La sezione educativa del Museo Borgogna muove i primi passi agli inizi del 2003, quando, con l'aiuto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la forte volontà del presidente, l'avvocato Francesco Ferraris e del conservatore, la dott.ssa Cinzia Lacchia, si concretizza in una borsa di studio per la progettazione e l'esecuzione di attività didattiche.
Da allora il Museo Borgogna, a piccoli passi, ha internalizzato totalmente
la sua offerta didattica ed educativa creando uno staff di collaboratori
che mediano e comunicano la varietà e la richezza delle collezioni,
attraverso la realizzazione di percorsi e laboratori che scoprono
e approfondiscono i segreti delle opere d'arte in modo interattivo
e divertente.
Tra gli obbiettivi è la valorizzazione del Museo come luogo
aperto, vivo e stimolante, capace di raccontarsi a tanti tipi di
pubblico diversi: la scuola è stata la prima destinataria
dell'impegno della sezione educativa volto a fornire un servizio
pubblico e continuativo, che risponda alle esigenze del mondo scolastico
direttamente.
A questo scopo nasce il gruppo di lavoro museo-scuola,
che prevede incontri tra lo staff della sezione educativa ed insegnanti
di diversi
ordini scolastici: un momento di scambio e riflessione sulle attività sperimentate
e sulle proposte da svolgere.
L'espressione compiuta della proposta educativa del Museo Borgogna si può leggere ed interpretare nel progetto in parternariato "JUMP, Chi impara gioca: giovani alla scoperta di Vercelli e dei suoi Musei": è la presentazione dell'offerta educativa dei musei vercellesi (Museo Borgogna, Museo Leone, Museo del Tesoro del Duomo) e della Comunità Ebraica, in collaborazione con la Biblioteca Civica Sezione ragazzi e l'Archivio Storico Civico.
Il progetto è scaricabile direttamente sul sito www.museoborgogna.it, dove alla sezione "didattica" si possono trovare tutte le informazioni più aggiornate sulle attività.
Nel panorama delle proposte si trovano veri e propri "cavalli
di battaglia" come A tavola, ragazzi!, con i due percorsi di
storia alimentare e sulla tradizione del riso, e I miti e gli eroi,
percorsi con visita, laboratori e schede a completamento dell'esperienza
da svolgere anche a scuola. Caratterizzanti le offerte di un Museo
d'arte pittorica e di artigianato degli arredi sono molto richiesti
i percorsi riguardanti le Tecniche artistiche: laboratori di incisione,
mosaico, affresco e pittura su tavola seguono la visita ad opere
scelte delle collezioni della pinacoteca e della casa museo.
La consapevolezza che ogni museo è parte integrante di un territorio e
con esso deve dialogare e collaborare si esemplifica nelle collaborazioni
che da anni la sezione educativa intraprende
con realtà produttive quali l'azienda risicola "Luca
a Lisa Greppi" di Cascine Strà alle porte di Vercelli
e la Cascina Colombara di Livorno Ferraris, che produce riso biologico
in uno dei più suggestivi esempi di "cascina a corte" storica
di tutto il vercellese.
Gli utenti delle attività educative del Museo Borgogna possono
infatti completare i loro percorsi con la visita a queste aziende,
oltre che ai principali monumenti cittadini scegliendo l'opzione "speciale
città": gli operatori didattici, che sono anche guide
abilitate per il territorio, accompagnano a conoscere i volti della
storia e della tradizione di Vercelli.
L'attività di scambio e servizio nei confronti di molti
istituti comprensivi della città ha permesso la realizzazione
di progetti pluriannuali, tra i quali possiamo ricordare "Piccole
guide" rivolto alle classi III medie dell'Istituto Verga,
in cui i ragazzi che sono stati utenti delle proposte educative dei
musei cittadini negli anni precedenti, diventano a loro volta guide
presso il Museo Borgogna per altri studenti più giovani del
medesimo istituto comprensivo. La loro preparazione non riguarda
solo le caratteristiche delle opere scelte per la visita, ma soprattutto
i metodi per costruire una comunicazione efficace e conoscere una
professione, quella di guide museali.
L'attenzione e la progettazione della sezione educativa si
rivolge anche ai pubblici cosiddetti speciali, a cominciare dai disabili
psichici e fisici, come nel progetto "EUREKA: scopro il Museo",
in cui gli utenti adulti del Centro Diurno Disabili "Eureka"di
Vercelli hanno visitato le collezioni del Museo e partecipato a laboratori,
in cinque appuntamenti concordati nei temi e nelle modalità di
comunicazione con gli educatori del Centro. L'esperienza è stata
costruttiva e intensa al punto che, in concertazione con l'Assessorato
delle Politiche Sociali della città di Vercelli, dopo la sperimentazione
con il Centro Eureka, verrà proposta ed estesa agli altri
Centri Disabili del territorio.
Un altro pubblico speciale al quale si vuole rivolgere attenzione è quello
degli stranieri: in parternariato con l'Istituto Superiore
Lagrangia di Vercelli, la sezione educativa sta lavorando al percorso
MaTer, dove la figura delle donna e della madre protagonista dell'arte
moderna occidentale diviene ponte di raccordo con la cultura orientale.
Tra le attività didattiche ed educative dei Musei ci sono
anche esperienze in campo territoriale e cittadino, come ad esempio
la partecipazione attiva all'evento "La fattoria in città",
organizzata dal Comune di Vercelli e da ASCOM, già alla terza
edizione, dove le istituzioni partecipanti al progetto Jump hanno
organizzato laboratori e giochi rivolti ai più giovani.
Durante l'ultima edizione, la staff educativo del Museo Borgogna
ha prodotto anche un quadernetto didattico dal titolo Alla
ricerca degli animali nascosti: caccia ai tesori di Vercelli,
dove gli animali rappresentati sugli edifici storici e nei Musei
sono i protagonisti
del patrimonio culturale di Vercelli.
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