Eleonora Artesio. La promozione della qualità di vita della cittadinanza ritrova nel riconoscimento delle differenze una sempre più forte spinta propulsiva verso la creazione di uno spazio sociale abilitante in quanto condiviso e partecipato. In questa linea si intendono privilegiare interventi sociali atti a contribuire al rafforzamento di una comunità attiva e solidale che può così agire come risorsa i differenti e peculiari apporti di tutte le componenti. In questo ambito culturale, con deliberazione della Giunta Comunale del 10 ottobre 2000, mecc. n. 08816/19 veniva presentato alla Regione Piemonte – Assessorato alle Politiche Sociali il progetto "Motore di Ricerca: Comunità Attiva", finanziato ex legge n. 104/'92, così come integrata dalla legge 162/'98, con l'assegnazione di un contributo di Lit. 190.000.000 (determinazione dirigenziale 576/30.1 del 29/12/'00). Il progetto si incardina e contribuisce al più ampio processo di qualificazione dei servizi in cui la Città è impegnata con particolare attenzione all'efficacia degli interventi ed alla valutazione dei risultati. Tale iniziativa, in quanto inserita nell'ambito della promozione e valorizzazione della cittadinanza attiva e della collaborazione dei cittadini alla gestione sociale di strutture comunali (Art. 11 comma 2 dello Statuto della Città di Torino), non può risolversi in nuove modalità di affidamento di servizi a terzi ma prevede la possibilità da parte dell'Amministrazione di attivare collaborazioni comportanti sostegni di varia natura riconducibili alla forma del contributo in denaro o tramite altre agevolazioni (Art. 8 del Regolamento dei Contributi) individuati compatibilmente con le caratteristiche dell'Ente e la vigente normativa. Le linee guida e le conseguenti metodologie operative risultano finalizzate a stimolare occasione di integrazione sociale superando ogni forma di autoreferenzialità istituzionale tramite forme di contaminazione valoriali ed operative proprie degli attori formali ed informali, primo fra tutti la famiglia, che compongono la rete comunitaria. Incrementare le esperienze di vita nei molteplici contesti della società civile, superando la concezione di delega a personale specialistico per arricchire le reti informali di sostegno, richiede di articolare piani sistematici di coinvolgimento delle diverse realtà aggregative, culturali e sportive presenti sul territorio. Tale impianto, inteso anche nei termini di una nuova cultura organizzativa, in sintonia con la recente Legge 328/2000, potrà generare una concreta svolta operativa solo attraverso la condivisione, collaborazione e l'apporto di "tutti" gli autori di una società partecipata, quali ad esempio:
La pianificazione scaturisce da un lavoro di progettazione concertato con tutti i responsabili dei servizi sociali circoscrizionali ed i coordinatori socio-educativi tra cui verranno identificati i referenti, coadiuvati da uno o più educatori. Tale percorso di condivisione degli obiettivi e d'individuazione degli strumenti e delle risorse necessarie per il consolidamento di una cultura della rete s'innesta in un contesto esperienziale di alcuni centri che hanno avviato progetti sperimentali di valorizzazione di risorse locali. Al fine di agevolare forme di interazione con le varie realtà associative, potranno essere messi a disposizione spazi idonei all'interno delle strutture circoscrizionali, almeno uno per circoscrizione; si prevedono inoltre forme di collaborazione a progetti a valenza cittadina quali:
In aderenza a quanto stabilito con il presente atto, l'istruttoria delle relative proposte viene effettuata da un gruppo di valutazione tecnica che non percepisce alcun compenso, composta da un numero dispari di rappresentanti ovvero da tre componenti della Divisione Servizi Socio Assistenziali e da due delle Circoscrizioni di volta in volta coinvolte (Responsabile Servizi Sociali in P.O., C.S.E.). La validazione delle proposte pervenute, l'identificazione dei beneficiari e l'assegnazione dei contributi viene demandata al dirigente del settore competente, acquisite le istruttorie dell'apposito gruppo di valutazione tecnica. Tale gruppo provvederà al monitoraggio ed alla valutazione dei piani di attività e delle collaborazioni avviati.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE Visto che ai sensi dell'art. 48 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, la Giunta compie tutti gli atti rientranti, ai sensi dell'art. 107, commi 1 e 2 del medesimo Testo Unico, nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati dalla Legge al Consiglio Comunale e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo Statuto, del Sindaco o degli organi di decentramento; Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica; Con voti unanimi, espressi in forma palese;
D E L I B E R A
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