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Nel centro della città e nel cuore di Torino capitale, i palazzi simbolo della monarchia sabauda, le reali collezioni d'arte e d'armi e le affascinanti testimonianze della Torino romana.
Piazza Castello è il cuore della città, il suo centro
geografico. Fulcro politico-amministrativo dell'antica
capitale sabauda, ospita i luoghi simbolo del potere
temporale e religioso.
Ha assunto la sua forma attuale dal 1587, quando
Carlo Emanuele I decise di continuare il programma
di trasformazione della città medievale iniziato
dal padre Emanuele Filiberto, che nel 1563 aveva
spostato il centro di potere da Chambéry a Torino.
La piazza, caratterizzata dall'uniformità delle facciate
e dai portici che la circondano, è il risultato
dell'intervento di quattro grandi architetti.
Fu Ascanio Vitozzi a dare inizio al programma di
costruzione del cosiddetto "distretto di comando" che comprendeva Palazzo Reale e le Segreterie
di Stato. Il progetto fu continuato da Amedeo di
Castellamonte, modificato dal genio barocco Filippo
Juvarra e terminato da Benedetto Alfieri.
Mimetizzata in parte dagli edifici circostanti, la chiesa
di San Lorenzo è segnalata dalla cupola, uno
dei massimi esempi di architettura barocca della
città, capolavoro di Guarino Guarini (dal 1666).
La lunga manica sul lato nord della piazza, che tuttora
ospita l'Archivio di Stato, era concepita come
un corpo unico con Palazzo Reale, collegato con un
sistema di gallerie che consentiva di recarsi dalla
Cappella della Sindone al Teatro senza uscire dal
palazzo. A conclusione della lunga manica, il Teatro
Regio, ricostruito negli anni Settanta del Novecento
da Carlo Mollino e Aldo Rossi, dopo l'incendio che
nel 1966 lo aveva devastato.
Dal 2000 la piazza, trasformata in zona pedonale con fontane e sedute, ha riacquisito un ruolo centrale nella vita sociale cittadina.
Infopiemonte - Torinocultura - Via Garibaldi angolo Piazza Castello
Orario: tutti i giorni 10.00-19.00 (chiusura vendite e prenotazioni ore 18.00)
Numero Verde: 800.329.329 (attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00)
Si consiglia, quando possibile, di verificare le informazioni direttamente sul sito di ciascun museo.
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