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ORDINANZA N. 3570 |
CITTÀ DI TORINO
Prot. n.
404 |
LOCALITÀ via Madama Cristina |
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CIRCOSCRIZIONE
N. 08 |
del 10.08.2007 |
GI/VARIE07/cristina |
Visto l'art.
107 del Testo Unico sull'ordinamento degli Enti Locali adottato con Decreto
Legislativo del 18.08.2000 n. 267 ed in particolare il comma 5;
Visti gli artt.
5, 6, 7 e 158 del Decreto Legislativo
30.04.1992, n. 285 riguardante le norme sulla disciplina della circolazione
stradale e successive modificazioni ed integrazioni, nonché le norme del
regolamento di esecuzione del predetto Decreto Legislativo approvato con D.P.R.
16.12.1992, n. 495;
Vista la segnalazione del Gruppo Torinese Trasporti;
Ritenuta la necessità, per
ragioni di pubblico interesse inerenti la circolazione stradale, di adottare i
provvedimenti meglio specificati in dispositivo;
in via Madama
Cristina lato OVEST
l'istituzione
del divieto di fermata, a partire dall'intersezione con via Michelangelo Buonarroti e, procedendo verso SUD fino a m 5.00 circa a SUD del passo carrabile
contrassegnato dal n. 74;
l'istituzione
della sosta a pagamento, a partire da m 5.00 circa a SUD del passo carrabile
contrassegnato dal n.c. 74 e, procedendo verso SUD, sino all'intersezione con
via [t1]Donizetti, con le modalità
stabilite con l'ordinanza n. 2007 prot. 1835 del 14.12.95;
la
pubblicità del suscritto provvedimento mediante il collocamento dei prescritti
segnali stradali e la rimozione della segnaletica eventualmente in contrasto,
con avvertenza che la presente ordinanza è altresì pubblicata all'Albo Pretorio
per 15 giorni consecutivi;
che nei
confronti di eventuali trasgressori si procederà a termine delle vigenti norme
in materia e che l'inosservanza del divieto di cui sopra comporterà la
rimozione dei veicoli in sosta;
che avverso la presente ordinanza chiunque vi abbia interesse potrà ricorrere, entro 60 giorni dalla pubblicazione, al Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte;
che in
relazione al disposto dell'art. 37, comma 3, del Decreto Legislativo n.
285/1992, sempre nel termine di 60 giorni può essere proposto ricorso, da chi abbia
interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura dei
segnali apposti, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la
procedura di cui all'art. 74 del regolamento, emanato con D.P.R. n. 495/1992.